Xylella, stato di calamità. Il Governo stanzia 11 milioni
30 Aprile 2015Dopo i provvedimenti approvati oggi dal Consiglio dei ministri la Regione Puglia potrà chiedere lo stato di calamità. È giunto infatti il via libera alla deroga che consente l’utilizzo del fondo solidarietà nazionale per indennizzo degli agricoltori e dei vivaisti danneggiati da Xylella. Stanziati 11 milioni per interventi ad hoc.
“La xylella finalmente entra tra gli eventi per i quali può essere dichiarato lo stato di calamità ai sensi delle norme sul fondo di solidarietà nazionale”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, del Decreto Agricoltura che contiene anche importanti norme per il piano olivicolo nazionale, tra cui la costituzione di un fondo per interventi nel settore con una dotazione iniziale pari a 4 milioni di euro per l’anno 2015 e a 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
Ma nel decreto – sottolinea Coldiretti – ci sono anche norme per il latte sulla rateizzazione delle multe e sostegno del prezzo. “Dopo la proposta assurda e inaccettabile dell’Unione Europea arriva dal governo nazionale un segnale importante che – sottolinea Moncalvo – dovrà essere sostenuto da risorse finanziarie più adeguate. Ci sono le condizioni per arrivare al più presto alla declaratoria di stato di calamità naturale con la quale sarebbero immediatamente innescate urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola ai sensi del D. Lgs. 102/2004 e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per 5 anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai”.
“Da parte nostra siamo mobilitati per arginare il contagio – conclude Moncalvo – con la diffusione capillare di buone pratiche agricole, ma anche con il sostegno e il coordinamento dell’attività di ricerca fondamentali per difendere le 11 milioni di piante millenarie del Salento e salvare un bene della Puglia, dell’Italia e dell’intera Umanità”.
lagazzettadelmezzogiorno.it, 29.4.2015