Tares e tasse comunali: cittadini tartassati dalle responsabilità dell’intero centrodestra collepassese

15 Agosto 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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TARESIn questi giorni giungono, presso le case dei collepassesi, le cartelle per il pagamento della TARES, provocando malumori e proteste dagli esiti imprevedibili, considerata la pesante situazione economica e sociale che colpisce gran parte delle famiglie.

La TARES (Tariffa Rifiuti e Servizi) ha preso sostanzialmente il posto della vecchia TARSU (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani).

Il guaio è – ed è la prima volta che succede nella storia delle tassazioni locali – che i cittadini sono obbligati a pagare la stessa tassa per due volte consecutive nello stesso anno, entro il dicembre 2013: una (la Tares) con riferimento al 2013, l’altra (la Tarsu) al 2012. Gli avvisi di quest’ultima sono stati, infatti, recapitati nei mesi scorsi.

Una situazione insostenibile per molte famiglie! Quei cittadini che risultano unici occupanti di un immobile (quasi sempre persone anziane e sole) hanno avuto, ad esempio, il raddoppio (ed oltre) della tassa. Per non parlare degli esosi aumenti subiti dagli esercizi commerciali.

Una situazione che, a detta di tanti, sembra il prodromo di vere e proprie sommosse popolari, considerata l’insostenibilità di pagare doppiamente in un anno la stessa tassa ed ulteriori tassazioni statali.

D’altronde, proprio in quell’acronimo – TARES – c’è qualcosa di bellicoso… “Ares” non era forse il nome greco del dio della guerra?!?

Le mirabolanti promesse di ridurre le tasse fatte da Menozzi e dal centrodestra nel corso della campagna elettorale amministrativa del maggio 2011 stanno avendo un’ulteriore e clamorosa smentita.

Il centrodestra, come al solito, predica bene e razzola male.

A livello nazionale porta avanti forsennate e demagogiche campagne di riduzione e persino di eliminazione di tasse. Eppure, basterebbe far rientrare nelle casse dello Stato le mirabolanti e miliardarie evasioni fiscali del pregiudicato Berlusconi, condannato proprio per evasione, e dei suoi amici, che depositano tesori inestimabili all’estero, per ridurre le tasse…

A livello locale, il centrodestra batosta i cittadini come mai si era visto nel corso degli anni precedenti.

Il grande acume finanziario ed organizzativo di Menozzi e Montagna, i due “geni” che sovraintendono la finanza e il bilancio comunali, ha partorito un’altra pesante stangata per i cittadini. In soli due anni e mezzo questa maggioranza è stata capace di portare il Comune ad un passo dal dissesto finanziario, se per ben due volte ha avuto la “capacità” di sforare il Patto di stabilità, arrecando un pesante danno alla comunità e provocando multe salate ai danni del Comune, pagate sempre e solo dai cittadini.

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E’ il caso di dire che questa maggioranza sta procedendo come un pesante e assordante “trattore” nei confronti dei cittadini… d’altronde quel grande genio di Montagna pare sia più adatto (e apprezzato) a fare il “trattorista” che l’”economista”… Faccia quello che sa fare e lasci l’assessorato ai Tributi e al Bilancio, visti i risultati e i danni provocati in questi due anni e mezzo.

Certo, hanno qualcosa di patetico e di surreale le polemiche, i volantini “calugnosi” (!!! … non sanno scrivere in italiano… come possono saper amministrare un Comune?!?) e il rimpallo di responsabilità tra le opposte fazioni del centrodestra collepassese. La sanguinosa “guerra” che da mesi contrappone le due principali “bande”, con il corollario di piccole e insignificanti comparse, non può nascondere, però, le responsabilità dell’intero centrodestra. Lo stesso che ha governato Collepasso dal 1998 al 2005, lasciando in eredità l’enorme debito di un milione e mezzo di euro verso la ditta Bianco, incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti, ridotti a 800mila euro solo grazie alla sagace azione dell’Amministrazione di Vito Perrone.

Lo stesso centrodestra oggi diviso e bellicoso, ma che ieri vedeva, “tutti insieme appassionatamente”, Salvatore Perrone sindaco, Paolo Menozzi vicesindaco e assessore al Bilancio, Giovanni Montagna e Rocco Sindaco assessori, ecc. ecc. provocare e generare quel debito di un milione e mezzo verso la ditta Bianco.

Lo stesso centrodestra, che, ieri “tutti insieme appassionatamente”, ha svolto dall’opposizione una campagna feroce contro le tasse “imposte”, a detta solo oggi di Menozzi & C., “dallo Stato“.

Lo stesso centrodestra che, ieri “tutti insieme appassionatamente”, ha condotto una barbarica battaglia di terrorismo psicologico e politico verso i cittadini per impedire che il nostro Comune usufruisse per dodici anni di ben 500mila euro annue di royalties, grazie all’installazione di una centrale di produzione di energia da fonti rinnovabili. Un importante investimento che avrebbe permesso di dare servizi e occupazione e anche di ridurre le tasse ai cittadini. Oggi, come avevamo facilmente previsto, questa irresponsabile e inetta maggioranza di centrodestra paga, incominciando da Menozzi, le conseguenze di atti dissennati e terroristici di cui loro, “tutti insieme appassionatamente”, furono promotori e protagonisti. Quello, sì, fu vero “terrorismo” nei confronti dei cittadini!!!

