Sospesi i lavori presso la Masseria Grande. Emerge un’incredibile e scandalosa vicenda dagli esiti imprevedibili
15 Aprile 2013Con nota dell’11 aprile, il Dirigente del Servizio Viabilità della Provincia ha comunicato al Comune di Collepasso che i lavori per la realizzazione del rondò in località Masseria Grande “sono stati sospesi con Ordine di servizio n° 5 del 09/04/2013”.
Proprio il 9 aprile il Servizio Urbanistica della Regione Puglia, cui avevo inviato copia della mia interrogazione del 15 marzo scorso, ha chiesto al sindaco di Collepasso “notizie e chiarimenti in merito” ai lavori effettuati dalla Provincia presso la Masseria Grande.
Proprio il 9 aprile il sindaco Menozzi, improvvisamente svegliatosi da un lungo letargo e finalmente conscio della gravità dei fatti, ha disposto un urgente “accertamento” da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune. Per la cronaca, è lo “stesso-identico” Menozzi che da un mese va ripetutamente affermando la sua “incompetenza” sulla vicenda… Lo stesso Menozzi che, insieme alla sua maggioranza, nel Consiglio comunale del 4 aprile scorso aveva votato contro un breve e giudizioso ordine del giorno proposto dai consiglieri di minoranza in cui veniva chiesta “l’immediata sospensione dei lavori che si stanno svolgendo per la realizzazione del rondò in località Masseria Grande ad opera della Provincia” e impegnava “il sindaco ad emanare ordinanza di sospensione dei lavori e la Provincia ad organizzare immediatamente apposito tavolo di lavoro”.
Cosa ha fatto, improvvisamente, cambiare idea a Menozzi?!? Anche lui nella Commissione provinciale “Lavori Pubblici”, riconvocata e svoltasi nell’odierna mattinata, ha finalmente chiesto “chiarezza”!
Forse Menozzi aveva già letto quello che solo stamattina sono riuscito a leggere pure io, ma che evidentemente avevo intuito già da tempo, considerato che i lavori che si stavano eseguendo erano non solo un “incredibile e scandaloso sfregio all’ambiente, al territorio”, ma anche, e soprattutto, “al buon senso”.
Forse aveva letto anche lui la relazione generale allegata al progetto (protocollata al Comune il 5.11.2009), in cui si specificava che il progetto avrebbe mantenuto “le quote stradali in prossimità della rotatoria il più aderente possibile con il terreno circostante per garantire raccordi con la viabilità esistente”, prevedendo “lo scavo di alcuni tratti della viabilità esistente fino a raggiungere le quote di progetto”.
Chiaro, no?!?
Il progetto prevedeva solo alcuni “scavi” ed invece…
Invece, sono stati incredibilmente realizzati indecenti e scandalosi “riempimenti” che hanno stravolto i luoghi, ulteriori “salite” sulla salita, un vergognoso scempio ambientale e urbanistico in difformità alle previsioni progettuali… Qualcuno ha avuto persino la spudoratezza di “giustificare” tali difformità, poiché – ha sostenuto – lo “scavo a roccia” incide notevolmente sui costi, mentre i “riempimenti” sarebbero più economici (!!!), senza alcuna considerazione per gli effetti nefasti provocati… e qui, signori, parliamo di un intervento finanziato per oltre un milione di euro!!!
Il risultato è lo scempio che è sotto gli occhi di tutti, ampiamente descritto e documentato su questo sito.
Secondo la relazione progettuale, l’intervento doveva “evitare qualunque demolizione di fabbricato esistente”, aggiungendo che “è prevista solo la demolizione di parte di un muro di recinzione” (si parla di “parte”… e, invece, è stato abbattuto tutto il muro di recinzione prospiciente la strada per Maglie) e non fa alcun cenno, così come oggi si è detto, alla possibilità di abbattere il portale e il muro di cinta settecenteschi e di ricostruirli “pietra pietra” a pochi metri di distanza. Incredibile e scandaloso!!! Un inverecondo sperpero di denaro pubblico su cui sarebbero opportune serie indagini da parte degli organi competenti.
Oggi ho superato le mie residue perplessità sull’utilità delle Province. Dopo quello che ho visto e sentito oggi in quella Commissione “kafkiana”, mi sono definitivamente convinto che le Province vanno eliminate subito, prima che continuino a provocare altri guai, produrre ulteriori sprechi e, persino, pagare stabili indennità e gettoni di presenza a tanti “personaggi” politici instabili, inaffidabili, indefinibili e certamente dannosi per la comunità.
Ancora. Nella relazione si afferma che “l’intervento non altera la sistemazione idraulica esistente né modifica o peggiora l’attuale deflusso delle acque meteoriche”. Testuale!!! Si veda quello che è stato sinora realizzato e si avrà l’esatta dimensione della scandalosa difformità tra previsioni e realizzazioni.
