Villetta abusiva di Sant’Anna: gravi, omertose ed ignobili dichiarazioni di Menozzi

11 Agosto 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Eppure, nonostante l’artificio, il permesso in sanatoria non è stato mai ritirato e, allo stato delle cose, la situazione risulta compromessa. Perché? Il motivo è semplice. Per poter “sanare” gli ipotetici 34 metri abusivi di una delle due “unità immobiliari” di comodo, si sarebbero dovuti asservire altri terreni. Ci fu da parte dei protagonisti della vicenda (padre, figlio e nuora) un tentativo fraudolento in tal senso. Se si legge attentamente il p. 5) dell’interrogazione del 15.7.2010 si ha l’esatta dimensione dell’imbroglio che era stato tentato, presentando al Comune un incredibile e inverosimile “Contratto preliminare di compravendita del diritto di superficie”, sottoscritto l’11.5.2010 tra Perrone Paolo, “quale parte promissoria acquirente”, la cui firma è chiaramente apocrifa, e i coniugi Perrone Salvatore e Specchiarello Maria Assunta, entrambi “quale parte promissoria venditrice”. In sintesi, nel contratto venivano riportati terreni, per un totale di are 25,10, che erano già serviti per il precedente asservimento o che non erano nella disponibilità della “parte acquirente” né della “parte venditrice”. Insomma, un falso clamoroso, che nessun notaio avrebbe mai potuto ufficializzare in un atto pubblico da esibire al Comune, necessario per certificare l’accorpamento di ulteriore superficie.

In mancanza di documenti essenziali ed in presenza di falsi clamorosi, oggi gli abusi risultano difficilmente sanabili e i metri quadrati costruiti in più superano i 100 metri. Dopo tanti rinvii ed ostacoli, l’ordinanza di demolizione era il minimo che l’Amministrazione potesse fare.

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Probabilmente Menozzi, che teme per la sopravvivenza della sua Amministrazione, al fine di ingraziarsi Perrone e, soprattutto, i “perroncini”, cioè i suoi “scudieri” in maggioranza (in primis, quel ridicolo vicesindaco che ha fatto “ferro e fuoco” per salvare la villetta del suo compare ex sindaco), ha voluto rilasciare dichiarazioni rassicuranti per il suo “tutor” politico, ma vacue e prive di fondamento, oltre che gravi, incredibili ed omertose.

Un motivo in più perché Menozzi, gravato dai tanti scandali in cui è coinvolta la sua coalizione, sgomberi al più presto il campo. Non è più possibile che continui a governare il paese. Un sindaco, un vicesindaco e altri amministratori che difendono in maniera così scandalosa e vergognosa palesi illegalità ai danni del Comune non hanno titolo né diritto a rivestire cariche amministrative.

Nel frattempo, nonostante i patetici e miseri tentativi di Menozzi & C., l’opposizione continuerà a vigilare per il rigoroso rispetto della legalità.


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Pantaleo Gianfreda

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