Un vero gesto di “misericordia”: la donazione degli organi di Oreste permetterà “a 3 persone di continuare a vivere”
3 Gennaio 2016Un funesto san Silvestro e un triste Capodanno per la famiglia di Oreste Tramacere, scomparso proprio allo spirare del 2015.
Oreste non c’è più… eppure egli continuerà a vivere, oltre che nel ricordo dei suoi famigliari, nella perenne gratitudine di tre persone salvate grazie al trapianto dei suoi organi… Un bel gesto, reso possibile dalla generosità della moglie e dei due figli, che hanno autorizzato l’espianto dei suoi organi.
Un’altra piccola, grande, bella storia d’amore, di generosità e di solidarietà di cui si è resa protagonista una famiglia collepassese in un anno particolare… l’anno del Giubileo della Misericordia… cosa ci può essere di più “misericordioso” della donazione fisica di parte di sé per permettere ad altri “fratelli” di continuare a vivere?!?
Al tramonto del 2014… la “fiaba del Natale di Totò” e la donazione degli organi del compianto prof. Ria…
Al tramonto del 2015… la “fiaba del Capodanno di Oreste” e la donazione dei suoi organi… che ha permesso, all’alba del 2016, una nuova “alba di vita” per vite che si avviavano anch’esse al tramonto…
In un post sulla sua pagina facebook, la figlia Anna scrive commossa e con “comprensibile orgoglio”: “Un saluto e un augurio a voi tutti per un 2016 ricco di salute e di serenità.. Il mio anno purtroppo è terminato ed iniziato tristemente con la morte di mio papà. .. Approfitto di questo per ringraziarvi tutti per la vicinanza calorosa che mi avete dispensato in queste ore di maggior dolore che ho vissuto. Nn nego che pur restando tale come sofferenza la vostra attenzione nei miei riguardi in queste ore mi è stata di grande aiuto in un momento di totale sconforto e per questo nn vi dimenticherò ancor di piu. Volevo inoltre condividere con voi una ragione di comprensibile orgoglio che mio papà mi ha lasciato. Grazie alla donazione degli organi che abbiamo concesso di espiantare, oggi sapere che mio papà ha permesso a 3 persone di continuare a vivere mi da quella forza di andare avanti e di colmare in parte quel vuoto che mi ha lasciato improvvisamente… Ai malati che oggi subiranno il trapianto vi auguro lunga vita e di trattare bene quella piccola parte del corpo che il mio papà vi ha donato. Ciao papà. .ti voglio tanto bene. Grazie a tutti voi amici miei.vvb.”.
In un commento postato anche su questo sito, Donato Fracasso, Presidente dell’A.I.D.O., ha scritto: “Ho appreso la notizia del bel gesto d’Amore compiuto dalla famiglia Tramacere nel consentire l’espianto degli Organi al proprio congiunto. A nome del Gruppo A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi) di Collepasso, nell’esprimere sentite condoglianze ai familiari, intende apprezzare il Nobile gesto compiuto nel dare speranza, pur in un momento di grave dolore, ad altre persone di sopravvivere.
Ricordiamo il 25 dicembre 2014 la volontà della famiglia di Totò Ria (al quale abbiamo intestato la nostra Associazione) ed ora il 31 dicembre 2015 quella della famiglia Tramacere.
Il compito del nostro Gruppo è principalmente quello di sollecitare la coscienza dei cittadini sulla necessità della donazione di parti del proprio corpo, dopo la morte, per i trapianti ed innesti terapeutici”.
La comunità di Collepasso, pur stretta attorno al loro dolore, esprime orgoglio e gratitudine per il bel gesto d’amore e per il tangibile esempio di misericordia dei famigliari di Oreste Tramacere!