Tralascio di riportare alcuni ulteriori ed illuminanti passaggi “relativamente agli interventi comportanti trasformazioni del territorio”, che “devono perseguire obiettivi di salvaguardia e valorizzazione paesaggistico-ambientale nel rispetto degli indirizzi di tutela stabiliti dal P.U.T.T.” (il Piano Urbanistico Territoriale Tematico approvato dalla Regione Puglia, che deve essere rigorosamente rispettato in sede di elaborazione e realizzazione di progetti pubblici e privati), con l’obiettivo di “rendere la inevitabile trasformazione del territorio compatibile con la tutela dei valori paesaggistici dei luoghi, affinché l’intervento non incida negativamente sulla tutela degli ambiti di pregio, pure distanti dall’area in oggetto”.
Dalla lettura di questi passi si evince con chiarezza che è stato fatto l’esatto contrario di quanto previsto dalla relazione progettuale. Cioè, un ingiustificato e ingiustificabile scempio urbanistico, territoriale e ambientale.
Non credo ci sia bisogno di alcuna ulteriore spiegazione su questo clamoroso scandalo, nemmeno per qualche “stabile” ma inutile poltrona provinciale o per quel fosco “ramo del lago di Como” assessorile o, persino, “ppe’ lu meju Capone” provinciale, che, nei loro omonimi antropologici (mi scuso con un altro “valoroso” e altrettanto “generoso” membro della Commissione, di cui non ho afferrato il nomen), mi hanno oggi gratificato di “generose” e volgari attenzioni, riempiendomi di epiteti irriferibili e degni dei “personaggi” che sono, sol perché ho riferito la “realtà delle cose”. Fino a costringermi, dopo un intervento ripetutamente interrotto e le reiterate offese subite da alcuni patetici consiglieri e da un agitato assessore provinciale (che farebbe bene a riposarsi per un po’ sul “lago di Como…“), ad abbandonare i lavori, per evitare che la “strategia della provocazione”, in cui era chiaro lo zampino del noto “barone abusivo di Sant’Anna”, degenerasse in rissa.
Certo è che questa proterva Amministrazione provinciale è ineguagliabile maestra in scempi ambientali e sta procurando solo danni alla comunità di Collepasso: prima con la decisione di imporre una incredibile “tangenziale-mostro” con la modifica di un progetto già bi-approvato, ora con lo “scempio Masseria Grande”. Questa Provincia di marca berlusconiana è riuscita e riesce a Collepasso a trasformare in bruttura e schifezza tutto ciò che tocca… un “Re Mida” all’incontrario (almeno per il pubblico interesse), insomma…
Nonostante l’evidenza e la chiarezza delle gravi circostanze da me esposte in Commissione, oggettivamente supportate dalla stessa decisione del Dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di sospendere i lavori della Masseria Grande, i rappresentati di centrodestra non hanno cercato la verità, ma solo di occultare, giustificare l’ingiustificabile e, persino, di… negare l’esistenza del problema, esibendosi in goffe provocazioni e arroganze indefinibili, indegne e irriferibili!!! Povera Provincia, a cci mani è ccappata!!!
Al di là delle provocazioni, delle intimidazioni e dello squallore, che oggi ho “toccato con mano”, degli uomini che governano la Provincia di Lecce, quello che conta sono i risultati ed i fatti.
E i fatti dicono che, nonostante tutto, la “loro” Provincia è stata costretta, dopo il clamore suscitato dalle nostre denunce e dalla stampa provinciale, a sospendere i lavori. E’ evidente che questa decisione estrema dimostra che “qualcosa non quadra”… Come lo dimostra – a quanto mi è stato poi riferito – la decisione finale della Commissione di fare un incontro a Collepasso tra Comune e Provincia per risolvere il problema… ma non avevano detto che il problema non esiste?!? Che personaggi “instabili”!!!
