Il “pasticcio” degli accertamenti ICI 2007 e le cialtronerie del centrodestra: la maggioranza consiliare contro i cittadini

16 Febbraio 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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ICIPer ottenere il rimborso dell’Imu 2012 devi votare PDL”: così recita la spudorata propaganda elettorale del centrodestra. Sanno di non poter vincere e “le sparano” una più grossa dell’altra. Giusto per qualche “allocco” (e ce ne sono, purtroppo!) che crede ancora nelle promesse di costoro. Da venti anni, Berlusconi e il centrodestra fanno tante promesse, senza mantenerne mai una, tante da aver portato l’Italia alla catastrofe economica, politica e morale. Ha proprio ragione chi ha definito questi soggetti solo dei “cialtroni”.Rimborso IMU PDL

Cialtroni” che quando sono in campagna elettorale le “sparano grosse”, ma poi, quando governano o amministrano, fanno esattamente il contrario e, come nel caso dei nostri “cialtroni” locali, non riconoscono ai cittadini i loro diritti e li vessano, li opprimono e li tormentano in maniera così pesante da richiedere loro persino somme non dovute.

Abbiamo avuto la prova di questa “cialtroneria” mercoledì 13 febbraio, nel corso del Consiglio comunale richiesto dalle minoranze per discutere sui “demenziali” accertamenti relativi all’ICI del 2007, messi in atto da Menozzi & C. tramite la società CENSUM.

Il puntuale e documentato intervento introduttivo del cons. dott. Vito Perrone e quelli successivi hanno evidenziato le gravi responsabilità amministrative e gli innumerevoli errori (formali e sostanziali) riscontrati nell’invio degli accertamenti ICI 2007, che hanno creato tanti e ingiustificati disagi tra i cittadini.

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Dalla discussione è emerso che gli oltre 900 avvisi di accertamento notificati ai contribuenti in gran parte risultano errati per duplicazione di base imponibile, intestazione inesistente di immobili, mancato riconoscimento di detrazione per prima casa, versamenti non accreditati, irrogazione arbitraria di sanzioni, ecc., ecc..

Tra le tante “demenzialità”, va rilevato il pagamento di multe e soprattasse per centinaia di euro per avere, ad esempio, i contribuenti versato 20 centesimi in meno o in più.  

Come rilevato e dimostrato dal cons. Vito Perrone, che, come noto, è un commercialista, dagli atti di accertamento notificati si rilevano elementi di carattere formale e procedurale che inficiano la validità dell’accertamento stesso e ne legittimano la richiesta di nullità. Ad esempio, vi è l’errata indicazione della Commissione Tributaria competente a ricevere l’eventuale ricorso del contribuente; è indicato quale RUP (Responsabile del procedimento) un funzionario della Censum Spa in aperta violazione della normativa vigente (artt. 5, Legge 241/1990, e 10, comma 5, D.Lgs. 163/2006), che riserva il ruolo di RUP a dipendenti comunali; appare del tutto arbitraria ed illegittima, essendo estranea a qualsiasi atto dell’Amministrazione Comunale, l’assunzione a ruolo di RUP di un funzionario Censum. Emerge, infine, la radicale nullità degli avvisi di accertamento poiché risultano sottoscritti dallo stesso funzionario Censum (lo stesso RUP), mentre tali atti, ai sensi dell’art. 1, comma 162, della Legge 296/2006, ricadono sotto la responsabilità esclusiva del funzionario designato dall’ente locale per la gestione del tributo, che, nello specifico, risulta essere il Dirigente del Settore Finanziario.

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Situazioni “demenziali”, anche dal punto di vista formale, puntualmente rilevate dal cons. Perrone e dagli interventi successivi, che hanno fatto “traballare” la maggioranza, che, alla luce dei fatti emersi e dopo la presentazione da parte dell’opposizione di un ordine del giorno da votare, ha chiesto persino la sospensione del Consiglio per valutare il da farsi.


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