Finisce sotto processo Salvatore Perrone, consigliere provinciale. «Offese i colleghi»

15 Novembre 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ospedale GalatinaFinisce sotto processo l’attuale consigliere provinciale Salvatore Perrone in quota al partito “Azzurro Popolare” per i volantini affissi all’interno dell’ospedale di Galatina. Il politico, originario di Collepasso, con quei manifesti avrebbe offeso la reputazione di alcuni suoi colleghi e di un primario della struttura ospedaliera in cui lo stesso Perrone lavora con la qualifica di tecnico di radiologia. Il pubblico ministero Giuseppe Capocchia ha infatti disposto la citazione diretta a giudizio del consigliere 55enne già assessore provinciale alle attività produttive e venatorie nell’esecutivo provinciale di Antonio Gabellone. La Procura ha così schiacciato l’acceleratore bypassando il filtro dell’udienza preliminare e provvedendo a trasmettere una lista di testimoni. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 18 novembre dinanzi al giudice del Tribunale di Lecce in composizione monocratica.

L’indagine è relativa ai numerosi volantini affissi all’interno dell’ospedale di Galatina tra la fine del 2011 e gli inizi dell’anno seguente e venne avviata sulla scorta di alcune denunce presentate dalle persone citate e offese nei manifesti tra gennaio e marzo di un anno fa. Su un volantino, per esempio, era stato scritto: «Un grande lavoratore, coperto dai vertici aziendali o dalla massoneria o casta che dir si voglia arriva ogni giorno a lavorare alle 11… Come fa un primario che arriva alle 11 a fare attività aggiuntiva, falsa». In un altro volantino affisso per i corridoi si poteva leggere: «…facendosi timbrare il cartellino marcatempo da persone a lei vicine… donna falsa, bugiarda, ipocrita e soprattutto cattiva… quanti soldi incassa rubando all’Asl».

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Sulla scorta di quei messaggi, vennero presentate le querele con cui le persone offese intesero, in particolare, preservare la propria professionalità e immagine che, a loro dire, non era mai stata infangata con azioni così plateali.

Il consigliere provinciale Salvatore Perrone

Il consigliere provinciale Salvatore Perrone

Le indagini vennero avviate con una serie di accertamenti nell’abitazione e in altri luoghi frequentati da Perrone in cui, secondo gli inquirenti, potevano essere acquisiti elementi che documentavano come si dovesse ritenere l’attuale consigliere provinciale l’autore di quei numerosi volantini diffamatori diffusi periodicamente all’interno dell’ospedale. In particolare venne rilevata una certa somiglianza tra i caratteri di scrittura dei volantini e i documenti trovati nella disponibilità di Perrone. Gli agenti di polizia eseguirono il riscontro comparando un manifesto firmato dal dipendente in cui prendeva posizione in favore del direttore che era stato coinvolto nella polemica sui dottori assuntori di droga con uno non firmato trovato nel corso della perquisizione e accertarono come il modo di scrivere fosse identico. Nel marzo di un anno fa Perrone venne interrogato negli uffici del commissariato di Galatina come persona iscritta sul registro degli indagati e negò di essere stato lui l’autore dei volantini e di non aver mai avuto problemi con le persone indicate nei manifesti. Nonostante l’attuale consigliere “azzurro” cercò di allontanare da sé i sospetti, nello scorso mese di luglio, il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia emise un decreto di citazione a giudizio. Perrone è difeso dall’avvocato Fabrizio Mangia.

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Francesco Oliva, N. Quotidiano di Puglia, venerdì 15 novembre 2013


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Pantaleo Gianfreda