I “giornalisti sportivi” della II media intervistano Vellitri, capitano della Stella

20 Giugno 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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 La redazione sportiva del  P.O.N di italiano di Collepasso ha intervistato il capitano Vellitri della squadra locale di calcio, la “Stella del Colle”. Gli sono state poste domande sul suo lavoro e sulla sua opinione riguardo il gioco del calcio. L’obiettivo di questa intervista è di riuscire a capire i “segreti dello spogliatoio”. In particolare abbiamo cercato di capire le relazioni umane che ci sono fra i compagni di squadra della “Stella”; un altro aspetto che ci interessava capire è la considerazione che un giocatore di una serie “inferiore” ha rispetto al  Grande Calcio, cioè il calcio della serie A. La redazione, negli incontri precedenti l’intervista, ha preparato le domande, avendo ben in mente gli obiettivi che voleva indagare. Grazie alla Società abbiamo avuto modo di contattare il capitano Vellitri che vogliamo apertamente ringraziare per la sua pienissima disponibilità. Vellitri, infatti, è venuto a scuola e si è prestato a rispondere alle nostre domande. Vellitri è stato contattato telefonicamente e, arrivato, le sue parole sono state registrate con il cellulare. Ascoltando la registrazione l’abbiamo riassunta e scritta su carta. Vellitri ha iniziato a giocare a calcio a 8 anni. Ed è entrato nella “Stella” due anni fa.

Secondo te, potrete salire nelle categorie superiori?

Quest’anno abbiamo molte possibilità  di salire perché stiamo secondi in classifica a poche giornate dalla fine del campionato. Certo ci vuole molto impegno e anche molta fortuna perché con un campionato cosi lungo mancano 4 partite difficili alla fine.

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Come ti sei appassionato al gioco del calcio? E a questa squadra?

Io mi sono appassionato al calcio da quando facevo  le scuole elementari. Questa squadra è nata da poco e ho iniziato a giocarci con un gruppo di amici e fin dall’inizio abbiamo sentito che il progetto sarebbe andato bene perché era partito da noi e alla fine è cresciuto sempre di più fino a diventare quello che adesso siamo.

Qual è il tuo sogno a fine carriera?

Il mio sogno di fine carriera è di allenare una squadra di giovani.

Cambieresti mai squadra?

No, non cambierò mai squadra.

Qual è il rapporto umano con i tuoi compagni?

Ho un ottimo rapporto con i miei compagni, per me la squadra di calcio è come una classe.

Essendo giocatore di una categoria inferiore, come vedi il grande calcio della serie A?

Secondo me, sono più bravi dal punto di vista tecnico, anche se spesso si copiano i loro aspetti negativi. Loro sono persone come noi.

Al di là dell’aspetto economico, secondo te, quali possono essere le differenze tra le categorie dilettantistiche e il “grande calcio”?

Per me molte differenze non ce ne stanno, chiunque può essere un campione e giocare in una squadra dilettantistica.

Secondo te, i giocatori di seria A scendono in campo per passione o, ormai, solo per una questione economica?

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Secondo me, al di là del fatto che qualcuno giochi solo per una questione  economica, nel mondo del calcio non si può andare avanti senza passione.


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