Dalla “Chiesa caduta” alla “Piazza cadente”: pavimentazione rotta o scheggiata nella “nuova” piazza Dante

17 Settembre 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

... a pochi metri dall'ingresso al Palazzo Municipale...

… a pochi metri dall’ingresso al Palazzo Municipale…

Amaro destino per la nostra piazza centrale, dedicata al Sommo Poeta Dante.
Tanti decenni fa la nuova Chiesa in costruzione nella piazza crollò rovinosamente e fu rimossa, passando alla storia come “Chiesa caduta” (una residua colonna, su cui troneggia una statua di San Giuseppe, si ammira ancora in piazza Martiri Ungheresi).
2Oggi la nuova, anzi nuovissima, piazza rischia di passare alla storia come “Piazza cadente” (secondo alcuni, anche “scadente”), viste le incredibili situazioni di degrado che si verificano continuamente.
E’ amaro e triste dover constatare, a poca distanza dal termine dei lavori, il precoce deterioramento e le “ferite” che si aprono qua e là nella nuova piazza Dante.
Non so quanti hanno letto il bellissimo libro di Roberto Vecchioni “Il mercante di luce” (ve lo consiglio). Si racconta, con grande sensibilità narrativa sullo sfondo di epici personaggi dell’antica Grecia, gli ultimi mesi di un ragazzo affetto da progeria, una malattia che accelera lo scorrere del tempo e condanna ad una vecchiaia precoce. Ebbene, osservando lo stato della nuova piazza, ho pensato che anch’essa sia affetta da una sorta di “progeria” e destinata, pertanto, a precoce senescenza e decadimento…

... solo dopo un mese dall'inaugurazione...

… solo dopo un mese dall’inaugurazione…

Già dopo l’improvvida e strumentale inaugurazione del 20 giugno scorso della piazza ancora incompiuta (i lavori si sono conclusi solo nei primi giorni di agosto), si erano evidenziate le prime e macroscopiche “crepe” ai bordi della fontana. Successivamente sono state segnalate altre crepe, schegge e rotture in tante fragili e “variegate” formelle pavimentali. Nei giorni scorsi, come documentano le foto che pubblichiamo, si sono verificati nella “nuova” piazza altri casi di marmi scheggiati o fratturati, evidentemente di infima qualità (a pochi metri dall’ingresso del Municipio si può notare uno di questi casi).
Una situazione incredibile ed incresciosa, certo scandalosa, che deve far riflettere e indurre l’Amministrazione comunale ad accertare ogni responsabilità ed aprire un’inchiesta sulla realizzazione dei lavori e sul materiale usato per la pavimentazione della nuova piazza, prima che altri Organi, soprattutto giudiziari, decidano di far doverosa luce su tali obbrobri.
3I cittadini sono indignati e sconcertati per questa situazione. Come sono indignati i commercianti, discriminati ed insospettiti dalla strana e limitata apertura di una delle strade laterali, mentre l’altra risulta inspiegabilmente e totalmente interdetta al traffico. Appare serio e logico, a questo punto, che le due strade vengano ambedue aperte al traffico, limitandone la chiusura solo nei giorni domenicali e festivi. Tra l’altro, alcuni commercianti mi segnalano che le numerose fioriere installate nella piazza sono state acquistate con il contributo di tanti di loro, con l’impegno, sinora disatteso, ad apporre la targhetta-pubblicità del donatore su ognuna di esse.
4Insomma, un vero ’nguacchio, che ha fatto crollare i già scarsi consensi verso l’attuale Amministrazione!
Nell’area centrale del paese, dove una volta era in costruzione una Chiesa, sembra proprio di essere passati dalla “Chiesa caduta” alla “Piazza cadente”!!! Qualcuno avrà il coraggio di assumersi le responsabilità di simili obbrobri e di uno scandalo che rischia di sommergere e travolgere l’Amministrazione comunale?!?
Sulla vicenda il Gruppo consiliare del Partito Democratico (già “Unione per Collepasso”) ha protocollato in data odierna un’interrogazione al sindaco, inviata per conoscenza anche ai competenti uffici della Regione (clicca qui per leggere).


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  La Gazzetta: “Schianto al rondò, in cinque nei guai. Accusati di omicidio stradale anche due funzionari di Palazzo dei Celestini”