V. Casarano-Stella: bell’incontro di amicizia e solidarietà per gli orfani del Benin

6 Gennaio 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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V. le foto della partita. Si è tenuto, giovedì 5 gennaio, presso il Comunale di Collepasso, l’incontro tra la Virtus Casarano (serie D) e la Stella del Colle (II categoria), organizzato per beneficienza dalla società collepassese. Il buon ricavato della manifestazione è stato devoluto, per il secondo anno consecutivo, in favore dei Missionari Comboniani per adozioni a distanza di orfani del Benin. Piacevole e veramente “amichevole” l’incontro, finito 5-2 per la Virtus, con reti, per la Virtus, di Attadia, De Giorgi, Libertini, Andriani, Calabro e, per la Stella, del bomber Francesco Marra e Luca Giaffreda. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Di seguito l’articolo di G. Lagna, dal titolo “Una lunga storia di amicizia” (p.g.)

 
I riflettori sono già accesi da un buon quarto d’ora, quando l’arbitro, l’eterno giovinotto Donato Fracasso da Parabita naturalizzato collepassese, pone fine all’incontro amichevole, infrasettimanale, fra la Stella del Colle e la Virtus Casarano, proprio in tempo per permettere al capitano rossoazzurro Calabro di siglare il definitivo cinque a due per le Serpi.
Gioca senza soggezione alcuna l’undici messo in campo da mister Paterlini, anche perché, pur sotto di ben quattro categorie, la Stella del Colle ha un suo preciso collaudato gioco, fatto di schemi “palla a terra” e votato ad offendere, secondo la visione del proprio conducator, sempre memore di essere stato quarant’anni fa il Rivera del Sud nella Sicilia del mitico Massimino.
Dal suo canto mister Fabrizio Caracciolo butta da subito sul sintetico di via Foscolo la formazione‐tipo, che con ogni probabilità affronterà, domenica a Torre del Greco, l’avversaria di cento battaglie nello storico ventennio della Terza Serie, epoca d’oro del Capozza, la sempre ostica Turris.
Poco prima dell’intervallo giunge graditissima la visita del Presidente della Virtus Casarano, Ivan De Masi, con il figlioletto Giovanni, chiamato subito a presiedere durante l’intervallo la cerimonia del sorteggio, che fa vincere un abbondantissimo cesto natalizio, offerto da “Mixy Supermercati” di Collepasso; l’annunciatore nel frattempo comunica che l’incasso, soddisfacente, viene devoluto ai Missionari Comboniani per l’adozione a distanza di bambini orfani del Benin.
Al solito curioso fuori luogo viene spiegato che il Benin è l’ex Dahomey (Africa centroccidentale) con capitale Porto Novo, sull’Atlantico (“Contento?“).
Il primo tempo era terminato due a zero per il Casarano; poi, nella seconda frazione, con l’ingresso delle seconde linee rossoazzurre, il Collepasso acquista maggiore coraggio e giungono così anche per gli avanti della Stella le segnature applauditissime per fattura di realizzazione; sugli scudi, naturalmente, Francesco Marra, che era un giovane “virtussino” ai tempi di Fabrizio Miccoli.
Insomma, il pubblico, abbastanza numeroso e composto in gran parte da esperti masticatori di calcio, defluisce soddisfatto verso casa, al fischio finale della preziosa amichevole.
Aggettivo mai più pregnante di significato, come in questo caso; continua, infatti, nel tempo il clima di felice e buon vicinato fra due realtà cittadine e calcistiche lontane come spessore ma prossime per storica collaborazione.
Un’infinità di calciatori hanno reciprocamente militato nelle squadre delle due località e l’elenco sarebbe troppo lungo, rischiando di dimenticare colpevolmente qualcuno; allora, basta pensare al cosiddetto “Collepasso dei Casaranesi” (v. foto sotto) del primo dopoguerra, presieduto da Vittorio Errico, scomparso di recente, con accompagnatore Luigi “Cici” Napoli.
Così scrive Antonio Scarangella, in “1923‐1954 Una leggenda rossoazzurra” (Ed. Panico, Galatina, 2010): “In quegli anni di guerra, di grande fame e di ristrettezze, tutti i tifosi del Casarano ricordarono con immensa gratitudine la squadra… del presidente Errico di Collepasso che, sul finire di ogni contesa, ci deliziava il palato con pane, vino e caciocavallo!” (dai ricordi di Cesario Pedone).
Davvero una lunga storia di amicizia!
 
 
Didascalia della foto
Il Collepasso dei Casaranesi. Si riconoscono da sin.: Sarcinella Vincenzo, Nardi, Aviere, Errico Vittorio (Presidente), Surano, Napoli (accompagnatore), Ascalone Andrea, Nino Schito, Pedone Cesario, Balestra, Abbruzzese Carlo, Villa Antonio.
(“Indossarono pantaloncini, calzettoni e cominciarono a correre, donando a Casarano prima e a Collepasso poi, un’ondata di ottimismo e spensieratezza” Op.Cit. pag.123)

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Pantaleo Gianfreda
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