27 gennaio: “Giornata della Memoria” per ricordare le vittime del nazismo e dell’Olocausto
27 Gennaio 2016Si celebra oggi, mercoledì 27 gennaio, la “Giornata della Memoria”, istituita in Italia con legge 211 del 20 luglio 2000.
La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giornata della Memoria”, per ricordare l’Olocausto (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto deportazione, prigionia e morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Quando, settantuno fa, il 27 gennaio 1945, il l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento tedesco di Auschwitz, nel sud della Polonia, trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi. Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate.
Non si possono dimenticare tragedie e stermini che hanno macchiato la memoria del secolo scorso!
La macchina di morte messa in piedi dalla Germania nazista si può raccontare in questi freddi numeri:
• 6 milioni di ebrei morti nei lager e negli omicidi di massa perpetrati dai tedeschi e da alleati e collaborazionisti;
• almeno 300.000 zingari di etnia Rom e Sinti morti nei campi di concentramento (anche se numerose altre stime riportano cifre che potrebbero raggiungere le 800.000 vittime);
• 300.000 esseri umani affetti da qualche tipo di disabilità mentale o fisica “eliminati” in nome dell’eugenetica e dell’”improduttività”;
• 100.000 oppositori politici del regime nazista uccisi (in maggioranza comunisti e liberali massoni);
• 25.000 omosessuali;
• 5.000 testimoni di Geova.
In occasione della “Giornata della Memoria” sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.