Venerdì 5 agosto, ore 20.00, piazza Dante, presentazione del libro “Kabul-Roma” in ricordo di Manuele Braj

4 Agosto 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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libro roma-kabulVenerdì 5 agosto, alle ore 20.00, in piazza Dante, presentazione del libro di Andrea Angeli “Kabul-Roma. Andata e ritorno (via Delhi)” in ricordo di Manuele Braj e di tutti Caduti nelle Missioni di Pace.

Kabul – Roma, andata e ritorno (via Delhi)” è un libro rivolto a chi si occupa di affari internazionali ma non solo…. è un libro per tutti coloro che vogliono approfondire tematiche legate alle principali crisi mondiali tramite la cronaca diligente e rigorosa di un importante testimone diretto di fatti e personaggi della politica estera e di difesa. La consolidata e straordinaria esperienza di vita che Andrea Angeli può vantare, in quanto è da oltre 25 anni portavoce nel mondo per le missioni di pace di Nazioni Unite e Unione Europea, viene impiegata dall’Italia del governo tecnico che lo inviò in India per svolgere uno spinoso mandato diplomatico e politico a fianco dell’allora sottosegretario agli Affari Esteri Staffan De Mistura. Durante la missione Angeli riesce a mettere in luce la vicenda dei fucilieri di marina Latorre e Girone, unendo a particolari del tutto inediti il suo punto di vista oggettivo seppur fortemente coinvolto nel dramma umano vissuto dai due militari italiani. Angeli è dunque partecipe di eventi attraverso i quali è possibile ricavare e comprendere il peso effettivo attribuito all’Italia in un mondo che certamente non può più definirsi eurocentrico. Lo snodarsi dei fatti, accompagnato dalle osservazioni e valutazioni discrete e puntuali di Andrea Angeli induce il lettore a non lasciare la presa e a leggere questo libro, che tratta argomenti pesanti con elegante leggerezza, senza interruzioni sino alla sua conclusione.

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Andrea Angeli, marchigiano, classe 1956, lavora per le Nazioni Unite nel ruolo di peacekeeper. Laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, Angeli ha iniziato a lavorare per le Nazioni Unite nel 1987. Il primo incarico è stato a Santiago del Cile, nel delicato passaggio dal regime di Pinochet alla democrazia. Nel tempo, il suo lavoro lo ha portato in Namibia, in Iraq sul finire del decennale conflitto con l’Iran, a New York, in Cambogia, nei Balcani dove ha vissuto l’assedio di Sarajevo dall’Holiday Inn, bunker della stampa e dei funzionari internazionali, posto lungo l’arteria cittadina ribattezzata Sniper Alley, “viale dei cecchini”. Nel frattempo, Angeli è transitato alla pubblica informazione, come addetto stampa e poi portavoce nel 1998 per l’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) a Tirana, in Albania, tornando poi in forza alle Nazioni Unite. Nel 2003 era di nuovo in Iraq, testimone della strage di Nassiriya e vittima egli stesso degli attacchi alla sede locale della Cpa (Coalition Provisional Authority) dell’anno successivo. Angeli ha pubblicato anche “Professione peacekeeper” (2005) e “Senza pace” (2011).


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Pantaleo Gianfreda