Proposta di legge del consigliere regionale Pd Abaterusso sulla parità di genere

4 Agosto 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il consigliere regionale Abaterusso con il Viceministro Bubbico e il vostro cronista

Il consigliere regionale Abaterusso con il Viceministro Bubbico e il vostro cronista

Intensa attività legislativa del neoconsigliere regionale PD on. Ernesto Abaterusso, che, dopo la proposta di legge sui Consorzi di Bonifica, ha depositato una nuova proposta riguardante la parità di genere.
Le recenti elezioni regionali del 31 maggio si sono chiuse, infatti, con una grave ferita. Solo 5 donne su un totale di 50 consiglieri sono state elette nel nostro Consiglio Regionale, una rappresentanza inadeguata che evidenzia il grande ritardo della politica.
Ecco perché Abaterusso ha presentato ieri, 3 agosto, al Consiglio Regionale una modifica degli articoli 7 e 8 della legge regionale 2/2005 che prevede il riequilibrio di genere nella rappresentanza consiliare e la regola della doppia preferenza.
La proposta di legge – “Modifica della legge regionale n. 2/2005 con le modifiche e integrazioni apportata dalla legge regionale 7/2015 (“Norme per l’elezione del Consiglio Regionale e del Presidente della Giunta”)” – si compone di due soli articoli:
Art. 1 – Sostituire il comma 3 dell’articolo 7 con il seguente: “L’elettore può esprimere, nelle apposite righe delle scheda, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome ovvero il nome ed il cognome dei due candidati compresi nella lista stessa. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Art. 2 – Il comma 13 dell’art. 8 è sostituito dal seguente: “In ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore alla metà dei candidati. In caso di quoziente frazionario si procede all’unità più vicina. Qualora la lista non rispetti il rapporto percentuale di cui sopra non è ammessa”.
Dopo il comma precedente aggiungere il seguente comma: “In occasione delle elezioni regionali, i soggetti politici devono assicurare la presenza paritaria di candidati di entrambi i generi nei programmi di comunicazione politica offerti dalle emittenti radiotelevisive pubbliche e private e, per quanto riguarda i messaggi autogestiti previsti dalla vigente normativa sulle campagne elettorali, devono mettere in risalto con pari evidenza la presenza dei candidati di entrambi i generi nelle liste presentate dal soggetto politico che realizza il messaggio”.
Di seguito la relazione allegata alla proposta di legge:
La IX legislatura si è chiusa con una grave ferita ai principi democratici che sono alla base del funzionamento delle istituzioni.
La bocciatura delle norme tese a garantire la parità di genere con l’introduzione della doppia preferenza, ha inciso pesantemente nella composizione dell’attuale Consiglio Regionale e della stessa Giunta Regionale che, a causa delle limitazioni poste dallo Statuto, risulta squilibrata a svantaggio della componente femminile.
È doveroso, pertanto, ad inizio legislatura, e con le scadenze elettorali lontane, porre rimedio al grave errore compiuto nei mesi scorsi e recuperare – per farle approvare – quelle norme che vanno in direzione di una effettiva parità di genere.
Questo tema, d’altronde, sfugge a qualsiasi logica di appartenenza e si configura sempre più come una scelta trasversale agli schieramenti.
Ciò è testimoniato dalle ultime norme approvate dal Parlamento che, dopo aver introdotto il sistema della doppia preferenza nella legge elettorale per i Comuni, l’ha prevista anche nella nuova legge per le elezioni politiche, il cosiddetto “Italicum”.
È paradossale, pertanto, che solo le Regioni (con l’eccezione della Campania) che pure attraversano un momento difficile sul piano della loro credibilità e nel rapporto con l’opinione pubblica, rimangano ancorate a una impostazione vecchia e profondamente iniqua.
La proposta di legge che si avanza interviene volutamente solo sulla parità di genere, prevedendo modalità e sanzioni per chi non dovesse rispettare i contenuti della legge. Si propone quindi, tramite due articoli, di modificare gli articoli 7 e 8 della legge 2/2005 e s.m.i., prevedendo la doppia preferenza e una presenza paritaria nelle liste e nella comunicazione politica.
È opportuno che la legge sia approvata in tempi rapidi e, certamente, in concomitanza con le annunciate modifiche allo Statuto in materia di assessori esterni. È importante sottolineare, infatti, che il tema della parità va risolto alla radice e non con rattoppi in extremis. In tal modo possiamo porre le basi perché la X legislatura, partendo con il piede giusto, sia effettivamente una legislatura costituente, in grado di modernizzare e rendere efficienti le istituzioni democratiche.


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Pantaleo Gianfreda
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