Giovedì 4 luglio, ore 20.30, Palazzo Baronale, apre la rassegna di arte e cultura “Nel Segno dell’Uomo”
4 Luglio 2013Dal 4 al 7 luglio 2013 torna “Collepasso InVESTE d’ARTE”, la manifestazione organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale e Culturale Cantieri Ideali. Si tratta di una serie di eventi che, come nella passata edizione, avranno luogo nel Palazzo Baronale, importante contenitore storico-artistico e luogo centrale nella vita culturale del paese.
Tema di questa seconda edizione dal titolo Xλ – Nel Segno dell’Uomo sarà, appunto, l’Uomo, che diverrà protagonista e oggetto di analisi, allo scopo di indagarne le molteplici sfaccettature attraverso i canali espressivi dell’arte e della cultura in senso lato.
Nel Segno dell’Uomo diventa teatro della diversità, della complessità della natura umana, dove le difformità vengono inscenate senza remore, allo scopo di suscitare nel visitatore un senso di disorientamento e di offrirgli un valido spunto di riflessione.
Una diversità che viene sottolineata visivamente dalla collettiva d’arte, nella quale esperienze, stili e forme artistiche differenti si trovano a confronto e dialogano, ora armoniosamente grazie al tema unitario, ora animatamente a causa del contrasto volutamente proposto che permette di caratterizzarne e distinguerne l’individualità nel contesto generale. La collettiva comprende nomi di spicco del panorama artistico salentino, nazionale ed internazionale, come quello del pittore e scultore Mario Calcagnile, pugliese d’origine che ha lungamente vissuto in Germania, Canada e Lombardia e la cui carriera è ricca di collaborazioni con artisti internazionali come Emilio Vedova, Per Kirkeby e Miloslav Chupàc. Nel corso della sua carriera, Calcagnile si è distinto per il suo impegno nella realizzazione de”la bottega dell’arte” Il Giardino dell’Angelo, luogo all’interno del quale produce sculture e oggetti d’arte e accoglie artisti provenienti da tutto il mondo e che, quindi, svolge la funzione di centro produttore e propulsore dell’arte. Stesso ruolo, ma in ambito editoriale, ha avuto la fondazione di CALCANGELI Edizioni da parte dell’artista, iniziativa che lascia intuire come il flusso creativo non si fermi solo ed esclusivamente alla pratica artistica, ma possa canalizzarsi in espressioni differenti, come la scrittura.
Diversa e meno ordinaria è la forma artistica con la quale partecipa Massimiliano Manieri, performer e scrittore, che crea le sue opere d’arte effimere attraverso la corporeità, diventando parte attiva di esse e indagando sfere sensoriali differenti da quella visiva. Per Manieri “il luogo poetico è, volta dopo volta, un coacervo capace di miracolo ove realizzare ipotesi poetiche che traslano dalla scrittura, alla video-art, all’installazione, all’esperienza del visitatore in primis, che diviene parte integrante e inalienabile della performance.”
Alla collettiva partecipa anche la pittrice, ritrattista e fotografa Paola Rizzo, che vanta numerose pubblicazioni su riviste internazionali d’arte e partecipazioni ad importanti mostre.
La Rizzo è ideatrice e promotrice della mostra itinerante “Grafite è Musica”, che ha avuto riscontri positivi in tutta la critica italiana. Attraverso la forma che le è più congeniale, quella del ritratto, l’artista fissa l’anima dei soggetti nel suo tratto deciso, offrendo una visione figurativa del tema proposto nella collettiva.
Nel Segno dell’Uomo prevede anche la partecipazione del pittore e incisore nevianese Pompilio D’Ospina, che da sempre si dedica al disegno e alla pittura e che, per diversi anni, ha esercitato l’attività di professore di Storia dell’Arte e diretto corsi di pittura, incisione e modellaggio in varie scuole. Nel corso della sua carriera, D’Ospina si è anche impegnato in indagini di ricerca storico- artistica per la salvaguardia delle immagini votive e delle maschere apotropaiche di Casarano, svolgendo un importante ruolo nella salvaguardia della cultura locale e tradizionale.
