Continua lo scandalo del nuovo e moderno Centro diurno per Anziani abbandonato e non utilizzato

29 Aprile 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il nuovo Centro diurno per Anziani

Il nuovo Centro diurno per Anziani

Il 23 giugno 2014 presentavo un’interrogazione al sindaco avente all’oggetto “Stato di abbandono del Centro Diurno per Anziani”. Chiedevo spiegazioni circa gli incredibili ritardi nella consegna della struttura e i tempi occorrenti perché “l’opera possa essere finalmente aperta e fruibile per gli anziani di Collepasso”, considerato che era di fatto già terminata da oltre due anni ed era abbandonata a se stessa (v. articolo).
Menozzi rispondeva nella seduta del Consiglio del 26 giugno. Sosteneva che il Comune non era nelle condizioni di gestire direttamente il Centro e che la sua gestione sarebbe stata affidata a terzi tramite bando pubblico, aggiungendo che l’Amministrazione “si sta attivando per la predisposizione del bando”.
Nella sua breve ed imbarazzata risposta il sindaco allegava anche una relazione dell’Ufficio Tecnico, che attestava che “al 16.12.2012 lo stato di avanzamento dei lavori risultava pari al 98,84%” e che le residue opere da realizzare erano, pertanto, “pari all’1,16%” (esattamente: “pulizia del cantiere, posa in opera degli estintori, piccole migliorie ed integrazioni proposte”). Cioè, inezie.
E’ passato quasi un anno dagli impegni pubblici e scritti assunti dal sindaco, ma il Centro Anziani è ancora chiuso. L’Amministrazione non è stata in grado nemmeno di predisporre un semplice bando per la gestione del Centro, come si era impegnato a fare Menozzi, che, come si sa, “promette sempre e mantiene mai”…
La moderna e invidiabile struttura, per la quale sono stati spesi 600mila euro, rischia di andare in malora, ma gli amministratori “dormono”. Uno scandalo inverecondo sulla pelle degli anziani, tutto targato “Menozzi & company”! Se nello scandalo dei lavori infiniti del pericoloso rondò della Masseria Grande c’è anche lo “zampino” della Provincia accanto all’inadeguatezza di chi amministra il nostro Comune, in questa vicenda del Centro Anziani le responsabilità e i ritardi sono unicamente addebitabili a questi sonnolenti e inani amministratori comunali, che “si fregiano” dell’immeritato titolo di sindaco o assessore solo, a quanto pare, per riscuotere a fine mese le loro immeritate indennità. Dovrebbero vergognarsi!
“Fa male al cuore” vedere abbandonata e non utilizzata una struttura sociale moderna e accogliente, soprattutto a chi, come me, si adoperò alacremente per “strappare” all’Ambito sociale di Zona, nel febbraio 2010, un finanziamento di 600 mila euro (558 a carico della Regione e 42 del Comune) per realizzare questo importante luogo di socialità e assistenza per gli anziani.
Due giorni fa, 27 aprile, nella speranza di smuovere le “acque stagnanti” in cui vegeta l’attuale Amministrazione, ho presentato al sindaco una nuova interrogazione sulla vicenda per sapere: “1. se, a distanza di circa due anni e mezzo dallo stato di avanzamento dei lavori del 16 dicembre 2012, siano state completate le residue opere – “pari all’1,16%” e riguardanti solo “pulizia del cantiere, posa in opera degli estintori, piccole migliorie ed integrazioni proposte” – e se e in quale data l’opera sia stata consegnata; 2. i motivi per i quali l’Amministrazione, nonostante gli impegni ufficiali assunti circa un anno fa, non abbia ancora predisposto il bando per “la concessione a terzi del servizio”; 3. se l’Amministrazione sia consapevole delle sue inammissibili responsabilità per ritardi scandalosi che privano gli anziani di una moderna struttura di accoglienza e di assistenza – realizzata con finanziamenti pubblici e di fatto già terminata da circa due anni e mezzo e dotata persino degli arredi e di tutte le suppellettili previste – e quali iniziative intenda seriamente e concretamente intraprendere per rendere fruibile a breve la struttura” (v. testo interrogazione).
Riusciranno i nostri nullafacenti, ignavi e indolenti amministratori a “darsi una mossa”?!? Me lo auguro! Intanto, per precauzione, ho inviato per conoscenza il testo dell’interrogazione anche al Prefetto e all’Assessore regionale al Welfare (Politiche sociali)… con la speranza che almeno i loro auspicabili interventi possano smuovere i “lumaconi” che amministrano Collepasso!


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Pantaleo Gianfreda
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