Pannello solare e boyler “dimenticati” da mesi sul tetto del Campo sportivo… mentre negli spogliatoi manca l’acqua calda

12 Dicembre 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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E’ notorio che l’attuale Amministrazione e i suoi componenti stiano diventando per tanti burloni una vera e propria “leggenda metropolitana” o, se volete e meno prosaicamente, “oggetti e soggetti” di tante barzellette “paesane”. Per evitare di piangere, i cittadini “si costringono” a ridere dei propri amministratori, considerato che questi, inetti e pasticcioni qual sono, ne forniscono tanto “materiale”.

A parte “meno-menozzi”, incontrastato leader “barzellettato”, indubbiamente, sino a poco tempo fa, la ”palma” del maggior “barzellettato” se la dividevano in due: l’ex vicesindaco Rocco Sindaco e l’assessore “neo” Luigi Felline. Da quando, però, il primo è “uscito” (o è stato “cacciato”) dall’Amministrazione, indubbiamente l’assessore allo Sport ne detiene incontrastato la palma. L’assessore, da quando si è insediato, ha perso per strada una lettera del suo assessorato, trasformandosi in assessore allo “Spot”, per la sua reiterata mania di annunciare cose che non fa mai. O, se preferite, in assessore allo Spot(tanamento) generale… suo, dell’Amministrazione e dell’intera comunità collepassese.

Tralascio le tante barzellette (alcune irriferibili) che si raccontano in giro su Felline & C. e mi concentro su una, che, per la verità, non è proprio una barzelletta, ma una inverosimile situazione “felliniota” o, dati i tempi rigidi, una “freddura”, su cui ci si può anche ridere sopra per evitare di piangere.

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Da mesi e mesi è stata segnalata all’Amministrazione l’inadeguatezza della fornitura di acqua calda negli spogliatoi del campo sportivo per le docce degli atleti (locali ed ospiti) e degli arbitri. E’ a tutti noto che la mancanza di acqua calda può provocare multe salate per le società calcistiche ospitanti. E’ infatti impensabile, oltre che dannoso, che atleti ed arbitri accaldati o sudati possano fare la doccia dopo le partite con acqua fredda, soprattutto nei periodi invernali. E soprattutto in periodi rigidi come quelli odierni.

Ebbene, domenica 9 dicembre u.s., al termine dell’incontro di campionato regionale di Prima Categoria tra Stella del Colle e Centro Jonico Taranto, conclusa con la vittoria della prima per 6-2, l’arbitro sig. Patruno da Bari e gli atleti ospiti hanno platealmente lamentato l’assoluta carenza di acqua calda nelle docce. Non è la prima volta che succede, ma la temperatura rigida di domenica scorsa aveva aggravato la situazione.

A propria  tutela, la Stella del Colle ha subito inviato una lettera al sindaco e, per conoscenza, al Comitato Regionale FIGC-LND, declinando “ogni responsabilità in merito, ivi comprese eventuali multe a carico della società, avendo ripetutamente sollecitato l’adeguamento degli impianti elettrici e avendo ricevuto ripetute e mai mantenute assicurazioni da parte di codesta Amministrazione che gestisce il Campo sportivo comunale”.

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Questa Amministrazione espone se stessa e, quel che più è grave, l’intera comunità a costanti figuracce, considerato che la società calcistica tarantina e l’arbitro barese (ma non solo loro) “si sono fatti un’idea” non certo lusinghiera di Collepasso.

La cosa assurda, però, è che da circa un anno “giacciono” sul tetto del Campo sportivo, come documenta la foto, un boyler da 200 litri e un pannello solare pronti per essere montati e risolvere drasticamente il problema della continua carenza di acqua calda negli spogliatoi. Pronti da un anno, ma fermi lì con il rischio di deteriorarsi. Da un anno, da quando, cioè, pannello e boyler sono stati smontati dal tetto dei locali dell’ex asilo nido per l’inizio dei lavori del Centro diurno Anziani e trasportati al campo sportivo per essere lì montati… Perché non sono stati e non vengono montati?!? “Mysterium fidei“?!? No, “misteri fellinei”!

Eppure l’assessore allo Spot aveva annunciato da mesi e mesi che “a breve” l’Amministrazione avrebbe provveduto a risolvere il problema dell’acqua calda… per la verità, mesi fa, aveva annunciato anche che “a breve” l’Amministrazione avrebbe provveduto a cambiare i 4-5 fari spenti… a sistemare il terreno di gioco che si sta già avviando verso irrimediabile consunzione…. a fornire locali-magazzino per le squadre di Prima e Seconda Categoria, dopo averle private all’inizio del campionato per “urgenti lavori di manutenzione e adeguamento presso il Campo Sportivo, locali e magazzini annessi”, come recitava una lettera del sindaco del 22 giugno scorso alle associazioni sportive, creando a queste prevedibili ed ulteriori disfunzioni ed oneri, che si pensava fossero solo provvisori… e così via.

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Urgenti lavori, per inciso, che ‘bbandisciati dall’assessore allo Spot sin dall’inizio di questo anno in via di estinzione, dovevano iniziare a giugno scorso… poi sono stati rimandati a luglio, poi ad agosto, poi “iniziati” a settembre, pochi giorni prima dell’inizio dei campionati, e… poi misteriosamente bloccati e mai completati! Ad esempio, la prevista pitturazione degli spogliatoi (ma non solo), per la quale sono già impegnate somme di bilancio, non è mai avvenuta.

Insomma, il “diserbante” e inetto assessore allo Spot si è reso ancora una volta protagonista, alla stregua del suo fallimentare leader Berlusconi (ricordate il “Meno tasse per tutti“?!?), di un altro verosimile spot di questa fallimentare Amministrazione: “Più chiacchiere per tutti!!!”.

Poveri a nui, a ‘cci mano simu ‘ccappati… A manu allu felline!!!


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Pantaleo Gianfreda