Utilizzo campo sportivo 2013-14: Menozzi “fa retromarcia”. L’assessore-evasore costretto a pagare

22 Marzo 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
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30Qualcuno mi rimprovera di scrivere poco, da un po’ di tempo, sulle “avventure” amministrative di Menozzi & C. E’ vero, anche se c’è tanto “materiale” su cui scrivere. Il fatto è che la percezione di un’amministrazione evanescente, incapace e persino inutile e dannosa è ormai così diffusa tra i cittadini che mi sembra crudele “maramaldeggiare” su questa “armata Brancaleone” amministrativa (“Maramaldo, tu uccidi un uomo morto”: con questa famosa frase, nel 1527 a Firenze nel corso di una battaglia, Francesco Ferrucci, mentre giaceva a terra già gravemente ferito, si rivolse verso Fabrizio Maramaldo, che gli dava “il colpo di grazia”) … D’altronde, l’attuale Amministrazione “si maramaldeggia” abbondantemente già da sola!
Questi amministratori ormai “fanno solo pena”. Non solo a me e agli “addetti ai lavori”, ma anche alla stragrande maggioranza dei collepassesi. L’esperienza di Menozzi appare già precocemente archiviata e si guarda alle elezioni dell’anno prossimo per chiudere definitivamente una brutta ed inconcludente parentesi amministrativa.
C’è, però, una vicenda che è doveroso rendere pubblica, a completamento di alcuni fatti precedenti.
Tutti ricorderanno lo scandalo scoppiato l’estate scorsa (v. articolo “Vicenda campo sportivo: le ‘mbroje e gli illeciti di amministratori ‘perecottari’, evasori e filibustieri”) a seguito della scoperta (e successiva interrogazione del 25 agosto a firma mia e di Vito Perrone) di una delle tante incredibili vicende che ha visto protagonista l’assessore allo Sport Felline. Questi, dopo aver approvato in Giunta le tariffe per l’utilizzo del campo sportivo per la stagione 2013-2014, aveva disatteso quanto da lui stesso deliberato e non aveva mai versato un centesimo al Comune per l’utilizzo del campo da parte della squadra di cui egli è presidente. Esempio lampante, scandaloso e clamoroso di amministratore incoerente, fedigrafo ed evasore.
Dignità e serietà avrebbero dovuto indurre l’assessore a dimettersi. Naturalmente non lo fece. Anzi, il suo illecito comportamento fu avallato dal sindaco. Questi, di fronte ad una nostra precisa richiesta, dichiarò, nella risposta del 9 settembre all’interrogazione, “di non dover revocare nessuna delega all’Ass. Felline in quanto non si ravvedono atti illegittimi in costante violazione di legge nell’esercizio delle sue funzioni”, come, invece, noi scrivevamo. Non solo, ma alla domanda su “quali iniziative abbia intrapreso per recuperare le somme evase dal presidente-assessore”, Menozzi giustificava i mancati versamenti con motivazioni elusive, collusive, stravaganti e arroganti, fuori da ogni logica amministrativa e di buon senso.
A seguito della risposta del sindaco e della persistente assenza di iniziative per recuperare le somme non versate, il 5 dicembre scorso presentammo un esposto alla Procura della Repubblica “per l’individuazione di possibili responsabilità penali dei due amministratori e di possibili reati ai danni della Pubblica Amministrazione, non avendo, tra l’altro, il sindaco provveduto sinora al recupero delle somme non versate al Comune dalla società calcistica amatoriale presieduta dall’assessore Felline”.
Ebbene, a distanza di mesi, Menozzi ha dovuto compiere una tardiva e precipitosa “retromarcia”. Con deliberazione n. 25 del 26.2.2015, la Giunta ha deciso di chiedere alla squadra di Felline (e alle altre) il versamento delle somme non versate, benevolmente abbattute del 50%, dovute per la stagione 2013-2014.
Dopo le denunce dell’opposizione, il noto “evassessore” allo Sport dovrà, pertanto, pagare!
Cosa ha spinto Menozzi a questa clamorosa “marcia indietro”? Perché non lo ha fatto subito dopo la nostra interrogazione, come era doveroso che facesse? Evidentemente, solo l’esposto alla Procura ha potuto produrre qualche effetto!
Sono palesi l’ottusità, l’arroganza e l’incompetenza di un sindaco che ha deliberatamente omesso lo scorso settembre di compiere un atto doveroso per non “darla vinta” all’opposizione ed oggi è costretto a farlo e a “perdere la faccia” dopo l’esposto alla Procura della Repubblica, nel disperato, seppur tardivo, tentativo di attenuare le sue responsabilità penali e i prevedibili guai giudiziari, che avrebbe potuto evitare se fosse stato serio e solerte.
Menozzi PinocchioPer concludere, un’ultima e doverosa annotazione. Nell’interrogazione del 25 agosto avevamo denunciato come “incoerente, illegittimo ed illecito il comportamento del sig. Felline, il quale non si è astenuto dal presenziare alla riunione di G.C. n. 140/2013”, che aveva determinato le tariffe del campo sportivo per la stagione 2013-14, in quanto direttamente interessato all’atto in qualità di presidente di una squadra destinataria degli effetti deliberativi. Nella risposta del 9 settembre il sindaco si era “arrampicato sugli specchi” per tentare di giustificare un chiaro illecito amministrativo, richiamando norme che “ci stavano come i cavoli a merenda”. Ebbene, nell’adottare analoga delibera per la stagione 2014-2015 “Utilizzo del Campo sportivo comunale – Anno calcistico 2014-2015 – Atto di indirizzo” (Delib. G.C. n. 141/28.8.2014), l’assessore allo Sport Felline risulta essersi astenuto dalla partecipazione al voto. Identica assenza risulta nell’analoga deliberazione G.C. n. 25 del 26.2.2015. Come mai, se Menozzi aveva sostenuto la legittimità della sua presenza nell’analoga deliberazione G.C. n. 140/2013?!? Delle due l’una: o Menozzi ha sostenuto il falso nella risposta alla nostra interrogazione oppure è un emerito incompetente e pasticcione che ha tentato maldestramente di coprire gli illeciti suoi e del suo assessore.
Le bugie di Menozzi hanno proprio le “gambe corte”, anzi “cortissime”!
Sempre per la cronaca, segnalo che la deliberazione G.C. n. 141 “Utilizzo del Campo sportivo comunale – Anno calcistico 2014-2015 – Atto di indirizzo”, approvata il 28 agosto 2014, è stata pubblicata – ed ha, pertanto, prodotto i suoi effetti giuridici – solo dopo cinque mesi. Esattamente il 30 gennaio 2015. Incredibile!!!
Come si fa a “maramaldeggiare” su simili soggetti se loro stessi “maramaldeggiano” costantemente su se stessi?!?

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Foto Stella 5


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Pantaleo Gianfreda