Il “barbaro” Menozzi “strappa” la bandiera della Pace dal balcone del Municipio

18 Maggio 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Questo atto rappresenta un’inaudita provocazione e una sfida, un segno di inciviltà, una dimostrazione di arroganza e rozzezza, un esempio di barbarie ed empietà, una scelta puramente “ideologica”, che denota il livello di questi nuovi ed assatanati “barbari” che, già dalle prime ore, dopo aver finalmente “conquistato” il “palazzo del potere”, si aggirano famelici, saccheggiatori, dissacranti e vogliosi di vendetta. L’articolo 5 comma 2, dello Statuto comunale, che è la nostra “piccola Costituzione” recita: “Il Comune è Ente democratico che si riconosce nei principi della pace e della solidarietà. A tal fine, il Comune di Collepasso è dichiarato ‘Comune di pace’. (Nella foto: il balcone del Municipio prima con la bandiera e ora senza bandiera della Pace).

 
A poche ore dal loro insediamento, primo atto “qualificante” di Menozzi e della sua Amministrazione: hanno tolto e “strappato” la bandiera della Pace dal balcone del Municipio!!!
“Qualificante” in senso letterale, nel senso “che qualifica” Menozzi e i suoi scagnozzi per quello che sono sempre stati in questi anni e che continuano ad essere, nonostante le nuove responsabilità politiche e amministrative: provocatori, estremisti, guerrafondai, ottusi e beceri. Altro che moderati! Povera Collepasso!
Cosa aspettarsi, d’altronde, da chi ha chiuso la campagna elettorale urlando come un ossesso, offendendo e mentendo platealmente?!?
Mi ero illuso che l’elezione a sindaco e le relative responsabilità avessero fatto capire a Menozzi qualcosa. Non è così.
Prima di scrivere sull’argomento, stamattina ho deciso, prudenzialmente, di recarmi in Comune a verificare che l’ammainabandiera della Pace fosse solo una “bufala” e che, al limite, avessero deciso di sostituirla con una più nuova. Ho incontrato, seppur casualmente, Menozzi, il quale, invece, mi ha confermato che la bandiera era stata volutamente tolta da lui. L’ho mandato a quel paese!
Dopo questo fatto mi fa fatica ora chiamarlo “sindaco”, perché, nonostante sia stato legittimamente eletto solo da un terzo dei cittadini, non è degno di esserlo… Come si fa a chiamare “sindaco” un soggetto del genere, che come primo atto del suo mandato, toglie personalmente la bandiera della Pace dal balcone municipale?!?