Nella collettiva si è deciso di dar spazio anche alle giovani proposte del panorama artistico salentino, scegliendo tre talentuosi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, dei corsi di Pittura e Decorazione. Uno di loro è il racalino Giancarlo Nunziato che, nelle sue opere, lascia trapelare l’attrazione per i caldi colori della terra salentina, per i volti semplici, i gesti e le mani che, secondo l’artista, simboleggiano l’animo delle persone ritratte, corrose dalla fatica, dal sacrificio, dalla Passione. Soggetti delle sue opere sono uomini e donne, donne assopite in irraggiungibili pensieri. L’interpretazione che Nunziato ha dato del tema trattato, si sviluppa senza distinzione di genere, mantenendo un forte legame con il linguaggio figurativo, ma rendendolo attraverso il suo esclusivo tratto personale.
A condividere l’ambiente con Giancarlo, è il suo collega e amico Giorgio Morea. Morea collabora con un giornale locale di Ginosa (Ta) e ha già esposto le sue opere presso il Museo Civico della stessa città, della quale è originario.
Tra le giovani proposte rientra anche Roberto Ciardo, nativo di Gagliano del Capo, diplomato presso il Liceo Artistico “V. Ciardo” di Lecce. Roberto ha già esposto le sue opere a Laterza nel giugno 2012, nel corso della rassegna Arte a Palazzo .
Tra i veterani dell’arte, invece, troviamo il libero professionista Piero Schirinzi, che dopo aver frequentato gli studi d’arte e aver maturato una lunga esperienza nel campo delle arti figurative, ha ripiegato e sviluppato la sua formazione artistica nel campo della comunicazione visiva, nel quale opera da oltre vent’anni come grafico pubblicitario e, parallelamente, come grafico illustratore. Più recente è l’esperienza che Schirinzi ha sviluppato nel campo delle scenografie multimediali per il teatro e nelle collaborazioni con FilmMakers professionisti per la realizzazione di videoclip animati e cortometraggi.
Gli ultimi artisti partecipanti si presentano come gruppo. Il nome del loro movimento è Street Art South Italy e, dal gennaio 2010, sono attivi come piattaforma nel Sud Italia, ma non solo, infatti, hanno allargato i loro orizzonti creativi fino a vantare importanti collaborazioni e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. La continua contaminazione a cui hanno sottoposto la loro arte e la collaborazione con artisti provenienti da tutto il mondo, ne fanno un movimento libero, che non vuole chiudersi a se stesso, ma che mira a crescere condividendo, interagendo, continuando a sperimentare.
Oltre alla collettiva d’arte, che avrà sede nel Palazzo Baronale nel corso della rassegna, il programma di Collepasso InVESTE d’ARTE prevede altri interessanti appuntamenti.
Un preludio circense affidato agli artisti di strada della compagnia Girovaghi anticipa l’inizio della rassegna che vede come primo ospite Alessandro Santoro, fondatore di Oistros Edizioni e autore, insieme ad Edison Duraj, del libro Piccoli profughi che verrà presentato nel corso della serata.
Il libro racconta la storia vera dell’amicizia tra i due autori, Alessandro, regista teatrale, ed Edison, profugo albanese, quasi in una sorta di dialogo teatrale, aprendo al lettore i diari di bordo di un viaggio che i due scrittori hanno compiuto insieme, a cominciare dal loro primo incontro presso la scuola media “A. Galateo” di Lecce fino al ritorno in Albania di Edison con una troupe cinematografica.
Dal libro di Alessandro ed Edison è stato tratto un film-documentario, Sognavo le Nuvole Colorate, sotto la regia di Mario Balsamo. Alcuni spezzoni del film verranno proiettati al termine della presentazione e saranno alternati ad un breve reading di Donato Chiarello, attore de La Calandra, che interpreterà le parti più toccanti tratte dal libro.
