Attentato a Brindisi davanti a una scuola. Muore studentessa, sette feriti. Sdegno e condanna

19 Maggio 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettività brindisina“. Così, in una nota, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha rinnovato l’appello “alla vigilanza e al fermo e concorde contrasto nei confronti di ogni focolaio di violenza eversiva” ed espresso la sua vicinanza alla famiglia di Melissa Bassi, la studentessa uccisa a Brindisi nello scoppio di un ordigno espresso la sua vicinanza alla famiglia di Melissa Bassi, la studentessa uccisa a Brindisi nello scoppio di un ordigno collocato sul muretto della loro scuola, l’istituto professionale “Morvillo-Falcone”.”Lo Stato è compatto, è molto vigile: siamo molto attenti a tutto e c’è un forte impegno“. Così il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, rassicura sulla determinazione con cui le istituzioni reagiranno all’attentato. Sulla matrice dell’attentato, il ministro non si sbilancia: “Serve equilibrio – dice – , la questione è molto complessa e ancora non definita: le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono tante, nessuna di queste può darci una certezza. Sarebbe superficiale da parte mia – risponde il ministro – parlare di pista mafiosa, non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perchè è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia“. Cancellieri riferisce anche le parole del premier Mario Monti che si dice “molto addolorato e partecipe“.Di sconcerto e dolore, ma soprattutto di sdegno e condanna sono tutte le reazioni arrivate dalle istituzioni e da ogni parte politica. A Brindisi sono arrivati il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola che ha commentato: “Dobbiamo dare una risposta forte e chiara. Ordire una strage di ragazzini e ragazzine in una scuola è il delitto più orrendo“.

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Voglio esprimere dolore e indignazione per il più aberrante dei delitti che si è consumato questa mattina – dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – “Esprimo solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e chiedo che tutti assieme si reagisca per avere verità e colpire gli infami e garantire serenità alla nostra democrazia e alla vita quotidiana dei cittadini“.

A vent’anni dalla strage in cui persero la vita i giudici Falcone e Morvillo – afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano – , davanti a una scuola dedicata alla loro memoria, è stato sferrato un vile colpo al cuore del Paese che paga, ancora oggi, un tributo di sangue. Sono addolorato e sconvolto dal gravissimo attentato che ricorda con quanta violenza si possa agire contro lo Stato, mietendo vittime innocenti“.

Il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto, sostiene che “nel nostro Paese il clima sociale sta peggiorando a vista d’occhio. Sarebbe auspicabile un confronto politico e giornalistico fatto con toni più equilibrati. Bisogna avere la consapevolezza che, se si continua con questi toni, sempre di più le parole sono destinate a diventare pietre“.

Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, chiede che il governo riferisca in Aula su un fatto “di gravità inaudita”: “La morte di una giovane studentessa e il ferimento di altri sei ragazzi, in seguito all’esplosione di un ordigno ci lasciano basiti. Ci auguriamo – dice Di Pietro – che le autorità competenti facciano al più presto chiarezza su questa terribile vicenda, assicurando alla giustizia i responsabili di un così vile atto criminale“.

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Secondo il presidente del Cosapir, Massimo D’Alema, si tratta di “un atto barbaro che colpisce i ragazzi, l’intera comunità brindisina e noi tutti“. “Lo Stato – prosegue D’Alema – dovrà mobilitarsi con tutte le sue energie per individuare e punire i responsabili di questo orrore“. Dal Pd anche il commento dell’ex segretario Walter Veltroni: “Questo feroce attentato – dice Veltroni – deve suscitare una risposta forte e unanime, da parte dello stato come da parte dei cittadini e di tutte le forze politiche e sociali: l’impegno contro la mafia e la criminalità organizzata come quello contro i segnali di un ritorno terroristico deve essere massimo“.

Reazione di condanna e cordoglio anche da parte dei presidenti del Senato, Renato Schifani e della Camera, Gianfranco Fini. “La volontà assassina che ha prescelto, con logica disumana, ragazzi inermi come bersaglio di un folle e vile disegno – ha affermato Fini – richiama su di sé la condanna più ferma di tutti gli italiani. Nessuno sforzo deve essere risparmiato per individuare e punire i responsabili“. “È un atto criminale – sottolinea Schifani – sul quale occorre fare al più presto piena luce, assicurando subito i responsabili alla giustizia“.

Anche il presidente nazionale di ‘Libera’, Don Ciotti, esprime vicinanza alle famiglie dei ragazzi coinvolti nell’attentato: “Bisogna aspettare l’esito delle indagini. Quello che ora sentiamo di dover dire è che una morte di questo genere è inaccettabile“. “In Puglia – prosegue il prete antimafia – ci sono beni confiscati alle mafie dove tanti giovani si danno da fare per ridare a questo nostro paese più legalità, più dignità, più lavoro, più giustizia sociale. Che questo fatto violento non ci faccia dimenticare la meraviglia di questi ragazzi impegnati a costruire il loro ma anche il nostro futuro“.

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L’attentato a Brindisi è un fatto orribile e vile – ha detto padre Lombardi alla Radio Vaticana. “Siamo sgomenti – ha aggiunto – e mentre preghiamo per le vittime ci dobbiamo augurare che non solo la città colpita, ma tutto il Paese riesca a reagire con decisione alle tentazioni di violenza e alle provocazioni terroristiche“.

Condanna unanime pure da parte del comitato dell’Associazione nazionale magistrati: “È un gesto palesemente diretto a scardinare la civile convivenza e i valori fondanti di cui vive la nostra democrazia“. “Ci uniamo in maniera commossa alle famiglie delle vittime condividendone il dolore e ribadendo l’impegno di tutti magistrati nella strenua difesa della legalità, della democrazia e dei valori costituzionali“.


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Pantaleo Gianfreda