“Progetto Cinema 2014”: giovedì 3 aprile, ore 19.45, cinema Ariston, “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare
31 Marzo 2014Chiuso il programma ufficiale, “Progetto Cinema 2014” continua, nei prossimi giovedì, con due grandi film: “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare e “Pompei” di Paul W. S. Anderson.
Giovedì 3 aprile, alle ore 19.45, presso il cinema Ariston, proiezione del nuovo film del regista salentino (e “collepassese onorario”) Edoardo Winspeare “In grazia di Dio”, nei cinema dal 27 marzo scorso, interpretato da Celeste Casciaro, Laura Licchetta, Gustavo Caputo, Anna Boccadamo, Barbara De Matteis.
Il film è stato girato nel Salento, tra Santa Maria di Leuca, Tricase, Lecce, Giuliano di Lecce, Casarano, Maglie e Corsano (dove attualmente vive Winspeare).
Il costo del biglietto di ingresso, solo per “Progetto Cinema”, è di € 4,00.
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Riporto un bellissimo commento di Roberto Saviano su questo film:
“Quello che accade è di perdere la tenerezza per tutto. Indurirsi sino all’indifferenza. Ricevere tutto come condanna e procedere per inerzia. È la strage d’anime che questi tempi stanno generando. Ho appena finito di vedere un film, “In grazia di Dio”. Ne sono completamente attraversato. Il regista Edoardo Winspeare non vuole drammatizzare, non vuole educare, denunciare. Racconta e basta. C’è il sole meridionale, c’è la pietra. Tricase, Corsano, Leuca. Ci sono parole, le salentine sonorità di Grecia e Bisanzio. Ci sono debiti, e ancora debiti, fabbriche che chiudono, la casa svenduta, pensioni saccheggiate che fanno vivere figli e nipoti. L’onestà pagata a un prezzo d’usura. I rosari, l’emigrazione, la famiglia unita e nervosa a tavola, gli insulti come calce che tiene in piedi affetti compromessi dall’infelicità. E ancora la famiglia, luogo di ferite, ma presenza certa nel bisogno e nell’aiuto. C’è la vita di quattro donne che provano a trovare una strada accettabile quando il lavoro non sembra bastare più come condizione per vivere dignitosamente. E c’è la campagna a cui si ritorna malvolentieri, perché costretti: gli ulivi sul mare, le pietre una sull’altra per ricostruire. È in questa stessa terra che forse riparte una possibilità di vita, di lavoro, di pace e di bellezza. Chiunque possa farlo, vada a vedere “In grazia di Dio”. La prima vera opera su cosa stiamo diventando e cosa stiamo perdendo. Un suggerimento, forse, per comprendere da dove poter ripartire. Winspeare dà lezione a tutto il cinema italiano, sempre più postura e maschera. Si libera delle piaggerie estetiche, delle furbizie d’autore e torna a scegliere di capire, di scovare il bello, di rintracciare l’errore, l’inganno. Con semplicità, eleganza, con il desiderio di raccontare. Questo film pone la corona d’ulivo sulla testa dell’attrice protagonista Celeste Casciaro, senza dubbio l’attrice italiana in questo momento più originale per capacità espressive e tensione”.