La “Xylella fastidiosa” si espande inesorabile nel Salento. Colpiti anche gli oliveti di Collepasso. Nominato un Commissario
16 Febbraio 2015In questi ultimi mesi, la “Xylella fastidiosa”, il batterio killer che sta “uccidendo” gli ulivi salentini, si è diffusa inesorabile anche nell’agro di Collepasso e Comuni circostanti, sinora immuni dal contagio. Basta fare un giro lungo il “circuito” oppure percorrere la strada per Maglie o quella che, dalla via per Cutrofiano, porta direttamente a Sogliano Cavour o lungo la strada Euroitalia-Casarano per rimanere increduli, anzi atterriti, di fronte alla progressione spaventosa e inarrestabile del batterio.
Da tempo si discute come far fronte a questa emergenza, una vera e propria “bomba” ecologica, che rischia di stravolgere il Salento, la sua economia e il suo ambiente.
In questi giorni, dopo tanti confronti e discussioni, Governo e Regione hanno individuato, così come richiesto da tutte le forze sociali e politiche, in un Commissario ad hoc la figura più adatta ad affrontare l’emergenza, delegandone la nomina alla Protezione Civile.
Giuseppe Silletti, Comandante del Corpo Forestale pugliese, è stato nominato Commissario e sono stati stanziati i primi 13,6 milioni di euro per far fronte alla terribile emergenza. Il Commissario avrà il difficile compito di recuperare il tempo perduto e attivare tutte le misure utili per risolvere il drammatico problema. In pratica, per risolvere l’emergenza della Xylella, la Protezione Civile metterà in pratica un piano operativo come per la Concordia, la nave da crociera naufragata in Toscana. Il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, è stato chiaro: «Per l’emergenza fitosanitaria della Xylella fastidiosa in Puglia replichiamo lo schema dell’emergenza Concordia: nominato Giuseppe Stilletti commissario, 13,6 milioni di euro stanziati, un cronoprogramma a 180 giorni per definire il piano».
3Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, ha affermato che «la lotta alla Xylella fastidiosa segna oggi un salto di qualità: per la prima volta la Protezione Civile scende in campo con noi e la Regione Puglia su una emergenza fitosanitaria». «Da martedì 17 febbraio – ha annunciato il ministro – sarà insediamo il Comitato Tecnico; comincia la fase operativa di un Piano serrato che avrà 180 giorni come orizzonte temporale, quindi molto serrato. Sono certo che l’Unione europea ci riconoscerà il salto di qualità fatto nell’affrontare questa emergenza che colpisce la Puglia in una annata olivicola già difficile per l’andamento climatico».
Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, non nasconde la sua soddisfazione: «Nella lotta alla Xylella fastidiosa dimostriamo oggi un caso di collaborazione esemplare tra differenti istituzioni». Vendola ha espresso gratitudine al ministro Martina e al Prefetto Gabrielli, capo della Protezione Civile, «per i consistenti sforzi in campo su un problema, la Xylella, che colpisce un simbolo della cultura pugliese: l’olivo. Colpisce quindi piante, spesso secolari, che rappresentano un paesaggio nel Salento e creano una economia». E ha aggiunto: «Abbiamo già fatto un lavoro immane per capire innanzitutto chi fosse il nemico in questa guerra, lavorando poi per individuare il batterio fitopatogeno e poi delimitando l’area con un doppio catenaccio. Una delimitazione nell’area-cuscinetto, e una ricognizione fatta con le più moderne tecnologie. Per delineare così il bisogno di una deroga dai poteri ordinari. Penso che sia inedito il modello di Commissariamento e che la Protezione Civile abbia saputo cogliere la portata di questa sfida».
5Ha usato un modello calcistico il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, per esplicitare la task force in campo contro l’emergenza Xylella, annunciando «uno schema 3-2-2 nel Comitato d’emergenza che avrà quindi sette elementi: 2 incaricati dal Ministero delle Politiche agricole, 3 della Regione Puglia, 2 del Dipartimento della Protezione Civile». Il neo-commissario Giuseppe Silletti, ha precisato Gabrielli, «aprirà una contabilità speciale per gestire una emergenza che non è all’anno zero, ma che è iniziata nell’ottobre 2013. Le risorse stanziate per 13 milioni 610mila euro serviranno per la localizzazione, il cronoprogramma e i costi d’intervento. Per un eventuale indennizzo dei danni servirà, se e quando verrà definito dal Comitato, un successivo decreto del Consiglio dei ministri».
È da novembre 2013 che seguo questa vicenda da spettatore interessato e, devo dire – con tristezza e rassegnazione – che le stupidaggini, l’autoreferenzialita’, l’inutilità, la impreparazione, la incapacità e la falsità che le persone (gli atti, i fatti e le relative dichiarazioni) che i personaggi ad ogni livello di responsabilità (a partire dai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente che si sono succeduti, dal presidente della Regione Puglia, dai responsabili dei vari enti regionali e nazionali preposti) raggiungono in quest’articolo il culmine! Provate a rileggere riflettendo su quello che viene affermato nell’articolo come realizzato (un bel niente) e a realizzarsi (un bel niente) e i termini utilizzati, “catenaccio” “schema calcistico” etc. etc. solo stupidaggini!!!! Tutte queste persone porteranno sulla coscienza la responsabilità di non aver fatto alcunché per salvare gli olivi Pugliesi, è il dramma che non si rendono neanche conto della loro inettitudine, incapacità e/o impotenza, altrimenti non avrebbero un attimo di esitazione a rassegnare le dimissioni dal loro incarico nella speranza che, chi li sostituirà, possa almeno avere, se non la capacità di affrontare il problema, almeno l’onesta’ di ammettere la propria incapacità.
http://www.20centesimi.it/blog/2014/05/05/gli-allarmi-e-i-troppi-segreti-sulla-xylella-il-male-degli-ulivi-del-salento/
http://www.20centesimi.it/…/gli-allarmi-e-i-troppi-segreti-sulla-xylella-il-male-...
Buona lettura!
Perchè l’epicentro originario del fenomeno è stato, ormai circa tre anni fa, presso “Li Sàuli”, oltretutto una zona di ulivi sempre ben curati? Siamo sicuri che le piante infettate nel noto convegno siano state poi correttamente distrutte? Pare si stìa finalmente indagando. Ma, Dio, che grande disastro ambientale ed economico!