Rondò Masseria Grande. La Gazzetta del Mezzogiorno: “Slalom nel cantiere chiuso. Si transita in spregio ai divieti”

Le elezioni europee e i successivi risultati hanno, purtroppo, fatto passare in secondo piano un articolo de “La Gazzetta del Mezzogiorno” di domenica 25 maggio, a firma di Antonio De Matteis, che riteniamo doveroso pubblicare, seppur con un po’ di ritardo.
Si tratta di un’ulteriore “puntata” della lunga e deprimente telenovela del rondò della Masseria Grande, i cui lavori sono ancora fermi, producendo infiniti disagi e anche, come si evince dall’articolo, “nuovi” pericoli. Da oltre un anno la Provincia di Antonio Gabellone e dell’assessore al ramo Massimo Como (penalizzato, domenica scorsa, nella corsa come candidato sindaco di Campi Salentina) persiste in una colpevole inerzia né le due Amministrazioni comunali di Casarano e Collepasso assumono iniziative coerenti con il doveroso compito di tutelare i propri cittadini e le proprie aziende, considerata la presenza di due importanti Zone industriali.
E’ mai possibile che nessuno si muova seriamente per far luce sulla scandalosa vicenda e che la Provincia non adotti i doverosi atti amministrativi per permettere la ripresa e la conclusione dei lavori?!?
L’area, che congiunge Gallipoli ad Otranto, attraversando Collepasso e Maglie, e Casarano a Maglie-Lecce, è percorsa giornalmente da migliaia di automobilisti. Tra non molto, nell’imminenza dell’estate, sarà attraversata anche da migliaia di turisti, provenienti da ogni parte d’Italia (e non solo). Quale immagine di efficienza e serietà riuscirà a trasmettere il Salento, che vuole fare del turismo la sua “carta vincente”?!?
Istituzioni, Forze politiche e sociali, Magistratura, se ci siete, battete un colpo!!!
Di seguito l’articolo della Gazzetta.

COLLEPASSO – L’arte dell’arrangiarsi è vecchia quanto la storia dell’uomo e, quindi, non c’è da stupirsi se una parte di automobilisti ha scelto questo metodo per fronteggiare il blocco della strada provinciale 69 (Casarano-Masseria Grande) all’altezza dei lavori del costruendo rondò.
Qualcuno, stanco di percorrere il percorso alternativo indicato dalla Provincia o dell’attraversamento della zona industriale di Collepasso e successivo passaggio per una stradina comunale di campagna prima di rientrare sulla 361, ha fatto di testa sua ed ha deciso di aprire più di un varco nel cantiere. Giungendo, da Casarano, in prossimità del cantiere si nota subito il segnale di direzione obbligatoria divelto, poi un primo varco ottenuto spianando un cumulo di pietre e tufo, un secondo varco e l’attraversamento del cantiere con un sentiero (sia pure accidentato e pericoloso) sino ad immettersi sulla provinciale 361 Maglie-Collepasso-Gallipoli.
L’iniziativa è piaciuta ed ora un buon numero di automobilisti si avventura sullo sterrato della bretella della provinciale 361. Tenendo sempre presente che già il tratto della 361 interessato dai lavori rimane “ufficialmente” sbarrato per metà da una segnaletica con tanto di divieti di transito che non si capisce se sono attivi oppure no.
I lavori per costruire il rondò sono ormai fermi da otto mesi per le vicissitudini legate all’intervento (per difformità nell’esecuzione dei lavori rispetto al progetto) dell’Ufficio tecnico di Collepasso, prima, e della magistratura, poi, che ha sequestrato l’area prospiciente il muro di recinzione della Masseria Grande (abbattuto) e quella di affaccio delle colonne d’ingresso.
Con la stagione estiva che bussa alle porte e l’intensificarsi del traffico nei due sensi di marcia delle direttrici Otranto-Gallipoli e Otranto-Torre San Giovanni di Ugento pare evidente che una soluzione va trovata, indipendentemente dalle conclusioni alle quali giungerà la Magistratura.

Antonio De Matteis, La Gazzetta del Mezzogiorno, 25 maggio 2014

La Gazzetta del Mezzogiorno, domenica 25 maggio 2014. Cliccare sull’immagine per leggere l’articolo

Pantaleo Gianfreda

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