Puglia, a 12mila disoccupati 500 euro al mese: dal 16 marzo online la piattaforma
14 Marzo 2015Sono circa 12mila i soggetti interessati: disoccupati da almeno un anno, inoccupati, persone in condizione di specifiche fragilità sociali come disabili, ex detenuti e donne sole, oppure persone che percepiscono aiuti statali, compresi quelli in deroga, ma che hanno perso il legame con il lavoro.
Questi soggetti potranno entrare nella piattaforma informatica dei “Cantieri di Cittadinanza” e del “Lavoro Minimo di cittadinanza”, le linee di intervento della strategia regionale per l’inclusione sociale attiva e il contrasto alle povertà. I dettagli sono stati presentati ieri in conferenza stampa a Bari dal presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore al Lavoro, Leo Caroli.
L’esperimento va in scena per la prima volta in Italia tant’è che il governatore Nichi Vendola ha parlato di “svolta epocale” e l’assessore al Lavoro Leo Caroli di “novità assoluta”.
Come funzioneranno i cantieri di Cittadinanza. Da lunedì 16 marzo amministrazioni comunali, cooperative, piccole aziende e organizzazioni del Terzo Settore potranno far conoscere online, sul sito www.sistema.puglia.it, l’intenzione di ospitare un “cantiere”, che può essere avviato, per esempio, per la necessità di ripulire un tratto di costa in vista della stagione estiva o per potenziare alcuni servizi amministrativi. I cantieri possono durano da 6 a 12 mesi.
Destinatari. Potranno essere ingaggiati circa 4mila soggetti: disoccupati da almeno 12 mesi, inoccupati o meno abbienti con un reddito familiare che non superi i 3 mila euro all’anno. Percepiranno un’indennità di 23 euro al giorno e, nel migliore dei casi, riusciranno a guadagnare fino a 500 euro.
Per l’attuazione della misura sono state impegnate risorse per 10 milioni di euro, che in ogni caso costituiscono la prima tranche di un finanziamento che entro il mese di maggio supererà quindi i 40 milioni di euro (in attesa dell’attivazione del nuovo fondo Sociale europeo).
La procedura per il cosiddetto “Lavoro minimo di cittadinanza” è molto simile. I Comuni, singoli o associati, che promuovono i Cantieri potranno accogliere, per la loro ricollocazione, le persone in cassa integrazione che sosterranno una specifica attività, coerente con il rispettivo profilo professionale.
Destinatari. In questo caso il progetto è rivolto a percettori di ammortizzatori sociali, anche in deroga, la cui platea oggi in Puglia raggiunge le quasi 10mila unità.
Per il Lavoro Minimo di cittadinanza ci sono a disposizione risorse pari a 7,5 milioni di euro che serviranno a garantire la copertura assicurativa dei soggetti coinvolti.
A partire dal 20 aprile, la stessa piattaforma si aprirà ai cittadini che potranno inserire le loro domande di accesso per partecipare ad uno o più progetti di Cantiere di Cittadinanza o di Lavoro Minimo. Qualora non avessero un computer, potranno chiedere ai Caf di essere assistiti.
Nessun trucco né inganno. Sia il presidente, sia il suo assessore hanno spiegato che queste assunzioni semestrali si svolgeranno nella piena trasparenza, grazie anche all’informatizzazione del servizio.
“Questi progetti – ha concluso Vendola – non prevedono più il cartaceo. Sarà tutto informatizzato, procedura che consentirà di non giocare più in maniera clientelare, ricattatoria, sulla pelle della povertà e dei poveri”.
Tutto insomma accadrà alla luce del sole e soprattutto si materializzerà il tentativo di “non dare una risposta di tipo meramente assistenziale” alla miseria. E questa la ragione per cui, spiega Vendola “il governo nazionale sta guardando con interesse alla nostra iniziativa”. Un’iniziativa destinata, a quanto pare, a non essere solo uno spot elettorale, dato che proprio il governo Renzi avrebbe garantito l’affidamento di altri 34 milioni di euro perché il piano non finisca in soffitta al termine dei 6-8 mesi.
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