Tralascio di riferire tanti “gustosi” e disgustosi episodi avvenuti in Commissione, iniziando dalla “in-stabile” accoglienza avuta appena entrato nell’aula. Ho il dovere, però, di riferire che il “nostro” consigliere provinciale Salvatore Perrone, personaggio ben noto alle cronache non solo per la sua casa abusiva, oggi si è “guadagnato” il suo pingue gettone di presenza, avendo deciso di intervenire e “dire la sua”… Nel suo farneticante intervento, in cui ha mischiato “fave e foje”, con la “stabile” compiacenza di un presidente di commissione che si crede “re-nato”, il “nostro” ha sostenuto che nei lavori realizzati “non c’è scempio ambientale” e che si è voluto solo “alzare un polverone”, prendendosela – udite, udite!!! – con l’Ufficio Tecnico del Comune che non si è letto le carte all’atto, nel 2010, dell’approvazione unanime del progetto in variante da parte del Consiglio comunale! Probabilmente, continua a far finta di non capire (chissà perché!) che i lavori realizzati sono in difformità con quel progetto. Ormai è chiaro a tutti che “l’abusivo di Sant’Anna”, isolato e ripudiato per le sue “note faccende” persino dai suoi ex amici del centrodestra collepassese, che lo evitano ormai come la “peste”, non perde mai occasione per prendersela – quasi sempre a sproposito e tramite il suo ventriloquo Roccuccio – con il Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, che ha avuto la sola “colpa” di applicare la legge e di notificargli l’ordinanza di demolizione della casa abusiva in cui abita. Sarebbe stato meglio che avesse continuato a tacere… perché sono proprio il suo “silenzio assordante” nella precedente Commissione e l’intervento senza ritegno in quella odierna – oltre certi inqualificabili comportamenti degli esponenti di centrodestra della Commissione e le stesse contraddittorie dichiarazioni del Dirigente del Servizio Viabilità della Provincia (nonostante la sua sospensione dei lavori, non ho ascoltato alcuna spiegazione o chiarimento sulle reali motivazioni di questa giusta decisione) -, ad avermi definitivamente convinto che “qualcosa non quadra”… e ad avermi anche convinto che sia doveroso un intervento della Magistratura per far luce su tutta la vicenda!
Condivido le speranze di tanti cittadini scandalizzati dallo scempio creato: la speranza che qualcuno “paghi” per questo evidente scandalo e la speranza che vengano smantellate le opere realizzate e ripristinato lo stato antecedente dei luoghi. Una civile speranza che può diventare realtà, con buona pace dei tanti “baroni di sant’Anna” e di tanti “stabili caponi e capuni” abbarbicati al potere, che si ritengono “padroni” del territorio e presumono arrogantemente di poter “fare e disfare” a proprio piacimento e secondo le proprie convenienze ciò che più loro aggrada senza ritegno, senza pudore e senza civiltà. Purtroppo, sono proprio questi i c.d. “politici” che disonorano la Politica e meritano l’indignazione degli italiani onesti e un solo grido… “Mandiamoli a casa!!!“…
Grazie Giuseppe per il chiarimento in ordine al 25 aprile
tutti questi soldi in più peccato che i poveri cittadini italiani non li vedono e vanno a finire nella tasche delle solite persone..questi mega progetti si fanno soltanto per avere come in questo caso 1 milione di euro da spartirsi tra tutte quelle persone forse citate sopra da Pantaleo e si risparmia sui lavori…
si ma ci sono delle famiglie che hanno bisogno dei soldi stanziati dallo stato, quindi non diciamo fesserie, se una rotonda costa 500 mila euro, bisogna anche calcolare 1 milione per le famiglie bisognose, mica si costruiscono rotonde senza motivo, o comunque il motivo principale non è la circolazione del traffico che capirai quanto ne abbiamo da queste parti… suvvia, donate anche voi un pò di soldi alle famiglie dei politici bisognosi
..non credo le sarebbe piaciuto a lei signor Mario vedersi buttare un muro “di casa” del 700 cosi senza tanti motivi per fare tutto quello scempio e una mega rotatoria..con i soldi che sono stati stanziati ne avrebbero fatte di rotatorie ma chissà ogni volta dove vanno a finire tutti questi soldi………
Quest’anno la manifestazione per il 68^ Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, a Collepasso, più che con il solito rituale, si sta svolgendo con la presentazione dell’opera di ricerca di Pati Luceri “Partigiani, antifascisti e deportati della provincia di Lecce”, in cui figurano ben 14 partigiani (di cui uno vivente) e 10 deportati, tutti di Collepasso.
Saranno presenti l’autore, il segretario prov.le dell’ANPI, Maurizio Nocera, e numerosi parenti dei patrioti recensiti nel libro.
Essendo l’autore già impegnato per il 25 aprile a Poggiardo (io stesso lo sto presentando in 18 Comuni), si è deciso di anticipare il tutto al 24.
Nient’altro che questo.
Bella ciao, non mancare.
Giuseppe Lagna (Direttivo Prov.le ANPI)
Perchè il 25 aprile a Collepasso si celebra il 24?
Pantaleo aiutaci a capire perche’ in queste ore il PD di Bersani non vuole Rodotá?
Pantaleo, la Gabanelli di Collepasso… avrai più querele tu o lei ?
Cmq vadano le cose nn è semplice portare queste mure nella loro epoca storica ma una cosa è certa questi signori devono pagare se sbaglio ho approfitto ce stato in modo particolare un noto personaggio che invece di salvare ho almeno avesse collaborazione
Indipendentemente il colore del partito .lui si oppene senpre x ripicca è fare tutto il contrario è quindi come dicevo questi signori devono andare tutti a casa a fare il loro mestiere è avere solo vergogna del disastro conbinato in tanto poco tempo del loro potere a collepasso
Grazie Pantaleo, chissà ché ci sarà sotto su questo scempio, forse tangenti, chissà.Vedremo!