Tangenziale e rondò “Masseria Grande”: un intervento dell’ex sindaco Vito Perrone

1 Maggio 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Per dovere d’ufficio, leggo le notizie sulle vicende amministrative di Collepasso che i diversi siti web propongono. Normalmente, con consumato distacco. Capisco l’ottica politico-ideologica da cui provengono le notizie, comprendo che le opinioni espresse sono frutto di valutazione di parte, me ne faccio una ragione anche quando, per così dire, sono forzate. Di norma mi astengo dall’esternare le mie riflessioni.
E a questa regola non sarebbe sfuggito l’articolo di Gaetano Paglialonga “La circonvallazione, da opera utile a eco-mostro” se non avesse clamorosamente “toppato” su alcuni punti.
Intanto, una premessa: trovo pessima ed insopportabile la maniera giornalistica di dire le cose senza il coraggio di assumersi la responsabilità. Nel citato articolo, infatti, si afferma che “a dare ascolto a certe male lingue, pare sia saltato qualche vantaggio per qualche amministratore, di conseguenza, ora si possono permettere di fare gli ambientalisti. Troppo tardi e troppo poco”. Cosa facciamo? Lanciamo la pietra e nascondiamo la mano? E chi sarebbero quegli amministratori che hanno visto saltare qualche loro vantaggio? E quale vantaggio?
Spargiamo qualunquismo a piene mani, spariamo nel mucchio e forse spariamo anche “balle”!
Ed ora veniamo al merito su due punti:
1) La tangenziale di Collepasso lato sud-ovest. Il progetto proposto dall’Amministrazione comunale da me presieduta – nato dalla necessità di limitare il volume di traffico, soprattutto pesante, all’interno del territorio comunale – è stato approvato dal Consiglio comunale del 2010 sia dalla maggioranza di allora sia dalla minoranza di allora, oggi maggioranza. Il tutto riconfermato all’unanimità nel Consiglio comunale del novembre 2011. Quel progetto si caratterizzava per il limitatissimo impatto sul territorio e sul paesaggio: prevedeva una strada che senza sbancamenti e/o viadotti avrebbe consentito il superamento del dislivello della Collina di Sant’Eleuterio. L’eco-mostro non è la strada in sé, ma la realizzazione di una doppia bretella, per volere dell’Amministrazione comunale di Parabita, e soprattutto la realizzazione di viadotti e/o sbancamenti che si renderanno assolutamente necessari per “far scendere la bretella parabitana” dai 181 metri di altitudine iniziale ai 157 metri di altitudine del punto di congiunzione con la bretella collepassese. Sono 24 metri di dislivello da superare in meno di 400 metri, con una pendenza media del 7%. L’eco-mostro è la inutile doppia colata di cemento e asfalto su uno dei punti di maggiore rilievo paesaggistico del Salento. Tutto questo il mio gruppo consiliare lo ha chiaramente e duramente sostenuto nel Consiglio comunale del 4 aprile scorso, ma la maggioranza PDL (con qualche mal di pancia) ha ritenuto che dovessero essere rispettati gli impegni assunti con i “loro pari” parabitani e provinciali. Sostenere, come fa l’articolista, “che tutti gli esponenti politici di maggioranza e di opposizione, passati e presenti, ne portano la responsabilità politica” è ingiusto e scorretto. Per di più, l’articolista (forse inconsapevolmente) dimentica che il suo partito, degnamente rappresentato nell’Amministrazione Comunale che diede l’avvio al progetto, non trovò alcun rilievo da fare ritenendo verosimilmente che gli aspetti positivi dell’operazione facessero premio sul modesto impatto ambientale.
2) La rotatoria della Masseria Grande. Sin dalle prime battute della mia Amministrazione, partì la richiesta alla Provincia di un progetto per il miglioramento della viabilità del tratto Collepasso-Maglie della SP 361, realizzando una rotatoria sull’incrocio “Masseria Grande” e modificando l’andamento della nefasta curva delle “Case Rosse” ora “Padre Pio”. La Provincia mise mano al progetto che il Consiglio comunale approvò relativamente alla rotatoria (delle altre opere, ricadenti in territorio di Cutrofiano, noi non avevamo competenza). Il progetto approvato dal Consiglio comunale era naturalmente un progetto di massima, non un “esecutivo” che non torna più al Consiglio comunale ma resta nelle competenze dell’organo provinciale. Sostenere, ancora una volta, a proposito dell’abbattimento del muro perimetrale della Masseria Grande, “che tutti gli esponenti politici di maggioranza e di opposizione, passati e presenti, ne portano la responsabilità politica” è prova che Beppe Grillo ha fatto proseliti anche dove non t’aspetti! È stata la Provincia, e solo la Provincia, a volere, con il progetto esecutivo, l’abbattimento del muro perimetrale.
Capisco i risentimenti, peraltro malcelati, di Gaetano Paglialonga che tanto per non lasciare nessuno da parte scrive “Le responsabilità sono comuni a tutti gli amministratori passati e presenti. Meritano tutti un voto di insufficienza amministrativa”, ma stavolta si è fatto prendere un po’ la mano, dimostrando, ahilui!, una solida “insufficienza amministrativa”.

Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  “L’Altra Africa. Mostra d’arte e cultura Sub-Sahariana” chiude sabato 7 maggio