Lecceprima Gallipoli: “Panchine della discordia scatenano web: Comune dispone la rimozione”
22 Febbraio 2016GALLIPOLI – Verranno rimosse e spostate in un altro luogo le panchine della “discordia” installate sul lungomare, lungo le riviere del borgo antico e anche alle falde del grattacielo nei giorni scorsi. Si tratta di quelle in marmo grezzo che in questo fine settimana hanno scatenato anche le ilarità e le dissacrazioni sul web e sui social network e che, come accaduto anche in altre realtà comunali, come ad esempio a Casarano nel gennaio scorso, non sono state apprezzate dagli abitanti. E non si è trattato solo di disquisizioni relative alla forma e alla similitudine con le classiche lapidi cimiteriali, ma come nel caso della riviera Nazario Sauro, il loro posizionamento è risultato del tutto antitetico con la visione paesaggistica e l’affaccio sull’isola di Sant’Andrea. Il tam tam mediatico non ha lasciato indifferente il commissario straordinario Guido Aprea che ha già dato disposizioni in merito alla rimozione dell’inusuale arredo urbano.
Nelle prossime 24, massimo 48 ore le panchine apposte tanto nelle vicinanze della fontana greca quanto nel centro storico, e segnatamente nell’area prospiciente alla chiesa di San Francesco d’Assisi, verranno rimosse, è la conferma che arriva da Palazzo Balsamo. “Domenica mattina sono stato avvisato dalla mia segreteria particolare di Gallipoli della presenza di questo arredo urbano lungo le mura del centro storico” spiega il commissario Aprea, “un’allocazione di cui non sapevo nulla, altrimenti non avrei mai acconsentito ad un posizionamento che ho giudicato quanto meno bizzarro, non fosse altro che copre la visuale dell’isola di Sant’Andrea. Per questo mi sono sentito immediatamente con l’ufficio tecnico, per chiedere spiegazioni e soprattutto per disporre l’immediata rimozione delle panchine”.
Da quanto appurato con gli uffici comunali il commissario straordinario ha chiarito che tali arredi sono quelli acquistati con i fondi del Gal delle Serre Salentine nell’ambito di una fornitura che ha riguardato anche altri comuni che, come Gallipoli, fanno parte del gruppo di azione locale e che rientra in un progetto legato ai percorsi turistici. Aprea ha così disposto l’immediata rimozione delle panchine, individuando anche la loro destinazione finale, vale a dire l’area attrezzata a giochi, per i più piccoli, che la gestione commissariale ha intenzione di realizzare in una delle zone periferiche della città. Sulla questione ha preso posizione anche il Comitato cittadino di liberazione tramite il portavoce Roberto Giurgola.
“All’improvviso sono comparse sulla riviera Nazario Sauro alcune panchine. Aldilà dell’iniziativa, che appare sicuramente degna di lode, è nel particolare che non troviamo corrispondenza tra la struttura delle panchine e il circostante ambiente architettonico” lamenta Giurgola, “non siamo sicuramente esperti di architettura ma non ci sembra che le panchine montate lungo le mura del centro storico si sposino al meglio con le mura stesse, né con le abitazioni che vi si affacciano. Sembra, poi, che le panchine siano state montate su tratti di marciapiedi che saranno oggetto dei lavori ancora in corso. E allora nasce la solita domanda” dice ancora il portavoce del comitato, “chi ha deciso? Sulla base di quali elementi sono state scelte quel tipo di panchine? Perché ora e non a lavori conclusi? Sono stati chiesti i pareri alle istituzioni che hanno parola in merito? Queste domande se le pongono i cittadini di Gallipoli e a queste domande daremo voce all’apertura degli uffici comunali presentando una richiesta di informazioni sulla questione”.
Fonte: gallipoli.lecceprima.it, 22 febbraio 2016