Oltre 700 firme per un consiglio comunale sulla questione della tangenziale
19 Gennaio 2014COLLEPASSO – Un comitato dei cittadini per una tangenziale sostenibile all’abitato di Collepasso: è questa l’iniziativa, guidata da Donato Fracasso, che ha inviato nei giorni scorsi all’amministrazione comunale di Collepasso formale istanza di convocazione di un consiglio comunale monotematico per ridiscutere in merito alla questione alla luce di una serie di osservazioni e considerazioni che il comitato stesso ha redatto sul documento di analisi costi/ benefici del servizio viabilità della Provincia di Lecce e sulla compatibilità del progetto predisposto con gli strumenti di pianificazione territoriale.
La richiesta di convocazione di Consiglio comunale è stata supportata da 718 firme di cittadini di Collepasso con la quale si chiede si addivenisse all’adozione di quei provvedimenti utili per far si che l’opera risulti compatibile con la tutela del territorio e – in particolare – con il tratto delle Serre Salentine.
Le osservazioni prodotte dal Comitato sono attinenti gli impatti di carattere ambientale e paesaggistico, lo studio del traffico e dei flussi veicolare, i costi di costruzione, di esercizio e di ma-nutenzione, le analisi sulle superfici di esproprio, i costi sociali, i benefici di viaggio e le compati-bilità con i diversi strumenti di pianificazione (Documento programmatico preliminare del Pug, P.t.c.p. e P.p.t.r.) e in particolar modo con il programma recentemente avviato dai Comuni delle Serre salentine (d’intesa con la stessa Provincia di Lecce e con la Regione Puglia) per l’istituzione del parco agricolo delle Serre Salentine.
“Sulla base di tali – specifica il coordinatore – osservazioni il comitato ha riconfermato la validità della propria proposta di Tangenziale, già a suo tempo avanzato alla Provincia di Lecce e al Comune di Collepasso, che, invece di interessare il territorio nel versante sud dell’abitato, si sviluppasse nel tratto nord proseguendo il percorso dell’attuale s.p. n. 41 (Parabita-Galatina) per poi congiungersi con la s.p. n. 361 immediatamente all’uscita dell’abitato”.
“In questo modo – prosegue -, non solo si eviterà di intaccare un tratto significativo delle Serre Salentine ma si ridurrebbero i costi di costruzione dell’opera le cui economie potranno essere utilizzate per l’adeguamento della s.p. n. 41, e si realizzerebbe un’arteria in grado di intercettare i diversi flussi di traffico (soprattutto pesante) che attualmente attraversano l’abitato di Collepasso”.
Il comitato, che ha inviato tutta la documentazione anche ai diversi soggetti interessati della Provincia di Lecce, ritiene che tale opera poaa essere l’occasione per adottare un percorso progettuale condiviso in grado di conciliare le indispensabili esigenze di tutela ambientale e paesaggistica con le indubbie esigenze di sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura.
Lecceprima.it,18 gennaio 2014
Di seguito il comunicato stampa del COMITATO DEI CITTADINI PER UNA TANGENZIALE SOSTENIBILE ALL’ABITATO DI COLLEPASSO
Questo Comitato ha inviato nei giorni scorsi all’Amministrazione comunale di Collepasso formale istanza di convocazione di un Consiglio comunale monotematico per ridiscutere in merito alla questione della Tangenziale all’abitato di Collepasso alla luce di una serie di osservazioni e considerazioni che il Comitato stesso ha redatto sul Documento di Analisi Costi/ Benefici del Servizio Viabilità della Provincia di Lecce e sulla compatibilità del progetto predisposto con gli strumenti di pianificazione territoriale.
La richiesta di convocazione di Consiglio comunale è stata supportata da 718 firme di cittadini di Collepasso con la quale si chiede si addivenisse all’adozione di quei provvedimenti utili per far sì che l’opera risulti compatibile con la tutela del territorio e – in particolare – con il tratto delle Serre Salentine,
Le osservazioni prodotte dal Comitato sono attinenti gli impatti di carattere ambientale e paesaggistico, lo studio del traffico e dei flussi veicolari, i costi di costruzione, di esercizio e di manutenzione, le analisi sulle superfici di esproprio, i costi sociali, i benefici di viaggio e le compatibilità con i diversi strumenti di pianificazione (Documento Programmatico Preliminare del PUG, P.T.C.P. e P.P.T.R.) e in particolar modo con il Programma recentemente avviato dai Comuni delle Serre Salentine (d’intesa con la stessa Provincia di Lecce e con la Regione Puglia) per l’istituzione del Parco Agricolo delle Serre Salentine.
