A tutta velocità nella pozzanghera. Nel litigio agente finisce in ospedale con ferite al volto
17 Gennaio 2016COLLEPASSO – Ferite all’occhio, allo zigomo e a un ginocchio: questo il bilancio di una lite per futili motivi, avvenuta nella mattinata di ieri. Intorno alle 8,30 del mattino infatti, A.F., un 41enne di Collepasso, stava camminando lungo una via del centro abitato. L’asfalto completamente bagnato dalla pioggia che, nelle ultime ore, è scesa abbondantemente. Stando alle prime ricostruzioni dell’accaduto, un automobilista sarebbe passato a velocità troppo elevata per una strada interna al paese, colpendo con schizzi d’acqua il pedone.
Quest’ultimo ha gesticolato per richiamare l’attenzione del conducente che, invece di scusarsi, avrebbe ingranato la retromarcia per passare direttamente ai metodi bruschi. Dapprima minacciando il malcapitato, per poi fuggire quando questi ha palesato di essere un poliziotto, facendogli notare non soltanto l’elevata velocità ma anche la guida senza la cintura di sicurezza.
L’automobilista, a quel punto, avrebbe dapprima colpito l’agente al ginocchio aprendo con violenza lo sportello. Poi gli ha riservato un potente ceffone al volto, che gli ha causato un trauma allo zigomo e uno all’altezza dell’occhio sinistro. Dopo aver dichiarato che dell’accaduto avrebbe informato le forze dell’ordine è rimontato a bordo del mezzo, allontanandosi. Il 41enne, rimasto ferito sul posto, ha annotato il numero di targa e allertato 113.
La polizia ha avvisato il 118 e sul luogo sono giunti gli operatori sanitari. Hanno condotto il poliziotto libero dal servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale “Francesco Ferrari” di Casarano, dove è stato sottoposto agli accertamenti medici. L’agente ha rimediato le ferite all’arto e al viso, senza fortunatamente riportare lesioni agli organi interni. Al termine delle visite, i medici lo hanno giudicato guaribile in circa dieci giorni. Nel corso delle prossime ore saranno effettuati alcuni accertamenti su quanto accaduto, per stabilire con chiarezza le responsabilità e valutare eventuali provvedimenti.
Fonte: Valentina Murrieri, lecceprima.it, 17 gennaio 2016