Non si ferma il boom del fotovoltaico. L’Italia copre il 33% della domanda mondiale.
9 Maggio 2012Spread the love
Soltanto un decennio fa, energie rinnovabili in Italia faceva rima soltanto con idroelettrico. Dighe grandi e piccole, secondo i dati che si riferiscono al 2000, garantivano il 91 per cento dell’energia “verde”, pari a 18 gigawatt di potenza. Ora l’energia che arriva dall’acqua copre poco più del 43 per cento del totale, che nel 2011 ha raggiunto i 41,3 gigawatt di potenza, con un incremento del 125 per cento. Un boom che per lo più è attribuibile al successo dell’industria del fotovoltaico in Italia, che alla fine dell’anno scorso è salita al 31 per cento della potenza rinnovabile installata. Risultati che fanno dell’Italia il primo paese al mondo per potenza fotovoltaica allacciata alla rete, davanti alla Germania.
Da Verona, dove è in corso il Solar Expo, il direttore della divisione operativa del Gse, il Gestore Servici Energetici Gerardo Montanino, ha presentato i nuovi dati che fotografano la rivoluzione che le energie rinnovabili stanno portando nel nostro paese. Un fenomeno che ha già portato l’energia venduta alla Borsa elettrica a quota zero: è avvenuto per un paio d’ore il 2 e il 3 maggio, mentre nel giorno di Pasquetta, il 9 aprile, in Sicilia le rinnovabili, sempre nelle prime ore del pomeriggio sono arrivate a coprire il 96 per cento della domanda di energia.
Si tratta, per ora, di casi limite, ma dicono anche che dalla strada è tracciata e sarà difficile tornare indietro. Un dato ulteriore per spiegarlo: la potenza fotovoltaica annuale del nostro paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell’anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumulata con 24.700 Mw installati, l’Italia è seconda con 12.700 Mw e a maggio ha superato 13.160 Mw. Nel 2011 l’italia ha installato 9.300 Mw fotovoltaici, che includono anche impianti per 3.500 Mw compresi nel decreto ‘salva Alcoa’ (realizzati entro fine 2010 e allacciati in rete entro fine giugno 2011) e che hanno beneficiato degli elevati incentivi del conto energia. Con gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro paese la produzione elettrica da fotovoltaico è stimabile oggi in circa 11 terawattora/anno ed è in continua crescita. Solo 5 anni fa era infinitesimale (0,039 twh).
Tutto ciò ha cambiato, come si diceva, le logiche del mercato dell’energia. Le ore centrali della giornata, quando il sole è più forte, sono coperte da fotovoltaico e – in parte – eolico. Nelle ore serali e notturne, sono gli impianti tradizionali, per lo più le centrali a gas, a mantenere in equilibrio il sistema. In altre parole, a garantire agli italiani a non rimanere al buio. In questo modo, il risparmio in bolletta che si potrebbe ricavare dal fatto che “sole” e “vento” sono gratis è bilanciato dagli incentivi (che andranno però calando nei prossimi anni) e dai costi per tenere aperte le centrali tradizionali anche in orari in cui producono in perdita (perché non si possono spegnere ed accendere a comando). E il picco di prezzo più alto si è spostato nelle ore serali.
Da Verona, dove è in corso il Solar Expo, il direttore della divisione operativa del Gse, il Gestore Servici Energetici Gerardo Montanino, ha presentato i nuovi dati che fotografano la rivoluzione che le energie rinnovabili stanno portando nel nostro paese. Un fenomeno che ha già portato l’energia venduta alla Borsa elettrica a quota zero: è avvenuto per un paio d’ore il 2 e il 3 maggio, mentre nel giorno di Pasquetta, il 9 aprile, in Sicilia le rinnovabili, sempre nelle prime ore del pomeriggio sono arrivate a coprire il 96 per cento della domanda di energia.
Si tratta, per ora, di casi limite, ma dicono anche che dalla strada è tracciata e sarà difficile tornare indietro. Un dato ulteriore per spiegarlo: la potenza fotovoltaica annuale del nostro paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell’anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumulata con 24.700 Mw installati, l’Italia è seconda con 12.700 Mw e a maggio ha superato 13.160 Mw. Nel 2011 l’italia ha installato 9.300 Mw fotovoltaici, che includono anche impianti per 3.500 Mw compresi nel decreto ‘salva Alcoa’ (realizzati entro fine 2010 e allacciati in rete entro fine giugno 2011) e che hanno beneficiato degli elevati incentivi del conto energia. Con gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro paese la produzione elettrica da fotovoltaico è stimabile oggi in circa 11 terawattora/anno ed è in continua crescita. Solo 5 anni fa era infinitesimale (0,039 twh).
Tutto ciò ha cambiato, come si diceva, le logiche del mercato dell’energia. Le ore centrali della giornata, quando il sole è più forte, sono coperte da fotovoltaico e – in parte – eolico. Nelle ore serali e notturne, sono gli impianti tradizionali, per lo più le centrali a gas, a mantenere in equilibrio il sistema. In altre parole, a garantire agli italiani a non rimanere al buio. In questo modo, il risparmio in bolletta che si potrebbe ricavare dal fatto che “sole” e “vento” sono gratis è bilanciato dagli incentivi (che andranno però calando nei prossimi anni) e dai costi per tenere aperte le centrali tradizionali anche in orari in cui producono in perdita (perché non si possono spegnere ed accendere a comando). E il picco di prezzo più alto si è spostato nelle ore serali.
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