Corsi e ricorsi pallonari

1 Aprile 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Un articolo di Giuseppe Lagna sul calcio di oggi e di ieri a Collepasso. “Il bel tappeto sintetico – scrive – non poteva ricevere battesimo migliore. I battesimi migliori sono stati due: uno ad opera della Stella del Colle e l’altro da parte della formazione Juniores della Virtus Casarano. La prima viaggia sin dall’inizio del campionato in testa alla classifica di Terza Categoria, mentre i giovani rossoazzurri hanno vinto con quattro giornate di anticipo il campionato di Serie D”. E aggiunge di aver scoperto con sorpresa che negli anni dal 1943 al 1946, “una squadra di volontari casaranesi decisero di emigrare nella vicina Collepasso, indossarono pantaloncini, calzettoni e cominciarono a correre, donando a Casarano prima e a Collepasso poi, un’ondata di ottimismo e spensieratezza”.

 
Il bel tappeto sintetico, smeraldo verde al brillar del sole, che da un anno ricopre gli antichi “cozzi” del nostro campo sportivo, non poteva ricevere battesimo migliore.
A dire il vero i battesimi migliori sono stati due: uno ad opera della STELLA DEL COLLE e l’altro da parte della formazione Juniores della VIRTUS CASARANO, alla ricerca di una valida struttura.
La prima viaggia sin dall’inizio del campionato in testa alla classifica di Terza Categoria, mentre i giovani rossoazzurri hanno vinto con quattro giornate di anticipo il campionato di Serie D, a loro riservato.
Per gli sportivi di Collepasso è stato un grande onore, nonostante qualche mugugno, aver ospitato, per tanti pomeriggi del sabato, gli incontri casalinghi della formazione giovanile della Virtus Casarano, che ha deliziato gli attenti spettatori con un calcio dal tasso tecnicotattico molto elevato, contro avversari provenienti dalla Puglia, dalla Basilicata e dalla Calabria.
V’è da notare che per la prima volta hanno calcato il terreno del campo di Collepasso terne arbitrali federali, cioè compresi i segnalinee, in qualche caso donne; a sostegno non è mancato quasi mai il ventennale striscione “SUPPORTERS COLLEPASSO”, di casa negli incontri del Casarano “grande” al Capozza.
Ma qual è stata la grande sorpresa, anche per chi scrive?
Aver scoperto che, negli anni dal 1943 al 1946, “una squadra di volontari casaranesi decisero di emigrare nella vicina Collepasso, indossarono pantaloncini, calzettoni e cominciarono a correre, donando a Casarano prima e a Collepasso poi, un’ondata di ottimismo e spensieratezza”.
Fu il cosiddetto Collepasso dei casaranesi, che gli Ottantenni di ambo i Comuni ricordano bene: Sarcinella, Ascalone, Schito, Pedone, Abbruzzese, Villa, per citare i più famosi.
Dulcis in fundo, chi era il Presidente? “Il presidente Vittorio Errico di Collepasso che, sul finire di ogni contesa, ci deliziava il palato con pane, vino e caciocavallo!”
E poi dicono che non esistono corsi e ricorsi… .
 
N.B.
Le parti virgolettate sono tratte dai “Ricordi di Cesario Pedone, in “1923‐1954 Una leggenda rossoazzurra”, di Antonio Scarangella (Arti Grafiche Panico, Galatina, 2010).

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Pantaleo Gianfreda
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