Sostenibilità ambientale: l’associazione “GPP Salento” di Collepasso lancia la guida gratuita per le Amministrazioni Pubbliche
28 Maggio 2013Green Public Procurement (GPP) vuol dire, letteralmente, “appalti pubblici verdi”, ovvero tenere conto degli aspetti ambientali al momento dell’acquisto di beni, servizi o lavori.
Mettere in pratica il Green Public Procurement vuol dire, quindi, rivedere le procedure per l’acquisto dei beni e servizi e per la realizzazione delle opere non limitandosi a tenere conto del solo loro costo monetario ma anche degli impatti ambientali che questi possono generare nel corso del ciclo di vita.
Su lodevole iniziativa di un gruppo di giovani professionisti e ambientalisti, si è costituita a Collepasso l’Associazione “GPP Salento”. L’associazione ha sede in via Madonna delle Grazie n. 17, è già attiva e si è dotata anche di un pregevole sito internet www.gppsalento.tk.
Chi volesse saperne di più, può anche contattare direttamente il numero di cellulare 328.3557800.
L’Associazione si occupa della promozione e valorizzazione della cultura della sostenibilità ambientale all’interno della Pubblica Amministrazione attraverso la pratica del Green Public Procurement, nonché nel perseguimento di obiettivi di sensibilizzazione finalizzati all’adozione di comportamenti responsabili e partecipati tramite il coinvolgimento della cittadinanza. A tal fine l’associazione si avvale di un comitato scientifico composto dal Dott. Matteo Malorgio, dottore in scienze ambientali, dall’Avv. Carlo Luigi Casciaro e da Gianluigi Tundo, Presidente dell’Associazione ed esperto in tematiche di GPP.
Secondo la definizione della Commissione Europea il GPP è “… l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita“.
Con il Patrocinio della Provincia di Lecce e dell’Assessore alla qualità dell’ambiente della Regione Puglia, l’associazione, tramite un comunicato, annuncia la disponibilità della Guida gratuita per le autorità pubbliche “Interazioni tra Green Public Procurement e Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile nel Patto dei Sindaci”. La Guida, scaricabile dal sito dell’Associazione (www.gppsalento.tk), previa registrazione gratuita, è indirizzata sia agli Enti che ancora non conoscono questi strumenti di sostenibilità ambientale sia alle Amministrazioni che operano con i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) previsti dell’iniziativa europea “Patto dei sindaci” e a quelle che già attuano nella pratica quotidiana il Green Public Procurement (GPP o acquisti pubblici verdi). L’obiettivo è quello di far scoprire le opportunità in termini di risparmio energetico, prevenzione dell’inquinamento e sviluppo economico e sociale offerte dagli acquisti verdi, i quali, nonostante siano ormai obbligatori per legge in alcuni settori “energivori”, raccomandati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente (Piano d’Azione Nazionale per il GPP) e contemplati dalla Legge Regione Puglia n. 23/2006 (che prevede l’obbligo di redazione di un piano triennale di acquisti verdi per i comuni superiori a 5.000 abitanti), rimangono in gran parte sconosciuti alle nostre Amministrazioni locali.
Per chi non lo sapesse, la Commissione Europea attraverso il “Patto dei Sindaci” mira a promuovere l’efficienza energetica e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Sotto tale profilo l’Italia si pone al secondo posto in Europa con oltre 2.200 amministrazioni firmatarie. Tra questi sono sempre più numerose quelle che introducono all’interno dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile strategie di “Acquisti Pubblici Verdi” (GPP): si tratta infatti di un’opportunità da non sottovalutare, se si considera che il GPP comporta benefici diretti in termini di riduzione della spesa pubblica, oltre ad incentivare la diffusione di un mercato verde, a promuovere lo sviluppo tecnologico e a ridurre l’emissione di sostanze inquinanti e pericolose per la salute.