Scuola dell’Infanzia di via Masaniello: chiusura “provvisoria” o definitiva?!? L’Amministrazione mantenga gli impegni e sistemi l’edificio!
15 Giugno 2015
Ingresso della Scuola materna di via Masaniello
In vista dell’imminente anno scolastico 2015/2016, nulla ancora si sa sulla riapertura o meno dell’edificio della Scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari” di via Masaniello, chiuso a fine febbraio “per allagamento” da infiltrazioni d’acqua dal solaio.
Nonostante i ripetuti impegni del sindaco Menozzi, l’Amministrazione non ha ancora provveduto alla sistemazione dell’immobile, provocando le giuste rimostranze e preoccupazioni dei genitori.
Il 27 febbraio u.s., con Ordinanza n. 6/2015, il sindaco disponeva la chiusura della Scuola e lo spostamento delle tre sezioni presso l’edificio della Scuola Primaria “per motivi igienico-sanitari” e “in via provvisoria, nelle more del ripristino delle condizioni di fruibilità del plesso di Via Masaniello”.
Lo stesso 27 febbraio presentavo sulla vicenda un’interrogazione al sindaco (vedi), che rispondeva il 24 marzo, confermando il carattere provvisorio dello spostamento e aggiungendo di aver “assicurato” il Consiglio d’Istituto, svoltosi il 9 marzo 2015, circa un doveroso “intervento da parte del Comune per le opere ritenute idonee al ripristino delle condizioni di fruibilità del plesso della scuola Materna di Via Masaniello e dell’ulteriore intervento relativo alla palestra della Scuola Media, da inserire in apposito progetto di sistemazione”. Nella risposta veniva anche allegata una relazione del 26.2.2015 del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, il quale scriveva di aver “già provveduto a sopralluogo congiunto con la società gestore degli impianti solari ospitati sui solai dell’edificio scolastico che, in virtù del contratto di locazione e della Convenzione, è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria dei lastrici solari” e che si era “addivenuto che i lavori non possono essere eseguiti in questo periodo invernale”, prefigurando interventi immediati nella fase primaverile.
Nonostante i ripetuti impegni assunti, non risulta che l’Amministrazione abbia ancora intrapreso alcuna iniziativa per ripristinare le “condizioni di fruibilità” della Scuola dell’Infanzia di via Masaniello né che sia stato predisposto ed approvato “apposito progetto si sistemazione”.
Tra tre mesi inizia il nuovo anno scolastico e i genitori sono estremamente preoccupati per l’eventuale e non auspicabile permanenza della Scuola dell’Infanzia nell’edificio della Scuola Primaria, strutturalmente inadeguato ad ospitare permanentemente bambini della Scuola dell’Infanzia, considerati gli ovvii e prevedibili disagi rilevati in questi mesi.
In data odierna, su sollecitazione di alcuni genitori e docenti, ho presentato un’interrogazione al sindaco, che sarà discussa nel Consiglio del 25 giugno p.v., per sapere:
“1. se, nel corso di questi mesi, superato già da tempo il “periodo invernale”, “la società gestore degli impianti solari ospitati sui solai dell’edificio scolastico” abbia provveduto, come da contratto, alla “manutenzione ordinaria e straordinaria dei lastrici solari” e/o se l’Amministrazione abbia predisposto ed approvato “apposito progetto di sistemazione” al fine di garantire il rientro dei bambini nella loro naturale sede scolastica ed assicurare i genitori e il personale scolastico;
2. se per il prossimo anno scolastico i bambini e il personale ritorneranno, come auspicabile da tutti, in particolare dai genitori, presso la loro naturale sede di via Masaniello, alla luce delle assicurazioni fornite dalla S.V. circa il carattere “provvisorio” del trasferimento presso la Scuola Primaria e dei ripetuti impegni assunti di ripristinare le “condizioni di fruibilità” della Scuola dell’Infanzia“.
V. testo integrale dell’interrogazione
Da che mondo è mondo, l’opposizione di entrambe le parti, non può certo stare a guardare. Essa, ha il dovere morale di marcare la differenza. Infatti, non è un atto rituale, la sfiducia! Viene esposta in particolare per dire basta all’incertezza istituzionale e all’indifferenza di fronte a delle questioni che emergono in alcuni casi in maniera chiara e tangibile. E non mi riferisco al caso specifico, ma parlo più in generale.
La politica, ispirata da un pensiero, con un retroterra culturale nel quale affondare le radici del proprio progetto, deve sapere prevedere il futuro e sapere prepararlo. Deve, addirittura, sapere andare oltre la capacità di avvertire ciò che sta per accadere. Deve infatti sapere intuire come inevitabile ciò che oggi appare impossibile. La politica deve affrontare le grandi questioni del pianeta e dell’umanità. Al di là dell’aritmetica delle leggi elettorali, della funzionalità dei poteri delle istituzioni, della quadratura del cerchio economico-finanziario-produttivo-occupazionale-reddituale, essa deve porsi, con un approccio filosofico-matematico, le questioni dell’alimentazione per tutti, dell’energia per tutti, dell’ambiente di tutti, del clima, dell’incremento demografico, deve porsi la questione antica della vita dell’uomo nel futuro, in rapporto alla terra sulla quale e nella quale l’uomo vive. Se no, non è politica !
Come uscirne?
Alessandro Magno, di fronte al nodo di Gordio, prese la sola decisione corretta per non impegolarsi nell’inutile perdita di tempo nel cercare vanamente di scioglierlo, lo tagliò con un colpo di spada.