Terzapagina. La sanità che funziona: “Il servizio Adir mi ha ridato la vita”. Una lettera da Collepasso a LeccePrima
7 Luglio 2013COLLEPASSO – Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Il celebre aforisma ritorna utile per molte esperienze della vita quotidiana: tra queste, anche la sanità, di cui spesso e volentieri si parla male, a volte a buona ragione, altre un po’ per una generica diffidenza.
Abbiamo ricevuto una lettera significativa di una donna, affetta da una grave forma di sclerosi multipla, che ha deciso di scrivere alla redazione di LeccePrima, per raccontare la propria esperienza. E rivolgere i propri ringraziamenti agli “angeli custodi” incontrati nella storia della sua malattia. Terzapagina, spazio che si occupa di cultura, è diventato quasi il luogo naturale per accogliere questa testimonianza. Perché l’umanità resta la base di ogni conoscenza.
“Gentilissimo Direttore di LeccePrima,
mi presento, sono Maria Luisa Gramignazzo di Collepasso di anni 49, affetta da circa 25 anni da una grave forma di sclerosi multipla. Da circa 6 mesi per un’insufficienza respiratoria sono stata costretta ad effettuare una tracheostomia, che grazie ad una macchina ventilatoria mi permette di respirare, ed una peg da cui mi nutro con alimenti artificiali.
Alla mia dimissione, mi è stato assegnato un servizio Adir (Assistenza domiciliare respiratoria ad alta intensità) che mi permette di usufruire di 8 ore di assistenza giornaliera domiciliare di infermieristica e la fisioterapia respiratoria. Il motivo della mia mail, che le prego di pubblicare è quello di mettere in evidenza una sanità eccellente, che funziona contornata di angeli custodi che quotidianamente mi assistono.
Inizio con un ringraziamento al direttore generale dell’Asl Lecce, Valdo Mellone, che mi ha concesso il servizio Adir affidandolo ad un azienda, la Sad di Nardò, contornata da persone speciali, abili, puntuali ed efficienti. Continuo i miei ringraziamenti agli angeli custodi Sara Campa, Annalisa Lombardo e al dottor Marco Nuzzaci, il fisioterapista respiratorio che più di tutti ci ha creduto affinché venissi staccata per diverse ore dalla macchina ventilatoria, permettendomi nuovamente di ritornare a respirare autonomamente: questo, le giuro, mi ha ridato la vita.
Ringrazio inoltre il medico rianimatore che mi è stato assegnato, il dottor Sergio Cacciatore dell’ospedale di Casarano, che mi segue con attenzione e cura quotidianamente. Termino i ringraziamenti, ma non per questo meno importanti a mio papà Giuseppe che, nonostante i suoi 80 anni, continua ad assistermi con amore e alla mia splendida badante, amica, mamma, Liliana, una splendida signora della Romania che, per 24 ore al giorno, mi è accanto con amore e dedizione.
Direttore, mi perdoni, ma volevo mettere in evidenza una pillola di buona sanità, visto che, essendo una vostra assidua lettrice, sento spesso parlare del contrario. Il servizio Adir, con 8 ore di assistenza presso il mio domicilio mi ha ridato la vita, facendomi sentire una persona e non un numero; e io, che ero destinata a miglior vita, Lei mi comprende, gioisco solo perché le sto scrivendo e, grazie ai miei angeli custodi, esprimo ancora delle emozioni.
La ringrazio di cuore, una sua lettrice.
Maria Luisa Gramignazzo.
P.S. La mail è stata scritta dalla mia badante Liliana Manterau su mia specifica richiesta”.
Redazione, lecceprima.it · 7 luglio 2013
E passato già in mese e la posta ancora chiuda .
E meno male che il sindaco aveva contattato la direzione poste x il nostro disagio e come vedete e passato un mese siamo ancora cm prima .e cm sempre le richieste del sindaco vengono prese al volo
Cara Maria Luisa, sei un esempio di coraggio e voglia di vivere. Complimenti ed auguri.