Sulla base di tali osservazioni il Comitato ha riconfermato la validità della propria proposta di Tangenziale, già a suo tempo avanzato alla Provincia di Lecce e al Comune di Collepasso, che, invece di interessare il territorio nel versante sud dell’abitato, si sviluppasse nel tratto nord proseguendo il percorso dell’attuale S.P. n. 41 (Parabita-Galatina) per poi congiungersi con la S.P. n. 361 immediatamente all’uscita dell’abitato. In questo modo, non solo si eviterà di intaccare un tratto significativo delle Serre Salentine ma si ridurrebbero enormemente i costi di costruzione dell’opera le cui economie potranno essere utilizzate per l’adeguamento della S.P. n. 41, e si realizzerebbe un’arteria in grado di intercettare i diversi flussi di traffico (soprattutto pesante) che attualmente attraversano l’abitato di Collepasso.
Il Comitato, che ha inviato tutta la documentazione anche ai diversi soggetti interessati della Provincia di Lecce, ritiene che tale opera può essere l’occasione per adottare un percorso progettuale condiviso in grado di conciliare le indispensabili esigenze di tutela ambientale e paesaggistica con le indubbie esigenze di sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura.
Collepasso, 17 gennaio 2014
per il Comitato
Il Coordinatore
(Donato Fracasso)
Ciao Donato.
Scusami, avrei dovuto fare un dovuto commento inerente all’articolo ,ma lo sconforto per il caso PD-L EBETINO e’davvero grande.Come grande e’a mio giudizio la incompetenza e cecíta’dell’inutile ente provincia che si permette di deliberare o proporre soluzioni su casi riguardanti la viabilita’di un territorio, spudoratamente motivate da interessi privati di pochi.’La soluzione sulla connessione della nuova tangenziale con il ramo esisitente proposta dal comitato sei cittadini e’prima di tutto una proposta da rispettare perche’voluta dai ciittadini del luogo e poi perche’solo un’idiota puo’concepire come valida la soluzione di una tangenziale che passi per le serre.
Saluti
Pierluigi
Grazie per la collaborazione,donato fracasso
Io la prossima volta voto Silvio. Se la mmerita ddhru cristianu. A tantu tiempu ca sta se ‘mpegna!
E non venitemi a scassare con la solita litania che: “…dobbiamo votare pd perchè altrimenti c’è il rischio di consegnare il Paese in mano a Berlusconi!”
Commento non inerente,ma devo farlo!
La rinnovata strategia del PD E Renzi
L’Italia è in preda alle allucinazioni e ai dejà vu. Ieri sono riapparsi D’Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all’amico Berlusconi sovrapposti a Renzie in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi. Le allucinazioni hanno origine in assenza di una qualsiasi realtà esterna. Vediamo, udiamo, percepiamo cose che non esistono. Eppure sono presenti nella nostra mente. Le crediamo reali. Noi riteniamo possibile che Berlusconi possa esistere in una democrazia. Riteniamo che i conflitti di interesse, i suoi processi, le sue frequentazioni mafiose con personaggi come l’eroico Mangano, siano fole, balle, invenzioni. Le allucinazioni, come scritto dal neurologo Oliver Sacks, tendono ad allarmare. Spaventano. Per questo ci sono le cure. Noi, al posto degli psicofarmaci abbiamo i giornalisti. Ci tranquillizzano. Dicono che è per il bene del Paese. Quel ragno gigantesco e peloso al centro della stanza è in realtà una farfalla variopinta. Berlusconi è, di volta in volta, un riformatore, uno statista, un perseguitato. L’italiano è inerme di fronte a questo fenomeno allucinatorio che dura da vent’anni. “Quando si tratta di allucinazioni siamo passivi. Esse ci accadono in modo autonomo: appaiono e scompaiono quando vogliono loro, e non quando vogliamo noi”. La Profonda Sintonia con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un’allucinazione. Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del PD sia chiamato a fare le leggi dal PD. Chiunque sano di mente non ci può credere. E’ un’allucinazione. Suvvia, non può essere che il pregiudicato entri un sabato pomeriggio nella sede del PD di Roma come se fosse Augusto portato in trionfo. Non è vero, non è vero, NON E’ VERO! Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa del gabbio. Ripetiamolo davanti allo specchio con gli occhi chiusi che è una fantasia malata della nostra mente e l’immagine di una democrazia trasformata in farsa e in dittatura forse scomparirà. Profonda Sintonia, Profondo Rosso, Sprofonda Italia.