Un validissimo “trio” teatrale collepassese ne “L’Orso” di Céchov

9 Giugno 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Facile, ritenuto dai più, un Atto Unico, appena superiore alla mezz’ora: pochi il tempo della preparazione, quello per la memorizzazione, della fatica nella rappresentazione.

Rocco Riccardi, Adriana Malorgio, Elisabetta Rossetti riscuotono i meritati applausi per “L’Orso” di Cechov

Rocco Riccardi, Adriana Malorgio, Elisabetta Rossetti riscuotono i meritati applausi per “L’Orso” di Cechov

In realtà, ottenere il massimo rendimento, concentrato nel breve lasso davanti al pubblico, forse prevenuto dalla pseudosemplicità dell’opera, non diviene affatto facile.
Teatro L'Orso-1“L’Orso” di Anton Cechov, ad esempio, con solo tre personaggi, ma di notevole spessore ai fini della storia che presenta, esige una carica recitativo-espressiva di “presa rapida” come non mai, senza sbavature o incertezze di sorta, nessun calo minimo di tensione nel dipanare la vicenda.
Sabato 1° giugno, in una serata di insolita pioggia fuori stagione, Rocco, regista e attore, Adriana, la vedova, ed Elisabetta, la domestica, hanno regalato allo scarso, ma attento pubblico in sala, una performance degna di miglior fruizione e, quindi, di assoluta, pronta replica.
Sorpresa, forse, per chi non sapeva di recenti studi di teatro degli interpreti, ma anche per coloro che ne conoscevano i precedenti.
Rocco, forte della presenza fisica canuta da ufficiale in pensione, rende oltremodo credibile la figura dell’Orso, nel deciso intervento di riscossione del debito contratto dal defunto marito.
Adriana, capacissima nel passare da inconsolabile vedova in clausura e in bolletta a donna in rapida emancipazione e con una scena madre da erotismo noir, quando impugna la pistola a due mani contro l’Orso, ormai caduto quasi in deliquio.
Elisabetta, lenta ma sorniona domestica, ottima spalla alla sua padrona, anzi sprone fattivo alla sua liberazione dai ceppi del lutto e dal debito nei confronti dell’Orso.
E’ necessario, insomma, per il più vasto pubblico collepassese, che i tre promettenti attori nostrani reperiscano per l’estate un’altra occasione per di-mostrarsi.
Giuseppe Lagna


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Pantaleo Gianfreda
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