Il tema del viaggio immigratorio viene ripreso dallo spettacolo teatrale Sull’acqua, che subito dopo viene messo in scena dai laboratori teatrali de LA CALANDRA, senza spezzare il filo conduttore, ma arricchendo la narrazione di elementi simbolici tratti dalla Bibbia e dalla letteratura. Lo spettacolo, che è un riadattamento del racconto teatrale L’ultimo Viaggio di Sinbad di Erri De Luca, oltre che di alcune poesie dello stesso autore tratte da Opere sull’acqua, si presenta come un viaggio fantastico che ha come protagonista il marinaio Sinbad, alle prese con la temibile forza del mare e con i riti propiziatori ad esso connessi. Lo spettacolo sarà accompagnato dalla proiezione dei giochi di sabbia di Piero Schirinzi, artista presente anche tra i nomi della collettiva, che in diretta asseconderà le scene che più si prestano all’originale trovata scenografica: la sabbia è l’ideale continuazione dell’acqua del mare nella quale si svolgono le vicissitudini dei protagonisti, è il punto d’approdo di un viaggio dal finale incerto, è un mezzo su cui è possibile lasciare dei segni effimeri, come effimera è la speranza dei profughi che hanno affidato la loro vita alle onde.
Il 5 luglio l’apertura della serata è all’insegna dell’allegria coinvolgente dei ragazzi di “Stelle Danzanti”, scuola di ballo di Francesca Tridici e Giordano Indraccolo. Il gruppo si è da sempre distinto per la passione nella danza, ma la principale nota di merito è per l’impegno e per l’attenzione dimostrati nei confronti nei ragazzi affetti da sindrome di Down, che sono diventati parte integrante del corpo di ballo. Il tema dell’integrazione delle diversità e del loro risalto, come già citato all’inizio, è il principale scopo che la rassegna si propone e l’esibizione di Stelle Danzanti permette di sfatare la credenza nella presunta diversità dei ragazzi trisomici che, invece, è il punto di forza della scuola ed un mezzo di crescita e arricchimento.
La cultura è anche musica e questo ha portato alla scelta di inserire nella rassegna il live di uno dei gruppi di spicco della scena salentina, gli AEDO. Nati nell’agosto del 2010, gli AEDO hanno creato un linguaggio musicale del tutto originale, delineando un percorso lirico che si nutre delle radici del suono. Con loro, il canto popolare si piega alla riproduzione della natura, restituendo un ricercato immaginario arcaico, che passa dalla poetica alla riconsiderazione di antichi miti, fino a giungere a testi di natura sociale. Il loro carattere poliedrico si nutre di contaminazioni musicali, facendo della diversità di genere una continua fonte di ispirazione e di arricchimento.
In occasione della rassegna, gli AEDO si esibiranno con i brani del loro primo disco di recente uscita, Saluto al nemico.
Nel corso della stessa sera, parallelamente agli eventi, ma in una diversa location, l’associazione fotografica Obiettivi allestirà un set fotografico per tutti i visitatori che vorranno farsi ritrarre.
La serata del 6 luglio è all’insegna dell’improvvisazione musicale, con una jam session introdotta dal gruppo rock Nigthmare e aperta a tutti i giovani e talentuosi musicisti che vorranno mettersi in discussione e passare una serata a base di musica, condivisione e divertimento.
Il 7 luglio i Cantieri aprono già nel pomeriggio, infatti è prevista un’estemporanea di fotografia aperta a tutti i fotoamatori e i professionisti. L’estemporanea è stata intitolata “Nel segno di Collepasso” e prevede la realizzazione di suggestivi scatti per le vie del paese, scatti che poi saranno premiati in serata, subito dopo la premiazione del vincitore del concorso fotografico “Nel segno dell’uomo” indetto via web.
Nella stessa serata, a conclusione della rassegna, verrà inscenato lo spettacolo Il gran circo dei burattini, a cura dell’Associazione Culturale “Teste di Legno”. Ne “Il gran circo dei burattini” lo spettacolo di piazza e quello popolare si fondono ed i burattini, tradizionalmente impiegati per raccontare una storia, si muovono nell’insolito contesto di un circo. Le vicende, contraddistinte dall’ironia tipica dei burattini, si svolgono interamente sul piano della fantasia, rispettando i canoni della simbologia infantile, ma coinvolgendo anche il pubblico dei più adulti.
Quattro giorni tutti da vivere, in cui l’arte a la cultura sono protagoniste indiscusse.
L’associazione Cantieri Ideali, nonostante le ristrettezze di risorse umane ed economiche, riesce a portare avanti questo tipo di iniziative, svolgendo un ruolo di indiscussa importanza e prendendo parte attivamente alla vita culturale di Collepasso.