Lecceprima.it: “Collepasso, diserbante sul campo sportivo e l’amministrazione perde ‘pezzi””
17 Agosto 2012COLLEPASSO – La vicenda del diserbante sul campo sportivo di Collepasso, risultato pericoloso per l’ambiente, secondo le analisi tecniche dell’Asl, non ha creato solo un “caso” mediatico, ma inizia a comportare le prime conseguenze anche in ambito amministrativo. Nella giornata di ieri, giovedì 16 agosto, infatti, l’assessore Giovanni Montagna e il consigliere delegato Luigi Felline hanno rimesso nelle mani del sindaco le proprie deleghe, a seguito del clamore della situazione, che li vede personalmente coinvolti.
Seppur parziali, in quanto Montagna mantiene la carica di assessore, secondo Pantaleo Gianfreda, consigliere comunale di minoranza, “le dimissioni dei due amministratori dai loro incarichi rappresentano un’indubbia vittoria per l’opposizione di centrosinistra e, soprattutto, sono sintomo dei fallimenti e del profondo malessere che investono l’attuale amministrazione”.
“La gravissima e incredibile vicenda dell’illecito uso del diserbante in luogo pubblico, oggi nelle mani della magistratura – precisa -, è solo l’ultimo di una serie di ‘vergogne’ di cui si è resa protagonista l’amministrazione in questo primo anno di attività. Dalla vicenda del distributore di carburanti ‘Ewagrill’, gestito da una società di cui era amministratore l’assessore Montagna, a quella della casa abusiva in cui dimora il consigliere provinciale Salvatore Perrone, molto legato a Montagna e Felline, allo sforamento del Patto di stabilità e alla conseguente multa di 105.254 euro per il Comune, di cui è direttamente responsabile Montagna, quale assessore al Bilancio, ed una miriade di altre gravi vicende dimostrano che l’attuale maggioranza ha creato e sta creando solo danni (e non solo alla salute dei cittadini), produce illegalità e immoralità e sta portando il paese allo sbando totale”.
“Per il bene dell’intera comunità, sarebbe, pertanto, opportuno e doveroso – conclude Gianfreda – che il sindaco Paolo Menozzi presentasse irrevocabilmente le sue dimissioni e che l’amministrazione del Comune venisse affidata nelle mani esperte e sagge di un commissario”.