Fatti del 2 agosto 2007: il Giudice sconfessa Mario Sindaco

22 Febbraio 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Nell’udienza conclusiva del 16 febbraio scorso presso il Tribunale di Galatina, sono stati tutti assolti, “perché il fatto non sussiste”, i quattro “imputati” citati in giudizio da Mario Sindaco per le vicende del 2 agosto 2007 ed altri fatti seguenti. In quella famosa serata d’agosto, il farmacista cacciò brutalmente dal famoso “triangolino di via Veneto” due artisti che si stavano esibendo, di fronte ad un numeroso pubblico, nell’ambito delle belle e indimenticabili manifestazioni degli Artisti di strada in piazza Dante e in aree circostanti. I pesanti addebiti sono stati ritenuti dal Giudice privi di fondamento, assolvendo con formula piena tutti gli imputati

 
Si è tenuta, giovedì 16 febbraio, presso il Tribunale di Galatina, l’udienza conclusiva del processo intentato da Mario Sindaco contro chi scrive, l’ex assessore Francesco Ria e altri due cittadini, a seguito dei “fatti del 2 agosto 2007”, di tutta una serie di proteste e commenti pubblicati sul sito collepasso.it e sulla stampa locale e di alcuni miei articoli sul sito internet collepasso.it, su questo sito e su “informazione locale”.
Il Giudice di 1° grado ha prosciolto tutti con ampia formula assolutoria: “Il fatto non sussiste”.
Una vicenda, quella della sera del 2 agosto 2007, ancora presente nel ricordo di tanti cittadini.
In quell’occasione il farmacista “cacciò” brutalmente dal famoso “triangolino di via Veneto”, di cui si riteneva proprietario (a tutt’oggi pende causa civile, da lui intentata, per il riconoscimento della proprietà…), due artisti che si stavano esibendo, di fronte ad un numeroso pubblico, in uno dei tanti spettacoli organizzati in quella bella serata d’agosto dall’Amministrazione in piazza Dante e nei luoghi circostanti con la presenza di numerosi “artisti di strada”. Il gesto di Mario Sindaco provocò la reazione indignata del pubblico e solo la presenza di amministratori (me compreso) e Vigili evitò gravi e pesanti degenerazioni e rischi per l’ordine pubblico.
La “guerra di Mario” contro la precedente amministrazione, in particolare contro chi scrive, è stata connotata negli anni da una serie di vicende e molteplici denunce giudiziarie sia presso il Giudice Amministrativo che presso il Giudice Ordinario e il Giudice Penale. Tutte conclusesi sinora con sconfitte giudiziarie per il farmacista, sempre assistito dall’avv. Fabrizio Mangia, e tutte legate al famoso “triangolino di via Veneto”.
Dopo i fatti del 2 agosto, il farmacista intentò, infatti, una serie di cause contro l’Amministrazione comunale, presentò numerose denunce nei miei confronti, ritenendosi “offeso” e “diffamato” da alcuni miei articoli pubblicati su internet e sul giornale “informazione locale” con un accanimento giudiziario contro la mia persona che ha dell’incredibile e che ha “contagiato” altri personaggi locali politici e “parapolitici” che, sinora senza alcun risultato, si sono esercitati costantemente in questi anni nel cercare di crearmi “guai” giudiziari, personali e politici. “Accanimento” dal quale, grazie a Dio, ne sono uscito sinora indenne…
Sulla “sfilza” di denunce, addebiti di reati, richieste di condanna penale e civile avanzati da Mario Sindaco contro di me, tutti legate alla mia attività amministrativa, il Giudice del Tribunale di Galatina dott. Giovanni Gallo ha scritto, giovedì scorso, la parola “fine”, con la più ampia formula assolutoria: “Il fatto non sussiste”.
E con la medesima formula assolutoria ha prosciolto l’ex assessore Francesco Ria e altri due cittadini, uno nella sua veste di proprietario di un sito internet e l’altro individuato quale committente di un manifesto di protesta dal titolo “No alle prepotenze. No alle provocazioni. Sì alla legalità. Sì alla civile convivenza”.
Mentre i capi di imputazione contro gli altri tre cittadini erano relativamente “leggeri”, quelli contro di me erano numerosi e “pesanti”… “roba” da “far tremare i polsi” a chi non avesse avuto la coscienza a posto…
Le diverse udienze svoltesi in questi anni, l’ascolto di vari testimoni, le dichiarazioni degli interessati, gli atti e i documenti esibiti hanno convinto il Giudice dell’infondatezza di tutte le accuse di Mario Sindaco.
Dopo oltre quattro anni, la verità, anche giudiziaria, ha trionfato. Non avevo dubbi.
Certamente, però, suscita amarezza e sconcerto questo accanimento giudiziario di vari personaggi, sempre per vicende di natura politica e amministrativa, contro la mia persona, che ha la sola “colpa” di aver perseguito e di continuare a perseguire la sua azione politica ed amministrativa su una linea di verità, linearità, onestà, correttezza e trasparenza.
Mi auguro semplicemente che questo “accanimento” abbia termine… anche perché la verità è nota a tutti…
Infine, voglio pubblicamente ringraziare il mio legale avv. Antonella Corvaglia, che mi ha sempre assistito e mi assiste con impegno, pazienza, competenza e amicizia.

Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  L’Amministrazione lascia il Parco Bosco comunale nell’abbandono e nel degrado