2 giugno, Festa della Repubblica. Napolitano: Italia può essere fiduciosa “Accelerare su riforme e lavoro”

2 Giugno 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Napolitano68° anniversario della Repubblica italiana, celebrata anche quest’anno a Roma con la consueta sfilata in via dei Fori Imperiali che ricorda la Grande guerra e l’imminente presidenza italiana al Consiglio dell’Unione Europea e con il tradizionale messaggio del Capo dello Stato, che parla con ottimismo al paese e sottolinea la necessità di cambiamenti.
Una piccola curiosità tutta “collepassese”. Quest’anno, nella sfilata di Roma, c’era la collepassese Anna Grazia Fersini, che ieri mi ha inviato (e la ringrazio) un messaggio su fb, che mi piace riportare: “Caro Pantaleo, domani sarò a Roma alla parata del 2 giugno, sfilerò nella compagnia delle Crocerossine e sarò il comandante voce, ovvero quello che da gli ordini all’interno della compagnia. La mia voce sarà la voce delle persone che non ci sono più, i miei cari, il povero Emanuele e tutti coloro che hanno perso la vita per la nostra nazione. Non solo, la mia voce sarà la voce di tutti i collepassesi, orgogliosissima di essere una di voi”.
Grazie, Anna Grazia!
Un doveroso cenno, riprendendo le cronache di alcuni giornali, al messaggio del Presidente Napolitano, connotato quest’anno da un certo ottimismo circa il futuro del Paese, che ha sottolineato la necessità di cambiamenti per l’Italia.
“La strada del cambiamento passa per molte altre innovazioni. Ma proprio perché è lunga e complessa, si richiede continuità, non instabilità; tenacia, non ricorrente incertezza”. Il richiamo arriva dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio in vista della Festa della Repubblica. Una stabilità la cui necessità è “stata largamente compresa dagli italiani, e lo dico guardando obbiettivamente all’insieme delle posizioni politiche che si sono confrontate” per il voto europeo, ha detto il capo dello Stato, che invita a lavorare sulle riforme, a guardare con fiducia al futuro e rivendica la posizione del nostro Paese che ora “può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche”. “Celebriamo quest’anno la Festa della Repubblica – ha detto Napolitano – con animo più fiducioso. Perché si è fatta strada la necessità di forti cambiamenti in campi fondamentali. Perché l’Italia può contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche”, ora che “si sono moltiplicate nella nostra società e specialmente tra i giovani le manifestazioni di volontà costruttiva e di spirito d’iniziativa”.
Riforme. In questo momento di importanti cambiamenti, ha detto il Capo dello Stato, “le riforme strutturali sono determinanti”. Per questo, ha sottolineato il presidente, c’è bisogno di un impegno comune, per il quale, ha aggiunto Napolitano, “auspico un confronto civile in Parlamento, una ricerca di intese che è dovuta per ogni modifica costituzionale. È però tempo di soluzioni, non di nuove inconcludenze”.
Più fiducia. È un messaggio ottimista e che esorta alla fiducia quello che il capo dello Stato rivolge agli italiani: “La fiducia nel futuro è la condizione essenziale per tornare a crescere e a progredire – dice Napolitano -. In questi pesanti anni di crisi l’economia e la realtà sociale del nostro Paese hanno conosciuto gravi passi indietro, come dice il livello insopportabile cui è giunta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Se questa deriva si è fermata, se registriamo segni sia pur deboli di ripresa, il problema è ora quello di passare rapidamente alle decisioni e alle azioni che possono migliorare le condizioni di quanti hanno sofferto di più per la crisi, e aprire la prospettiva di un nuovo sviluppo per l’Italia.
Il da farsi è ormai delineato. Determinanti sono le riforme strutturali tra le quali già in cantiere quelle per le istituzioni e per la pubblica amministrazione, per il lavoro e per un’economia più competitiva”.
Lotta a corruzione ed evasione. Il presidente ribadisce, ancora una volta, la necessità di combattere la corruzione: “Il cammino del nostro Paese verso un futuro migliore passa egualmente, non dimentichiamolo, attraverso una lotta senza quartiere alla corruzione, alla criminalità, all’evasione fiscale. Ed è un cammino che non può essere inquinato e deviato da violenze, intimidazioni, illegalismi di nessun genere. A tal fine tutte le forze vitali dello Stato e della società sono chiamate a cooperare. Ecco quel che dobbiamo insieme augurarci nel festeggiare l’anniversario della nascita della nostra Repubblica, della rinascita della nostra democrazia”.


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Pantaleo Gianfreda
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