Emiliano proclamato governatore. “Farò cose straordinarie. Il primo impegno è per la Xylella”
27 Giugno 2015Michele Emiliano è ufficialmente il presidente della Regione Puglia. A 26 giorni dal voto regionale, i magistrati della Corte d’appello di Bari lo hanno proclamato governatore con una cerimonia nell’aula magna del Palazzo di giustizia. A causa dei problemi di verbalizzazione in alcuni seggi, invece, i 50 consiglieri dovranno aspettare la settimana prossima per la nomina.
L’ex sindaco di Bari ha ringraziato “tutti quelli che mi hanno votato perché hanno riposto una grande fiducia. Questa proclamazione avviene in un luogo che non mi è indifferente. Un luogo – ha continuato Emiliano – dove per la prima volta ho giurato sulla Costituzione italiana come magistrato e a cui ho dedicato tutta la mia vita e continuerò a farlo”.
“Questa è una giornata di festa, ma anche di grande preoccupazione. Vorrei che questo fosse chiaro per tutti – ha esordito il neogovernatore – C’è gioia e felicità per un risultato che è costato tanta fatica anche solo dal punto di vista elettorale, però c’è anche un grande timore perché essere all’altezza di questo risultato non sarà facile e lo sappiamo benissimo. La politica – ha continuato – non è una scienza esatta”.
Ad assistere alla proclamazione anche qualche rappresentante del presidio di Oria, nel Brindisino, che gli ha chiesto come crede di poter risolvere la questione della Xylella. “Io non ho la ricetta per risolvere con certezza questo flagello – ha dichiarato Emiliano – però me ne occuperò personalmente, direttamente, ci metterò la faccia. Quindi ogni cosa che decideremo – ha spiegato – la decideremo insieme e cercheremo di fare la lotta che è necessario fare”. Il primo punto sull’agenda del governatore, è appunto il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi.
Poche ore prima dal palco dell’assemblea regionale 2015 di Confindustria Bari e Bat, il neopresidente della Regione aveva annunciato agli industriali: “Da oggi, dopo la mia proclamazione, proverò con il vostro aiuto a fare cose straordinarie, sperando che nessuno faccia il tifo che noi si fallisca, soprattutto se qualcuno è uno di noi. Sarò anche il presidente di chi non mi ha votato”.
bari.repubblica.it, 26 giugno 2015
La Regione Puglia ha tutto il diritto di decidere il proprio destino senza farsi contagiare da una fretta che sarebbe immotivata.
Non c’è ragione di precorrere i tempi. E chi vuole ostinarsi a rappresentare le ragioni della politica pulita, non contaminata da scandali che scuotono negativamente la pubblica opinione, ha il dovere di fermarsi a riflettere. Non c’è dubbio che il popolo chieda semplificazione anche alla politica. Ma questo non può significare annullamento delle identità, soprattutto se riferite ad un bisogno di etica che sale sempre più prepotente dal Paese