Continua la “guerra” in Forza Italia. Il commissario Vitali: “Sherpa di Fitto sono fantasmi che camminano”
25 Febbraio 2015Continua la “guerra” in Forza Italia dopo la nomina di Vitali quale commissario regionale da parte di Berlusconi. Le diverse e contrapposte fazioni, ormai vittime di una vera e propria “crisi di nervi”, “se le cantano e se le suonano di santa ragione” tramite comunicati, dichiarazioni, interventi sui social network.
Proprio su facebook ho casualmente letto sulla pagina di un parlamentare forzitalico di “fede fittiana” un significativo commento di tal M.D.D., che scrive: “Berlusconi sta facendo a Fitto quello che Fitto ha fatto sempre in Puglia o con lui o ti metteva in condizioni di andar via. Caro Fitto te ce te lamienti”…
Ieri l’Ansa ha pubblicato un comunicato dei parlamentari pugliesi vicini a Fitto (successivamente l’on. Sisto ha smentito di averlo sottoscritto), che riporto integralmente: “Da sei giorni la Puglia assiste attonita e sconvolta alle gaffe e alle minacce di epurazioni dell’ineffabile Commissario Vitali. Non passa giorno, infatti, che con “l’eleganza di un elefante” e “il fare distruttivo di King Kong” non consegni alla stampa un comunicato da smentire e uno da censurare. La sua violenza verbale in sei giorni si è scagliata contro i consiglieri regionali, contro il Senatore Tarquinio, contro l’On. Chiarelli. Tra qualche giorno corre il rischio di litigare anche con se stesso, dopo aver esaurito tutti gli eletti di Forza Italia. Tutto questo e’ pericoloso perché sta creando grande delusione e rabbia tra i nostri elettori, favorendo esclusivamente Michele Emiliano di cui oggi Luigi Vitali e’ – di fatto – il miglior alleato”. Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari pugliesi di Forza Italia Marti, Palese, Bruni, Ciraci’, Zizza, Altieri, Distaso, Sisto, D’Ambrosio, Perrone, Fucci, Liuzzi, Chiarelli, Tarquinio. “Vale la pena ricordare a Vitali – proseguono – che la frase “l’Etat c’est moi” e “il pallone e’ mio e gioco io” sono esattamente contrarie ad una azione politica vincente. La sua nomina ha una legittimità politica e statutaria abbastanza fumosa, così come gli atti di epurazione che vorrebbe mettere in atto, assolutamente illegittimi. Infine, l’unico bilancio esistente in Forza Italia e’ quello del partito nazionale, da cui dipendeva e discendeva con autorizzazioni centrali quello regionale; quindi se Vitali, oltre che artificiere, volesse essere anche ragioniere può andare a controllare i conti nella sede nazionale di Forza Italia. Caro Gino la politica e’ un’altra cosa e non arrabbiarti se nelle tue fantomatiche riunioni non trovi adesioni, la gente sceglie chi parla usando il noi e non chi – battendosi i pugni sul petto – usa solo l’io“.
A sua volta, il commissario regionale Vitali ha dichiarato che gli “sherpa di Fitto sono fantasmi che camminano”, dopo aver preannunciato, all’atto del suo insediamento: “Sono venuto per la pace, ma sono pronto alla guerra” e aver rincarato la dose dopo le dimissioni dei coordinatori provinciali: “Si sono scandalizzati e dimessi in massa quando Berlusconi mi ha nominato commissario regionale. Dicono che le decisioni non possono più essere prese dall’alto. E dov’era la loro indignazione quando negli ultimi 15 anni sono stati loro a essere nominati? Quando nel 2000 Berlusconi nominò Raffaele Fitto suo delfino e punto di riferimento in Puglia, io mi sono adeguato. E mi sono adeguato quando non sono stato ricandidato al Parlamento. E mi sono adeguato ancora quando Fitto si è candidato alle Europee e tutti, tutti assieme ci siamo impegnati a sostenerlo. Parlano di democrazia, di partito dal basso, ma abbiamo una sede regionale a Bari sotto sfratto e a Foggia ho dovuto incontrare il sindaco nel suo ufficio. Buona parte dei parlamentari e dei consiglieri pugliesi che oggi chiedono la costruzione di un partito collegiale sono due anni che non versano un centesimo”.
Dall’altra “sponda” Fitto minaccia persino “conseguenze sul piano legale”, se il commissario Vitali dovesse “epurare” gli esponenti fittiani nelle liste per le Regionali del prossimo maggio. “Vitali sa bene – ha detto Fitto – che, se solo provasse a comprimere i diritti di qualcuno, si esporrebbe a ovvie conseguenze anche sul piano legale. Intanto, per il momento, si espone al ridicolo. È lì a dire che non si può superare il “limite”… Qualcuno gli dia un centimetro, per misurare chissà che cosa”.
Comunque, le dichiarazioni contrastanti e belliche abbondano su ogni mezzo di comunicazione. Qualcuno, come il consigliere regionale Aldo Aloisi, subentrato in Regione solo da un anno e il cui nome circola quale possibile nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia a Lecce, ha già provveduto a dichiarare il suo sostegno al nuovo commissario regionale. Il consigliere regionale Mazzei ha definito “opportunista” Aloisi, che, a dire di Mazzei, “direbbe di stare con Schittulli in attesa della estromissione della troupe filo magliese dalla lista e poi entrarci, lui, a piè pari altrimenti non avrebbe spazio in caso di lista unitaria”.
Insomma, una vera e propria “guerra dei Roses” dagli esiti imprevedibili… o già prevedibili?!?