Il “terrorismo”, che oggi il disperato Menozzi addebita ai suoi ex alleati Perrone S. e Sindaco R., è lo stesso che anche lui ha sempre utilizzato, insieme ai suoi degni “compari” di ieri, per contrastare l’efficace e seria azione di risanamento e di sviluppo della precedente Amministrazione di centrosinistra. “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”… e ne tragga le logiche e doverose conseguenze!!!

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A differenza della precedente amministrazione, l’attuale è priva di una qualsiasi strategia per ridare un futuro a questa martoriata comunità e anche per ridurre le tasse. La precedente amministrazione ce l’aveva, ma fu impedita proprio dal centrodestra, oggi inerme, impotente e senza idee di fronte ad una crisi economica che colpisce duramente cittadini, imprese ed enti locali.  

L’intero centrodestra collepassese – da Menozzi a S. Perrone, da R. Sindaco a Montagna e via “trattorando” – è responsabile di questa pesante situazione politica e finanziaria del nostro Comune, che, purtroppo, viene oggi pagata dai cittadini. Non c’è alibi per tutti loro e le attuali e pubbliche polemiche tra di loro ha qualcosa di strumentale, irreale e kafkiano. Dovrebbero vergognarsi tutti… “tutti insieme appassionatamente”…

Certamente, nei prossimi giorni, superato questo distratto e “caldo” (in tutti i sensi) periodo ferragostano, le opposizioni consiliari assumeranno le doverose iniziative per costringere l’Amministrazione a più miti consigli.

Per finire, però, così come richiesto da qualche lettore, vorrei fornire, servendomi della consulenza di Vito Perrone, che ringrazio, un ausilio “tecnico” su alcune problematiche che sono state poste.

Il calcolo della Tares, intanto, non è per nulla agevole, neppure per gli addetti ai lavori. Tuttavia, chi abbia interesse e voglia di cimentarsi nella verifica della propria situazione tributaria può farlo utilizzando sia i dati che il Comune ha riportato sulle “Notizie utili per il contribuente”, recapitate in questi giorni unitamente ai mod. F24 per il pagamento della tassa, sia la tabella delle “Tariffe utenze domestiche” del piano finanziario che il Consiglio comunale ha approvato il 4 aprile scorso (la tabella è a pag. 6 del Piano finanziario). Per comodità di lettura e per completezza informativa allego l’intera delibera consiliare (leggi). 

Poi, rispondo ad un paio di questioni poste.

1) La Tares, come la Tarsu, è dovuta da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Non occorre l’effettiva formazione di rifiuti, ma la mera attitudine dei locali o delle aree a produrre rifiuti, in ragione dell’attività ivi svolta.

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La legge prevede che il Comune, in particolari casi, possa prevedere delle riduzioni fino ad un massimo del 30%. Per esempio, si possono immaginare riduzioni in situazioni di abitazioni con unico occupante o di abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo oppure, ancora, per locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente.

Il Comune di Collepasso, nel regolamento che ha approvato, non ha previsto alcuna riduzione.

La tassa non è dovuta nel caso in cui il fabbricato sia in condizioni di “non suscettibilità a produrre rifiuti”. Ciò si può presumere, per esempio, nel caso in cui manchino gli allacci alla rete idrica e a quella elettrica, posto che un locale senza acqua né elettricità non è abitabile o utilizzabile e quindi “non suscettibile di produrre rifiuti”. Oppure è il caso di un fabbricato dichiarato inagibile.

2) Non vi sono procedure per chiedere la rateizzazione della tassa (almeno in questa fase). Essa va pagata alle scadenze stabilite dalla delibera comunale e chi paga in ritardo (entro un anno dalla scadenza) può applicare la procedura del “ravvedimento operoso”: si paga la tassa con una maggiorazione (massima) del 3,75% più gli interessi legali per il periodo di ritardo senza chiedere alcuna concessione. Chi non dovesse pagare “spontaneamente” subirà da Equitalia (presumibilmente fra uno-due anni) la procedura forzosa con le maggiorazioni, gli aggi e gli interessi di mora del caso (in quel momento si potrà chiedere la rateizzazione, ma sarà costata cara!).

Questo è quanto sul piano delle disposizioni di legge e di regolamento comunale.

Tuttavia, di fronte alla drammatica realtà in cui si trova moltissima parte dei contribuenti (famiglie, imprese, commercianti e professionisti) a pagare la Tares 2013, che si va a sommare al tributo “gemello” relativo al 2012 e a tutte le altre imposte e tasse statali, è necessario che gli amministratori di questo Comune abbiano un sussulto di responsabilità e diano fondo a tutta la loro intelligenza (se ne hanno un po’!) per rendere meno faticoso e pesante il fardello tributario che si trovano a gestire. Gli strumenti, volendo, non mancano, cari Menozzi e Montagna! A voi il dovere di trovare le soluzioni per alleggerire questo insostenibile peso per le famiglie collepassesi!


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Pantaleo Gianfreda