Martedì 16 agosto, ore 20.30, Gallipoli (piazza A. Moro), “Sulle Ginocchia. Pio La Torre, una storia” di/con Franco La Torre
15 Agosto 2016Martedì 16 agosto (ore 20.30) la Chiesa del Canneto di Gallipoli, in piazza Aldo Moro, farà da splendida cornice all’incontro con Franco La Torre che racconterà la figura del padre Pio, vittima di mafia, sia nella sua dimensione istituzionale che in quella familiare.
Pio La Torre, politico italiano noto per il suo impegno e per la sua battaglia contro la mafia, pagò con la sua vita tutto il coraggio, e il ritorno nella sua terra, in quel fatidico 30 aprile 1982 . Noto per la legge a cui diede il nome (Rognoni- La Torre) con la quale venne istituito il reato di associazione mafiosa, indotto il sequestro e la confisca dei beni mafiosi, Pio La Torre venne ucciso da una raffica di proiettili mentre si recava alla sede del Partito, in quella triste giornata di fine Aprile.
Dalla sua figura, dal suo impegno e dal suo ricordo scaturisce il racconto del figlio Franco, una narrazione partorita negli ultimi anni ma che cercava di venire alla luce molto prima, impedita dalla consapevolezza e paura che la vita del padre “fosse gettata nel grande frullatore mediatico”. Ne derivano parole sincere in cui traspare quell’affetto e quella malinconia, quell’orgoglio e quel dispiacere di aver perso prima di un grande uomo, un grande padre.
In prima analisi, emerge l’ammirazione di un figlio nei confronti di quell’impegno contro “quel grumo di interessi politici, economici e criminali che stava pervadendo il tessuto sociale della Sicilia”. Traspare, soprattutto, la lealtà e la forza di un uomo che scevro da ogni interesse politico, rappresentava in quegli anni una mosca bianca, ma troppo fastidiosa per cui destinata ad essere schiacciata ben presto.
Nella suggestiva cornice di Piazza Aldo Moro con l’incantesimo del Castello da sfondo, a fianco di Franco La Torre, in occasione dell’incontro, interverranno il Sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, che porterà i saluti della città e ancora Pippi Nocera, Sergio Bidetti, Aldo Petrucci e Don Salvatore Leopizzi, ognuno dei quali darà il suo prezioso contributo in questo incontro scrupolosamente pensato per riportare alla memoria una parte di storia della nostra Nazione che non può e non deve essere dimenticata.
Gallipoli diviene così scenario di testimonianze, portavoce di realtà e uomini che hanno lottato con la vita per un’Italia migliore. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare «perché – scrive Franco La Torre– anche se si è conclusa tragicamente, la sua è davvero una bella storia».
IL LIBRO: “Nella lunga lotta alla mafia e dei rapporti tra mafia e Stato c’è uno spartiacque. E’ la legge Rognoni-La Torre, che ha istituito il reato di associazione mafiosa e introdotto il sequestro e la confisca dei beni mafiosi. Una rivoluzione pagata con la vita dal suo ispiratore, Pio La Torre, coraggioso e carismatico deputato comunista, una vita dedicata alla giustizia sociale e alla lotta alla mafia, fin dalla prima battaglia: quella vinta da bambino per il diritto di andare a scuola. Di questo dirigente politico sempre in prima fila, dal movimento contadino che gli costò il carcere fino all’impegno nella commissione parlamentare antimafia, e poi alla grande battaglia per la pace contro i missili a Comiso, si è però scritto poco. Il suo nome viene poco ricordato perfino nei “campi” sui beni confiscati, oggi luoghi simbolici di una volontà di riscatto civile.
Questo libro vuole contribuire a ridare di lui la giusta memoria. E lo fa attraverso un testimone d’eccezione, il figlio Franco. Una memoria insieme commovente e asciutta, che racconta un leader politico con gli occhi del bambino e dell’adolescente. La completa una preziosa selezione degli scritti del dirigente comunista. Alcuni rari, ma tutti di riferimento importante per chi voglia conoscere un pezzo fondamentale della storia della lotta alla mafia”.
L’AUTORE. Franco La Torre (1956), figlio di Pio La Torre, è nato a Palermo e vive a Roma. Storico ed esperto di cooperazione internazionale, ha lavorato a lungo in Medio Oriente, Mediterraneo e Africa. Attualmente si occupa di sviluppo locale sostenibile e lavora a Risorse per Roma. Fa parte del Comitato scientifico dell’Osservatorio della legalità della Fillea-Cgil e del Comitato dei garanti di Sos Impresa, associazione contro il racket e le estorsioni. È stato membro dell’Ufficio di presidenza di Libera e responsabile di Libera Europa.
La partecipazione all’evento è gratuita.
Per maggiori informazioni: 327/6678209.
Comunicato stampa a cura di Eleonora Tricarico