8 marzo, Festa delle Donne: l’augurio di maggiore partecipazione e protagonismo nella vita del Paese
8 Marzo 2014In occasione dell’8 marzo, Festa delle donne, auguri a tutte le donne!
Auguri a tutte le donne di Collepasso, auguri a tutte le donne del mondo!
Un augurio di maggiore partecipazione e protagonismo alla vita sociale, politica, economica e culturale del nostro Grande Paese e del nostro piccolo paese.
E’ importante, in questo 8 marzo 2014, rilevare come, per la prima volta nella nostra storia, non solo abbiamo il più giovane Presidente del Consiglio della storia d’Italia, ma, soprattutto, abbiamo un governo in cui il numero delle donne ministro è pari a quello degli uomini (8 + 8). Per la prima volta il nostro Paese non è “fanalino di coda” dell’Europa e del mondo, ma si posiziona tra i Paesi più avanzati ed evoluti.
E’ solo un primo, ma significativo ed importantissimo passo, che dimostra come la “questione femminile” sia uscita anche nel nostro Paese fuori dalla retorica delle discussioni ideologiche o sociologiche e abbia assunto un rilievo istituzionale e sociale di grande impatto e rilevanza.
Giorni fa ho ascoltato un dato, secondo cui (ricordo sommariamente) se l’Italia avesse il numero di donne occupate che vi sono in Germania, il nostro Pil (Prodotto Interno Lordo) guadagnerebbe circa un punto un più e il Paese uscirebbe più velocemente dalla crisi in cui è ancora bloccato. E’ un dato, seppur freddamente economico, che fa riflettere sulle potenzialità e sul ruolo delle donne nella nostra società. Quanto più guadagnerebbe, ad esempio, il “prodotto” e la “qualità sociale” del complessivo “sistema Paese” se le donne fossero maggiormente presenti e protagoniste!
Oggi più che mai la nostra società ha bisogno di maggiori “iniezioni” di c.d. “modello femminino” (secondo alcuni sociologi ed antropologi tipico delle società matriarcali), alla cui base vi sono, soprattutto, il confronto, lo scambio, i sentimenti, la ragionevolezza (a differenza del “modello mascolino”, storicamente basato sulla forza e sulla violenza).
E’ incontestabile, storicamente e geograficamente, che le società più violente e più crudeli, ma anche economicamente più arretrate, sono quelle in cui le donne sono state o sono emarginate, “sottomesse” e “rese oggetto” esclusive dei desideri dell’uomo. Così come è incontestabile il contrario: le società più evolute e ricche sono, storicamente e geograficamente, quelle in cui il ruolo delle donne è stato ed è (sia nell’antichità che oggi) paritario, libero, non “sottomesse” agli uomini o marginali nei ruoli sociali, ma protagoniste al pari degli uomini e protagoniste nelle decisioni sociali.
Per questo mi auguro che le donne siano sempre più attive e presenti nei diversi settori della vita sociale (e che gli uomini siano maggiormente attivi e presenti nella vita familiare) e che rivendichino con forza questo loro diritto. Oggi più che mai il ruolo e i “valori” delle donne sono determinanti per uscire dalla crisi e imporre un nuovo ed evoluto modello di società.
Di seguito, alcuni link sulla Festa delle donne
– Storia della Festa delle donne;
– Intervista alla scienziata e senatrice Elena Cattaneo: “Donne, non rinunciate ai vostri sogni”;
– Intervista all’economista Lucrezia Reichlin: “Questa festa ci ha insegnato molto”;
– Cinque lettere per un 8 marzo diverso.
L’Otto Marzo sono stato a Fiuggi al PalaTerme, dove ero stato esattamente 19 anni fa (nel 95), soltanto che quella volta l’ultimo intervento fu di un uomo, questa volta l’ultimo discorso è stato proprio di una donna, il cui nome è Giorgia. Dunque caro Pantaleo, con un intermezzo ventennale del comunque rispettabilissimo signor “che fai,mi cacci?!?” siamo passati da Giorgio a Giorgia con la benedizione di un altra donna, Donna Assunta!
grazie pantaleo! auguri alle tue di donne