Interrogazione ed esposto per le offese e le intimidazioni di Perrone S.
12 Settembre 2011Spread the love
I consiglieri comunali dell’Unione per Collepasso, in seguito alle gravissime intimidazioni ed offese del notorio ex sindaco ed ex consigliere comunale, attualmente assessore provinciale, nel comizio dello scorso 30 luglio e in scritti successivi, hanno depositato nei giorni scorsi un’interrogazione al sindaco avente all’oggetto: “Intimidazioni, offese e minacce dell’assessore provinciale Salvatore Perrone in comizi e scritti”. Copia dell’interrogazione è stata inviata anche, per gli opportuni adempimenti ed interventi, al Prefetto, alla Procura della Repubblica e al Presidente della Provincia
La gravità e la barbarie delle reiterare offese e intimidazioni dell’ex sindaco ed ex consigliere comunale Salvatore Perrone, attualmente assessore provinciale, nell’ultimo comizio del 30 luglio u.s. e in successivi scritti, non potevano essere ignorate né sottovalutate.
I consiglieri comunali dell’Unione per Collepasso, pertanto, hanno depositato nei giorni scorsi un’interrogazione al sindaco.
Copia dell’interrogazione è stata inviata, per gli opportuni adempimenti ed interventi, al Prefetto, alla Procura della Repubblica e al Presidente della Provincia.
Nell’interrogazione si chiede anche di sapere se l’Amministrazione comunale abbia “provveduto ad individuare il soggetto, nell’ambito o all’esterno degli Uffici comunali, abilitato ad emettere gli atti finali relativi alla grave situazione di abusivismo in cui versa la villetta in contrada Sant’Anna, in cui dimora attualmente il Perrone e la sua famiglia” e “se il Perrone abbia mai chiesto al Comune trasferimento da via Consiglia Pesce all’attuale ed effettiva residenza e se non sia doveroso da parte Sua accertare, tramite i Vigili Urbani, l’effettiva e reale residenza dello stesso”.
Infine, i consiglieri comunali di opposizione sottolineano che “l’inerzia per l’emanazione degli atti” relativi alla vicenda della casa abusiva in cui attualmente dimora Perrone potrebbe prefigurare “gravissime responsabilità, sia amministrative che penali” da parte del sindaco “investito di poteri diretti e specifici”.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.
Oggetto: Intimidazioni, offese e minacce dell’assessore provinciale Salvatore Perrone in comizi e scritti – Interrogazione
I sottoscritti consiglieri comunali Pantaleo Gianfreda e Vito Perrone interrogano la S.V. per sapere e avere risposta scritta a quanto di seguito esposto.
Premesso che
- in data 30 luglio l’assessore provinciale Salvatore Perrone teneva un pubblico comizio su questioni amministrative comunali in Largo Municipio e a “coadiuvare” lo stesso vi erano gli assessori Rocco Sindaco, Giovanni Montagna e Angelica Giustizieri e il capogruppo Luigi Felline, mentre la S.V. era presente tra il pubblico;
- il comizio è stato registrato e trascritto;
- nel corso del comizio, il Perrone, oltre a mistificare l’iter amministrativo della casa abusiva in cui egli attualmente dimora, proferiva calunnie, menzogne e offese in particolare nei confronti di un consigliere di opposizione, definendolo ripetutamente “delinquente” e “nullafacente”; offendeva altri cittadini, definendoli ripetutamente “becchini” ed altro, ed esprimeva una serie di intimidazioni e minacce. Tra l’altro, in riferimento al Consiglio comunale tenutosi il 21 luglio u.s., in cui era inserita all’o.d.g. un’interrogazione sulla sua casa abusiva, e all’intervento di un consigliere di opposizione, affermava: “…se ci fossi stato quella sera qualcuno sarebbe andato al pronto soccorso…”. Infine, concludeva il suo comizio affermando testualmente: “Se qualcuno pensa di strumentalizzare qualche mio familiare, ve l’ho detto prima, è un uomo morto!”;
- lo stesso Perrone, in data 13 agosto, rispondendo ad un commento di una lettrice sul sito internet locale collepassosx.com, oltre alle solite manipolazioni, menzogne, illazioni e intimidazioni, faceva riferimento ad una presunta concessione edilizia rilasciata nel lontano 1988, di cui, a suo dire, sarebbe stato beneficiario il padre della stessa e, con stile intimidatorio, concludeva testualmente: “Non me ne voglia la signora se domani mi recherò presso l’Ufficio Tecnico per far applicare la legge, nel passato come nel presente, e far versare il “dovuto” anche a suo padre”;
considerato che
- le intimidazioni, le provocazioni, le offese, le minacce e le calunnie, di cui sono grevemente impregnate le continue e malefiche esternazioni pubbliche del Perrone nei confronti di avversari politici e singoli cittadini, rischiano di creare grave turbativa all’ordine pubblico e alla sicurezza personale dei consiglieri e degli esponenti di opposizione e di altri cittadini e di compromettere e condizionare il legittimo diritto di iniziativa politica e amministrativa del consigliere comunale e del singolo cittadino;
- attualmente il sig. Perrone non riveste alcuna carica amministrativa municipale;
tutto ciò premesso,
chiedono di sapere dalla S.V.
