“Grande è la confusione sotto il cielo” della Provincia su tangenziale e rondò di Collepasso

17 Febbraio 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La tangenziale di Collepasso

La tangenziale di Collepasso

Tangenziale o rondò di Collepasso?!? Di quali lavori si parla effettivamente nel comunicato diffuso ieri dalla Provincia e oggi “interpretato” dalla stampa provinciale in modo differente, costringendo i giornali a titolazioni diverse e contrastanti?
Chi ha letto oggi “La Gazzetta del Mezzogiorno” e il “Nuovo Quotidiano di Puglia” si è ritrovato frastornato e incredulo.  La prima titolava: “I lavori del rondò pronti a ripartire” (v. articolo sotto). Il secondo: “Il Tar sblocca i lavori della tangenziale” (v. articolo sotto). Idem per alcune testate on line. Per leccenews24.it, ad esempio: “Via libera alla tangenziale di Collepasso: martedì l’apertura del cantiere”; per leccesette.it: “Rondò di Collepasso, al via i lavori. Soddisfazione della Provincia” (per leggere, cliccare sui due titoli).
Per maggiore “chiarezza” (sotto il cielo buio), riporto il testo integrale del documento diffuso dal consigliere provinciale delegato ai Lavori Pubblici Renato Stabile:
Inizieranno martedì i lavori con l’apertura del cantiere per la realizzazione della Tangenziale di Collepasso, opera strategica del Piano delle Opere Pubbliche del governo provinciale. Finisce così una lunga vicenda che ha avuto anche dei contorni giudiziari sempre favorevoli alla Provincia, sino al recente pronunciamento dei giudici del TAR che hanno riconosciuto la legittimità dei lavori a cui stava procedendo l’Amministrazione Provinciale.
Lavori purtroppo più volte interrotti e sospesi, che invece da martedì riprenderanno il via con nostra enorme soddisfazione, poiché siamo dinanzi ad una infrastruttura fondamentale che servirà a raccordare importanti realtà industriali e commerciali del Salento al resto della provincia, ma anche a dare il giusto rilievo turistico, facilitato da collegamenti competitivi, a realtà e borghi bellissimi dell’entroterra salentino.
Non era mai stato in dubbio l’operato degli uffici, del Settore Lavori Pubblici, la legittimità degli atti era solare quanto le strumentalizzazioni che si sono fatte sulla vicenda, che è passata dalla Procura sino al TAR con la Provincia sempre legittimamente riconosciuta nel suo operato. Dopo mesi di disagi e cantieri sospesi, dunque, possiamo porre la parola fine a tutto questo, sbloccando i lavori per la messa in sicurezza, il miglioramento e l’ammodernamento di un’arteria che riteniamo importante per il nostro Salento”.

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A parte gli inopportuni e puerili toni trionfalistici, l’ambiguità del comunicato della Provincia, soprattutto là dove fa riferimento a “lavori più volte interrotti e sospesi”, aveva, in effetti, indotto qualcuno a pensare agli “interminabili” lavori del rondò, che erano ripresi a luglio, dopo oltre due anni di fermo, per poi reinterrompersi a dicembre, provocare di nuovo le proteste di cittadini e aziende e l’”interesse” della stampa e di Telenorba.
Probabilmente, però, quel comunicato si riferisce al progetto della tangenziale, che sembrava ormai “morto e sepolto”, su cui il Comune di Parabita aveva fatto (perdendolo) ricorso al Tar. Un progetto approvato da sei anni, la cui realizzazione era stata interrotta solo per la stupidità e l’arroganza del centrodestra, le guerre intestine alle amministrazioni di Collepasso e Parabita (ambedue di centrodestra) e la “beata dabbenaggine” del “beato sindaco” Menozzi, che aveva subito passivamente, all’atto del suo insediamento, le strampalate richieste del Comune di Parabita e della Provincia. Sino al tardivo rinsavimento di Paolo “sulla via di Tarso”, che decise di ritornare al progetto originario già approvato dalla precedente amministrazione e poi inspiegabilmente modificato dall’attuale, con conseguenti ritardi e sue esclusive responsabilità.

Gli interminabili e devastanti lavori del rondò "masseria Grande"

Gli interminabili e devastanti lavori del rondò “masseria Grande”

Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente”, diceva Mao Tse-tung.
Identica pare la “confusione-situazione” della Provincia del noto “gabellone” e dei suoi poco “stabili” e confusi amministratori, che scrivono comunicati propagandistici ed elettoralistici senza sapere esattamente di cosa parlano, inducendo nell’errore persino la stampa, lasciando increduli e frastornati i cittadini, vittime di prese in giro e “promesse pinocchiesche” …e, soprattutto, trascurando di riferire che ambedue i progetti sono stati approvati oltre sei anni fa e che ancora giacciono inattuati, con la vergogna, per quanto riguarda il rondò, delle proteste, dei danni e dei pericoli provocati dall’interminabile scempio realizzato nell’area della masseria Grande!
Sarebbe troppo chiedere a Gabellone e Menozzi un chiarimento in merito e un impegno serio a terminare a breve almeno i lavori del rondò?!? Menozzi ancora non risponde alla nostra interrogazione e tenta disperatamente di accendere (o far accendere) fumogeni diversivi sulla scandalosa vicenda.
Stendiamo, naturalmente, un “velo pietoso” sul “beato (o beota) sindaco”, che, parafrasando il nostro “padre” Dante, ha reso la nostra Collepasso “…di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta…”. Cinque anni sono passati inutilmente e ci ritroviamo “punto e daccapo”, come nel “gioco dell’oca” (del giulivo Paolo)… esattamente alla situazione di cinque anni fa…

L'articolo della Gazzetta, 17.2.2016

L’articolo della Gazzetta, 17.2.2016

L'articolo del Quotidiano, 17.2.2016

L’articolo del Quotidiano, 17.2.2016


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Pantaleo Gianfreda
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