Elezioni regionali di domenica 31 maggio: un voto per Emiliano Presidente e Abaterusso Consigliere
26 Maggio 2015Domenica 31 maggio si vota per l’elezione del Presidente e del Consiglio regionale della Puglia.
Si vota solo nella giornata di domenica, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
Il voto è la massima espressione della democrazia ed è dovere civico recarsi a votare. Astenersi dal voto è per me un atto sacrilego, considerato che milioni e milioni di persone hanno combattuto e sono morte per conquistare la libertà e la democrazia e permettere a noi tutti il diritto di votare ed esprimerci liberamente.
Sono sette i candidati alla presidenza della Regione Puglia, tra i quali i cittadini possono scegliere.
Il centrosinistra candida il superfavorito Michele Emiliano, appoggiato da otto liste: Partito Democratico, La Puglia con Emiliano, Emiliano Sindaco di Puglia, Noi a Sinistra, Partito Comunista d’Italia, Popolari per l’Italia, Popolari, Pensionati, invalidi e giovani insieme.
Il centrodestra si presenta diviso tra Francesco Schittulli, sostenuto da tre liste (Movimento Schittulli, Oltre con Fitto, Fratelli d’Italia) e Adriana Poli Bortone, sostenuta da quattro liste (Forza Italia, Puglia Nazionale, Noi con Salvini, Partito Liberale).
Il Movimento 5 stelle presenta Antonella Laricchia, mentre sono marginali gli altri tre candidati: Michele Rizzi per Alternativa comunista, Riccardo Rossi per L’altra Puglia e Gregorio Mariggiò per i Verdi.
Naturalmente io voto e invito a votare per Michele Emiliano, che conosco e apprezzo da tempo, già stimato magistrato e popolare sindaco del capoluogo regionale. Su di lui possiamo contare per proseguire nel cammino di una Puglia migliore e più forte, affrontando i tanti problemi ancora irrisolti.
Il centrosinistra si presenta unito con Emiliano e rappresenta l’unica reale possibilità di governo per la Puglia. Il centrodestra, invece, è in profonda crisi, diviso tra due candidati e destinato a sconfitta sicura: la “guerra fratricida” tra fittiani da una parte e berlusconiani dall’altra ha solo l’obiettivo di “contarsi” e far ottenere ad uno dei due candidati il secondo posto.
Per rendere più forte e stabile il governo regionale del Presidente Emiliano, occorre votare la lista del Partito Democratico, unico partito in grado di rappresentare le aspettative e gli interessi di cittadini e famiglie.
Al contempo, occorre votare candidati di sicura affidabilità e capacità.
Per questo chiedo di crociare il simbolo del Partito Democratico ed esprimere la preferenza per Ernesto Abaterusso, uomo di grande esperienza ed autorevolezza, riferimento sicuro per l’intero Salento.
Anch’io, come ha affermato e ben sintetizzato un autorevolissimo esponente nazionale del PD, “sono convinto che Abaterusso rispetto agli altri abbia una forza, un’esperienza e un peso politico che gli derivano dall’essere stato parlamentare e dal fatto di avere avuto un rapporto con la politica nazionale che gli può consentire di rappresentare con particolare forza le ragioni di questa terra”, oltre ad essere “uomo e manager di successo e di esperienza, una personalità che può dare peso al Salento in Regione”.
Ernesto Abaterusso gode di un vasto consenso popolare, che gli deriva da un rapporto costante con il territorio, ma in questa campagna elettorale ha avuto anche il sostegno di vari esponenti del governo nazionale, venuti nella nostra Provincia a testimoniare il loro apprezzamento verso di lui: dal ministro della Giustizia Andrea Orlando al viceministro dell’Interno Filippo Bubbico al sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, oltre ad esponenti regionali e nazionali del PD.
Conosco Ernesto da oltre 30 anni. Impegnato sin da ragazzo nella cooperazione agricola, giovane sindaco del suo Comune, poi consigliere provinciale, eletto parlamentare dal 1992 al 2001, per me egli è amico e fratello. So di poter sempre contare su di lui e so che Collepasso e tutto il Salento possono sempre contare su di lui. Perché Ernesto, pur con tutti i suoi limiti e difetti, è politico avveduto e concreto, persona generosa, fortemente legato ai problemi del territorio. Non sono frutto del caso alcuni recenti e corposi interventi del governo nazionale nel settore dei trasporti in Puglia e per la metropolitana di superficie nel Salento, infrastruttura essenziale per il turismo e la sostenibilità. Come non è un caso che, a differenza di tanti ex parlamentari che spesso “vivacchiano” con i loro vitalizi (non sempre meritati), dopo aver terminato il suo mandato a 45 anni, Ernesto abbia avviato insieme ai due figli una delle più significative realtà imprenditoriali del Basso Salento nel settore calzaturiero, che oggi dà lavoro a 150 lavoratori e famiglie.
Ernesto Abaterusso è persona in grado di ben rappresentare il Salento nel Consiglio regionale e nel Governo del Presidente Emiliano. Su Michele ed Ernesto possiamo certamente contare anche per permettere alla nostra cittadina di riprendersi l’anno prossimo dal letargo e dall’abbandono in cui è ridotta dall’attuale Amministrazione.
Per questo invito i cittadini a recarsi a votare con fiducia per Emiliano Presidente e per la lista del Partito Democratico, scrivendo accanto al simbolo il nome di Abaterusso.
Io sono il portavoce di “complemento” di quell’Uccio P.(4 Stagioni) che dici tu. Inoltre, sono il biografo “ufficiale” della vita di AntonLux e traduttore della lingua Lucese. Titolo conferitomi anni fa dal gestore di questo sito.
Scusa Argent’Uccio, ma tu saresti proprio quell’Uccio P. che somiglia tantissimo a Dario Argento, quello del “portaci in Europa” e che faceva politica attiva nel Msi-An degli anni d’oro ??
Le migliaia di preferenze raccolte in Italia dai candidati del Movimento Cinque Stelle, come da quelli leghisti, stanno a testimoniare una maturata capacità di radicamento che, in tempi di antipolitica montante, è molto significativa e può essere spiegata solo in relazione ad un nuovo e coinvolgente “apostolato” politico.
Questa è forse la novità più significativa delle ultime regionali. Andrebbe analizzata e compresa senza sussiego, demonizzazioni aprioristiche o pregiudizi infondati. Dialogo e confronto sono sempre arricchenti.
Purtroppo c’é ancora chi canta vittoria per aver conquistato alcune regioni con un misero venti per cento di consensi reali, atteso che la metà degli italiani ha espresso il proprio distacco dalla politica politicante astenendosi dal voto (eccettuato forse il Veneto).
E’ fin troppo facile prevedere che, quando domenica sera si conoscerà il dato relativo all’affluenza nelle sette regioni interessate al voto, il numero degli elettori che avranno esercitato il diritto dovere di recarsi alle urne sarà sensibilmente inferiore rispetto alla precedente consultazione. E non ci sarà davvero nessun motivo di meravigliarsi se, come già accaduto recentemente perfino in Emilia Romagna, il numero dei votanti risulterà inferiore alla metà degli aventi diritto, a dimostrazione della grave e perdurante crisi di credibilità del nostro sistema politico istituzionale .