- se condivide i gravissimi atti intimidatori, le minacce e le offese del Perrone nel comizio del 30 luglio scorso e i comportamenti conniventi dei Suoi assessori, i quali non hanno sinora ritenuto, né privatamente né pubblicamente, di scindere le proprie responsabilità dalle pesantissime e illecite affermazioni del comiziante;
- quali iniziative intenda intraprendere, nella Sua funzione di Sindaco e, pertanto, quale principale responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei consiglieri e degli esponenti politici di opposizione, e in genere di tutti i cittadini, e il legittimo diritto di iniziativa di ogni consigliere e di ogni singolo cittadino;
- a che titolo il Perrone, che non è amministratore comunale, si sia sentito autorizzato a scrivere minacciosamente e con evidente intento intimidatorio: “… domani mi recherò presso l’Ufficio Tecnico per far applicare la legge, nel passato come nel presente, e far versare il “dovuto” anche a suo padre”;
- se risulta alla S.V. che il Perrone abbia chiesto, nei giorni precedenti e seguenti il 13 agosto, di avere accesso, come per legge, agli atti cui fa cenno e se lo stesso abbia, come appare evidente, libero accesso agli atti e agli uffici comunali, alla stregua di un amministratore in carica, e a che titolo;
- con quali modalità e da chi il Perrone, che attualmente non riveste alcuna carica municipale, abbia potuto assumere, chiaramente solo di recente, una notizia risalente ad un atto rilasciato nel 1988, considerato che nel passato, pur essendo egli stato consigliere comunale sin dal 1994, sindaco nel periodo 1998-2005 e consigliere nel periodo 2006-2011, non ne ha mai fatto cenno né ha mai assunto alcuna iniziativa al riguardo, dimostrando in tal modo la palese strumentalità e la probabile inconsistenza di quanto affermato, oltre che la reale inattuabilità di un possibile intervento amministrativo “vendicativo”, considerato il notevole lasso di tempo trascorso;
- se la S.V. e la Sua Amministrazione, considerata la situazione di incompatibilità venutasi a creare tra il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e il Perrone, essendo pendente tra i due un contenzioso legale (v. comunicazione del Responsabile U.T. del 7.3.2011/prot. 1575/322/UT), abbiano provveduto ad individuare il soggetto, nell’ambito o all’esterno degli Uffici comunali, abilitato ad emettere gli atti finali relativi alla grave situazione di abusivismo in cui versa la villetta in contrada Sant’Anna, in cui dimora attualmente il Perrone e la sua famiglia;
- se il Perrone abbia mai chiesto al Comune trasferimento da via Consiglia Pesce all’attuale ed effettiva residenza e se non sia doveroso da parte Sua accertare, tramite i Vigili Urbani, l’effettiva e reale residenza dello stesso;
- se non ritiene che l’inerzia per l’emanazione degli atti di cui ai precedenti pp. 6) e 7) non possa prefigurare gravissime responsabilità, sia amministrative che penali, in particolare per la S.V., investito di poteri diretti e specifici.
Ai sensi e nei termini previsti dallo Statuto comunale e dal Regolamento consiliare, i sottoscritti chiedono risposta scritta alla presente interrogazione.
I Consiglieri comunali
Dott. Pantaleo Gianfreda
Dott. Vito Perrone
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