Salva la Dirigenza scolastica di Collepasso, nonostante un Sindaco “meno-meno” e una Sindaco “menozzata”

8 Dicembre 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Torno, ad oltre dieci giorni dal suo svolgimento, sulla riunione del Consiglio comunale del 28 novembre.

Per la verità, ho atteso invano che gli altri due siti internet locali “di informazione” (!!!), noti fiancheggiatori “da opposti estremismi” dell’attuale Amministrazione, riportassero qualcosa su quel Consiglio. Attesa vana e delusa. Ma anche paradigma dell’attuale scadente e deteriorata situazione amministrativa collepassese.

Se estranei o alieni seguissero solo la c.d. “informazione” del sito felliniota penserebbero che Collepasso sia “tutto rose e fiori” nell’”età aurea” di “re Menozzi”, forse lontano discendente di Minosse, re di Creta e responsabile della nascita del Minotauro. La leggenda di Minosse e del Minotauro, “essere mostruoso e feroce, metà uomo e metà toro”, potrebbe forse darci una chiave di lettura della “mostruosa” (per parafrasare un termine caro al sito felliniota) realtà amministrativa collepassese.

Oltre un mese fa, dopo il tumultuoso Consiglio del 29 settembre, il sindaco ha revocato il suo vicesindaco, rendendo così ufficiali le difficoltà e la crisi della maggioranza. Alcune domeniche fa un volantino, e poi un comizio, di una delle componenti della maggioranza, ha “sparato a zero” contro l’Amministrazione. Invano cerchereste, però, nel sito dell’ex superman traccia di queste notizie. Nemmeno se chiedeste l’intervento dei Carabinieri del R.I.S. Notizie “nascoste”, invece, tra le pieghe del sito del “comunista menozzato”, vero e proprio ossimoro di certa “minotaura” politica collepassese.

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Torniamo al Consiglio. Convocato in tarda mattinata, quasi all’ora di pranzo, con il chiaro intento di impedire ai cittadini di assistere alle continue figuracce della maggioranza. Infatti, pochi i cittadini presenti. Alle ore 13.10 ne ho contati solo cinque: il Comandante dei Carabinieri e il Comandante dei Vigili presenti per “obbligo” istituzionale, il figlio di un consigliere, il genitore di un’assessorina preoccupato per la figlia “a digiuno” e una cittadina “ad acta“.

In apertura del Consiglio, l’ex vicesindaco contesta l’orario della convocazione, accorgendosi in ritardo delle assurdità dei suoi ex amici. Pongo, poi, alcune questioni su cui discutere: il sindaco ha “esonerato” brutalmente il vicesindaco, una parte elettoralmente consistente della maggioranza ha chiesto le dimissioni del sindaco, esiste una chiara crisi politico-amministrativa… vogliamo discuterne e capire?!? Silenzio assoluto. Né sindaco né capogruppo né alcuno della maggioranza osa fiatare. Le domande rimangono sospese nel vuoto assoluto di “minotauri” persi nei dedali delle loro cattive coscienze e rinchiusi nei vuoti labirinti delle loro crudeltà umane e politiche.

Si passa al primo punto dell’ordine del giorno. L’assestamento del bilancio di previsione 2012, approvato appena un mese fa, passa con otto voti favorevoli, quattro contrari e l’astensione dell’ex vice sindaco. Sugli altri punti la maggioranza degli otto “puntu mortu”, “depurata” dall’ex vicesindaco, che si astiene su tutto, garantisce l’approvazione. Sul quarto punto, la discussione si anima un po’ a causa dell’eccesso di esibizionismo e protagonismo del cons. Gino Mastria, che relaziona “senza capo né coda” sul “programma comunale degli interventi per il diritto allo studio anno 2013”. Un punto solitamente approvato sempre all’unanimità. L’intervento del consigliere delegato è, però, così vacuo, prolisso, ipocrita e “senza costrutto” che costringe la minoranza ad astenersi. Gino Mastria, esibizionista e narcisista “allo stato impuro”, sembra “innamorato” del microfono. Là dove c’è un microfono, lì c’è sempre lui. Se ne impossessa sempre e in ogni occasione con ingordigia e voluttà quasi orgasmatica, spinto da irrefrenabile protagonismo, incontinente narcisismo e patetico esibizionismo e, al contempo, da una volontà disperata e quasi “missionaria” di coprire con le sue vuote parole i vuoti e le vergognose “nudità” della sua maggioranza, “predicando a proposito e a sproposito”, con l’effetto di esasperare tutto e tutti, compresi tanti suoi amici.  


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Pantaleo Gianfreda
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