Interrogazione dei consiglieri provinciali Scorrano (Sel) e Signore (Pd) al Presidente della Provincia sulla “vicenda rondò”

13 Giugno 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
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mass. statoI consiglieri provinciali di centrosinistra Danilo Scorrano (Sel) e Sergio Signore (Pd) hanno presentato, giovedì 11 giugno, un’interrogazione al Presidente della Provincia Antonio Gabellone sull’incredibile e clamorosa vicenda della costruzione della rotatoria in località “Masseria Grande”, i cui lavori sono fermi da oltre due anni.

L’interrogazione fa seguito all’ulteriore articolo, riguardante un nuovo “atto” della clamorosa vicenda, pubblicato su questo sito, e al comunicato stampa dell’8 giugno da me diffuso in qualità di capogruppo consiliare di minoranza e ripreso da gran parte della stampa provinciale (La Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano, Lecce Prima, Lecce Sette, ecc.).
L’interrogazione dei due consiglieri provinciali, che qui pubblicamente ringrazio per la loro iniziativa, ricostruisce in maniera puntuale e dettagliata tutte le vicende che hanno caratterizzato la clamorosa vicenda.
Il testo integrale dell’interrogazione si può leggere a fondo pagina.

L'intenso traffico che attraversa l'area abbandonata e pericolosa dei lavori fermi da oltre due anni

L’intenso traffico che attraversa l’area abbandonata e pericolosa dei lavori fermi da oltre due anni

Dopo una lunga premessa, i consiglieri provinciali Scorrano e Signore chiedono al Presidente della Provincia:
1) di avere un’informativa dettagliata e puntuale nel merito di tutte le numerose e documentate questioni sopra poste e sulle motivazioni dei comportamenti contraddittori e ostativi della Provincia e dei suoi Uffici, che, alla luce di fatti e atti richiamati, potrebbero prefigurare una violazione di fondamentali principi cui è tenuta l’azione della Pubblica Amministrazione e persino atti arbitrari ed illegittimi, oltre il venir meno al dovere di collaborazione e confronto tra Enti locali (Provincia e Comuni) e con i cittadini;
2) quali provvedimenti abbia adottato o intenda adottare nei confronti dei dipendenti provinciali responsabili di tale assurda e scandalosa situazione oltre che per comportamenti irrituali e censurabili, come esposti nel corso della premessa;
3) per quali motivi l’Organo di direzione politico-amministrativa non abbia sinora provveduto e non provveda ad emanare apposito atto di indirizzo ai competenti Servizi, finalizzato alla predisposizione di una variante al progetto approvato nel 2010, cioè di un semplice, doveroso e inevitabile atto, capace, in base anche ai principi di ragionevolezza, economicità e proporzionalità cui si devono attenere gli atti della Pubblica Amministrazione, di contemperare tutti gli interessi in campo, ridimensionare i lavori previsti, salvaguardare il portale e i muri della settecentesca Masseria tutelata dal vincolo del vigente P.P.T.R., far risparmiare tempo e soldi alla Provincia e garantire la conclusione dell’opera, la sicurezza dei cittadini, gli interessi delle aziende delle due zone industriali di Casarano e Collepasso, i numerosi turisti che attraversano l’area e l’immagine del Salento, oggi gravemente lesa dalla perdurante e scandalosa situazione di abbandono e pericolosità dell’area;
4) se, nelle more, come ripetutamente richiesto dai Comuni di Collepasso e Casarano, la Provincia non abbia il dovere di attuare un immediato intervento straordinario, provvisorio e reversibile, per garantire la sicurezza degli automobilisti sul breve tratto di collegamento tra la S.P. 361 (Collepasso-Maglie) e la S.P. 69 (Casarano-Maglie);
5) di sapere se e quali somme la Provincia abbia sinora liquidato all’impresa appaltatrice per la gran mole di opere effettuate e poi rimosse in quanto abusive e quante siano le somme ancora a disposizione per la realizzazione dell’opera, considerato che per spostare e ricostruire le colonne della masseria ha dovuto reperire somme da un’altra opera, i cui lavori non sono ancora chiusi e che nulla ha a che vedere con il rondò “masseria Grande”.
I sottoscritti, infine, allo scopo di tutelare gli interessi generali e alla luce di quanto esposto e proposto, sollecitano la Provincia a portare a termine, nel pieno rispetto dei beni paesaggistici e culturali, oltre che del buon senso e delle norme vigenti, un’opera ubicata in un’area strategica sulla Gallipoli-Otranto, considerato che le due arterie interessate servono le zone industriali di Casarano e Collepasso, hanno un’importanza primaria per il turismo e sono attraversate giornalmente da migliaia e migliaia di cittadini, compresi tantissimi lavoratori pendolari e studenti”.

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Leggi il testo integrale dell’nterrogazione


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Pantaleo Gianfreda