Una nota del consigliere regionale Abaterusso (PD): “Piazza di Collepasso: appropriazione indebita di Gabellone”
22 Giugno 2015Con una nota diffusa alla stampa e sulla sua pagina facebook “Ernesto Abateusso – Voce al Salento”, il neo consigliere regionale on. Abaterusso ha stigmatizzato severamente “l’appropriazione indebita di Gabellone” della realizzazione della nuova piazza Dante di Collepasso, concludendo: “Chiedo, infine, a Gabellone se ha approfittato del weekend collepassese per “ammirare” una sua mirabile opera: il rondò al bivio con Casarano. Ecco, quella è un’opera che appartiene per intero al Presidente della Provincia e all’attuale sindaco di Collepasso. Uno scempio che si trascina da anni, un’opera indecentemente costosa che ha distrutto un pezzo di paesaggio ed edifici di pregio. Ne posso parlare perché ci sono stato e perché continuerò ad occuparmene, chiedendo conto a Gabellone e ai suoi scudieri di Collepasso”.
Di seguito la nota integrale del consigliere regionale on. Ernesto Abaterusso:
Ringrazio io l’assessore Barbanente per essere stata a Collepasso quando non c’erano nastri da tagliare ma solo impegni da assumere e da rispettare.
E gli impegni, da parte della Regione, dopo un lavoro istruttorio concordato con l’amministrazione di Vito Perrone, sono stati onorati.
Il finanziamento regionale che ha consentito alla comunità di Collepasso di avere una nuova e bella piazza non è un favore fatto agli amministratori, ma un atto dovuto di fronte a idee e proposte che sono in sintonia con i programmi regionali. E nessuno può negare che in tema di recupero e valorizzazione dei centri urbani e di luoghi di comunità la giunta Vendola sia stata all’avanguardia in Italia.
E se i consiglieri del PD hanno fatto bene ad abbandonare la manfrina forzaitaliota della compagnia Gabellone&Menozzi, è bene sottolineare che ciò che conta è il risultato: grazie alla civica amministrazione del 2011 e al governo regionale, Collepasso ha un luogo di ritrovo e aggregazione che renderà ancora più vivibile la cittadina.
Chiedo, infine, a Gabellone se ha approfittato del weekend collepassese per “ammirare” una sua mirabile opera: il rondò al bivio con Casarano.
Ecco, quella è un’opera che appartiene per intero al Presidente della Provincia e all’attuale sindaco di Collepasso.
Uno scempio che si trascina da anni, un’opera indecentemente costosa che ha distrutto un pezzo di paesaggio ed edifici di pregio. Ne posso parlare perché ci sono stato e perché continuerò ad occuparmene, chiedendo conto a Gabellone e ai suoi scudieri di Collepasso.
Un tempo la politica non serviva a questo, ma serviva proprio a strappare l’individuo dalla sua dimensione privata, dal suo particolare orizzonte, perché si mettesse al servizio di un ideale generale. Oggi invece i partiti sono diventati una cassaforte per i capricci dei Leader.
Ora c’è bisogno più che mai di idee e di dedizione. Ma il primo esempio da fornire è semplice, quasi scontato: chi fa politica deve dare, non ricevere, deve rinunciare, non pretendere, e deve fare giuramento pubblico di non attenersi alla filosofia del “Voglio, posso e faccio”.
Ho scritto tempo fa una lettera al Presidente della Provincia per sottolineare lo stato in cui versa la strada provinciale che dal bivio di Noha porta verso Lecce (circonvallazione di Galatina) senza risposta alcuna ma soprattutto senza alcuna iniziativa. Le aree di sosta, tutte, in quella strada sono discariche a cielo aperto di ogni sorta di rifiuto, non mancano i ricorrenti incendi dei rifiuti stessi. Mi chiedo e chiedo: Gabellone ha mai percorso tale S.P.? Ed i suoi consiglieri ed assessori? E la polizia provinciale? Vada ad inaugurare quelle discariche di cui dovrebbe occuparsi.