Inconfessabili interessi trasversali per fermare battaglie di legalità, trasparenza, moralizzazione e sviluppo del nostro Comune

25 Aprile 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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MunicipioNon ho scritto sinora su questo sito sulle vicende che riguardano la mia candidatura a sindaco, sulle “congiure interne” che ne hanno determinato la rinuncia e sulla successiva richiesta di svolgere primarie per scegliere il candidato sindaco. Nell’estremo tentativo di riportare la politica – per cui i cittadini – al centro delle scelte e fermare l’assurda situazione in cui taluni stanno trascinando il nostro Comune, condannandolo a continuare ad essere amministrato da un sindaco deludente e fallimentare, che ha portato il paese all’emarginazione sociale ed economica, all’abbandono e al letargo, nella stagnazione e nella palude.

In questi cinque anni ho svolto con impegno e senza compromessi, talora duramente e in solitario, il mio ruolo di opposizione, contrastando e denunciando malefatte, acquiescenze e danni enormi (per tutti, le vicende rondò e del Centro diurno Anziani), le incredibili occasioni mancate dell’attuale Amministrazione, che, seppur già condannata nel giudizio popolare, improvvisamente si ritrova “miracolata” da certi comportamenti di presunti “avversari” e può persino sperare in una riconferma. Per inaspettata “grazia ricevuta”. Menozzi ringrazia. E forse ha già ringraziato e ricompensato questo “impegno”. Tantissimi cittadini inorridiscono al solo pensiero che questo sindaco venga riconfermato per altri cinque anni. “Il paese sta morendo”… è l’immancabile refrain che ascolto ripetutamente!

Ho ricevuto in questi giorni tanti messaggi, ripetuti attestati di stima, anche da chi non me l’aspettavo… tutti mi chiedono di “non mollare”.

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Amareggia, di converso, l’”ombra di Bruto” che incombe su queste vicende. L’ombra di chi sino a ieri sedeva accanto a te a condividere, almeno con la presenza, battaglie, denunce, iniziative, di cui talora anche lui si “fregiava”. Di chi hai lealmente sostenuto come sindaco per cinque duri anni nella passata Amministrazione, pur di fronte a scelte non condivise, errate e talora devastanti (persino per la mia persona). Di chi hai cercato di far crescere politicamente, stimolare, accompagnare e sostenere, nella vana illusione che basta essere giovani o laureati in Scienze politiche per sperare di farne un vero dirigente politico… e che oggi mi addebita – lui così “giovane”! – di essere troppo idealista. Taccio per pietà su altri… ma quante amarezze!

Non mi appartengono sentimenti di rivalsa, astio, rancore o analoghe fattispecie o sottospecie di disarmante disumanità. Come ho già scritto, nutro “cristiana misericordia” per chi trama nell’ombra, forte dell’amore e dell’incommensurabile lezione che ci dona ogni giorno con le sue parole e la sua testimonianza un grande papa come Francesco. A costoro io tendo ancora la mano.

Una sia pur sommaria riflessione politica, però, è d’obbligo. “Cui prodest” (a chi giova) tutto ciò?!?

Appare chiaro che vi sono interessi politici e personali trasversali, che hanno cercato e cercano di saldarsi per fermare in tutti i modi e con tutti i mezzi la mia elezione a sindaco e le mie battaglie di moralizzazione, trasparenza e legalità, ma anche di sviluppo. In particolare, dopo le recenti iniziative nei confronti di un delicato, discusso e chiacchieratissimo settore dell’Amministrazione comunale.

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La richiesta del gennaio scorso di provvedimenti disciplinari per il Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale (conclusosi con una multa) e l’esposto inviato lo scorso mese all’A.NA.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione), in cui denuncio plateali violazioni di basilari norme di trasparenza e legalità (clicca e leggi), sono diventati un inquietante “campanello d’allarme” per personaggi fortemente interessati alla gestione dei lavori pubblici, dell’urbanistica, degli appalti, degli incarichi, delle “mance” e dei favoritismi di vario genere.

Certe candidature sono specularmente funzionali a questa logica e garantiscono lo status quo.

Molti, compresi alcuni miei pseudo amici/compagni, sono terrorizzati dall’idea che io possa fare il sindaco. Conoscono il rigore, l’onestà, l’attivismo, la fermezza, le progettualità che mi sono propri e, soprattutto, la mia indipendenza e la mia libertà di pensiero. Sanno quanto io ami Collepasso e si inquietano all’idea che questo amore venga finalmente ricambiato dalla mia comunità. Che si possa dare finalmente una svolta profonda e si possa rivitalizzare questo paese “che sta morendo”. E’ velleitario pensare una comunità in cui ogni cittadino si senta veramente tale e venga rispettato, ogni anziano viva con dignità, ogni bambino venga considerato un gioiellino da curare e ogni giovane aneli a rimanere o ritornare nel suo paese a lavorare e vivere?!?

Mi auguro che, nell’interesse della comunità, si svolgano le elezioni primarie per l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra per sconfiggere interessi inconfessabili e un perverso gioco “allo sfascio”. In quelle primarie io intendo candidarmi e rispetterò il responso dei cittadini. Come mi auguro che anche altri partecipino e rispettino il responso dei cittadini. L’ultima parola spetta al cittadino e quando questi si esprime occorre rispettare le sue indicazioni. Ed io sarò il primo a farlo. Nel tentativo di fermare una pericolosa deriva involutiva e ridare speranza e fiducia ad una comunità, come la nostra, dalle grandi potenzialità e con un possibile futuro da protagonista, che anela ad uscire da questo abbandono e da questo letargo cui è stata condannata da cinque anni di fallimentare, dannosa e inutile Amministrazione Menozzi.


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Pantaleo Gianfreda
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