Un atto devastante! Una vera e propria dichiarazione di “guerra” politica!
Tanti cittadini, tanti giovani soprattutto, sono già nauseati e scandalizzati da un atto così squalificante e barbaro!
Non dimenticare, Menozzi, che sei stato eletto solo da un terzo dei cittadini e con una percentuale e un numero di voti inferiori all’elezione a sindaco di Vito Perrone nel 2006!
Ricordi tu e il tuo degno compare diffamatore ed abusivo quanto avete strillato su questa circostanza (“Siete stati eletti dalla minoranza dei cittadini e non siete legittimati a governare!”, urlavate ad ogni piè sospinto), cercando sempre di delegittimare la precedente Amministrazione?!? Ora, per coerenza (ma conosci il significato di questa parola?) dovresti subito dimetterti, perché il 66% degli elettori di Collepasso non ha votato per te e la tua lista e non ti vuole certo come sindaco e stai già dimostrando di essere indegno di ricoprire una così importante carica istituzionale!
Proprio ieri, nell’articolo pubblicato su questo sito, avevo tra l’altro lanciato “una sfida al confronto e alla collaborazione. Nell’interesse dell’intera comunità”, porgendo “congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo Sindaco e alla nuova Amministrazione”.
Ritiro tutto! Quest’individuo non merita più nemmeno un briciolo di fiducia, affidabilità e credibilità.
Avevamo deciso, com’era giusto che fosse, di dare tempo a lui e ai neoletti di insediarsi ed esporci i loro veri programmi… Lo hanno già fatto. E nel peggiore dei modi. Perché certi gesti inconsulti e provocatori hanno più significato di mille parole…
Questo atto rappresenta indubbiamente, infatti – e come tale va denunciato -, un’inaudita provocazione e una sfida, un segno di inciviltà, una dimostrazione di arroganza e rozzezza, un esempio di barbarie ed empietà, una scelta puramente “ideologica”, che denota il livello di questi nuovi ed assatanati “barbari” che, già da queste prime ore, dopo aver finalmente “conquistato” il “palazzo del potere”, si aggirano famelici, saccheggiatori, dissacranti e vogliosi di vendetta.  Basta osservare, a sostegno dei neoeletti, certi loschi e roboanti figuri che son tornati a frequentare il Municipio… Il “fior fiore” dell’estremismo e del fascismo collepassesi…
Se “dal mattino si vede il buon giorno”, questo sindaco e questa maggioranza meritano solo pietà, compassione e disprezzo e, soprattutto, sin da subito, un’opposizione ferma e senza sconto alcuno.
A questi analfabeti della politica, a questi rozzi individui, a questi pseudocristiani “atei” militanti, che non conoscono il senso e il significato dei simboli, voglio solo ricordare che la bandiera della Pace è, ogni anno, alla testa del corteo della Pace dell’annuale marcia Perugia-Assisi, organizzata, tra gli altri, dai Francescani e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Il Coordinamento degli Enti Locali ha già lanciato ai Comuni l’appello a partecipare alla “Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli” del prossimo 25 settembre con queste motivazioni:
La Marcia si terrà a cinquant’anni dalla prima Perugia-Assisi organizzata da Aldo Capitini il 24 settembre 1961. Un anniversario importante che vogliamo celebrare partendo da ciascuna delle nostre città. La costruzione della pace non può che cominciare dalle nostre città, dai luoghi dove la gente vive e s’impegna a cercare le risposte più concrete alle tante crisi che stiamo vivendo.
Violenze, egoismi, indifferenza, razzismo, mafie, censure, paure, guerre ci stanno rendendo la vita sempre più difficile. E’ tempo di reagire! Abbiamo bisogno di un’altra cultura: quella della responsabilità, della giustizia, dei diritti umani, della legalità, della libertà, della solidarietà e della speranza”.
Forse i nuovi “barbari” di Collepasso non si riconoscono in questo appello e in questi principi?!? Forse vogliono renderci “la vita sempre più difficile”?!? Forse amano “violenze, egoismi, indifferenza, razzismo, mafie, censure, paure, guerre”?!? Sapremo reagire!!! Perché anche a Collepasso, oggi più che mai,  “Abbiamo bisogno di un’altra cultura: quella della responsabilità, della giustizia, dei diritti umani, della legalità, della libertà, della solidarietà e della speranza”.
Inoltre, vorrei ricordare – cito da uno scritto – che nel racconto del diluvio universale, tratto dall’Antico Testamento, Dio pone l’arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarà mai più un altro diluvio universale. L’arcobaleno è diventato così il simbolo della Pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini. I colori dell’arcobaleno sono anche utilizzati come segno della “convivialità delle differenze” per la loro caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti roteare velocemente. E la medesima definizione di simbolo di Pace attribuito alla bandiera può già trovare la sua spiegazione nella parola greca syn-ballo che significa mettere insieme, così proprio come fa l’arcobaleno che mette insieme tutto e tutti.
Valori e sentimenti, espressi in un simbolo e in una bandiera, che tutti gli “uomini di buona volontà” dovrebbero condividere!!!
Ecco… non si rendono conto, questi nuovi “barbari” guerrafondai, dell’empietà, dell’asprezza e della barbarie del loro gesto, che fa gridare allo scandalo e arrossire per la vergogna!!!
Infine, vorrei sommessamente ricordare a quell’analfabeta politico e amministrativo di menozziunterzo che lo Statuto del Comune di Collepasso (lo Statuto è la “piccola Costituzione” di un Comune), all’articolo 5 comma 2, recita così: “Il Comune è Ente democratico che si riconosce nei principi della pace e della solidarietà. A tal fine, il Comune di Collepasso è dichiarato ‘Comune di pace’”.
La bandiera sul balcone del Comune, caro Menozzi, è scelta conseguente del nostro Statuto e tu, se fossi un sindaco vero, avresti il dovere di rispettare la “piccola Costituzione” del Comune e ripristinare immediatamente la bandiera della Pace sul balcone municipale, accanto al Tricolore italiano e alla bandiera dell’Europa, che tutti noi vogliamo vivano in pace.
Da questa tua decisione – si può anche riconoscere di aver sbagliato! – dipenderanno anche le mie e nostre scelte successive nei tuoi confronti e della tua Amministrazione e, soprattutto, la tua dignità, il tuo dovere e la tua capacità di rappresentare tutto il popolo di Collepasso, che vuole la Pace e non certo nuove guerre, e non solo un manipolo minoritario di barbari estremisti!

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Pantaleo Gianfreda
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