Interminabili, esasperanti, inconcludenti lavori del rondò Masseria Grande, nonostante le promesse dei “gabelloni” provinciali e comunali

5 Febbraio 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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rondòCi risiamo… l’”incubo rondò” continua a colpire!!!
I lavori, ripresi a luglio, ora sono fermi da dicembre. Con grande disappunto ed esasperazione degli automobilisti, che in questi giorni “impazziscono” e “girano a vuoto” anche a causa dei disagi provocati dalla chiusura per lavori della stradina di accesso alla zona industriale e verso Casarano.
Giorni fa, un lettore mi scriveva: “novità sul rondò di masseria grande sulla casarano-collepasso-maglie?? E’ da metà dicembre che hanno interrotto i lavori.. qualcuno ne sa qualcosa??”.
rondò masseriaUn noto commerciante di Casarano, promotore mesi fa della petizione “Sblocchiamo la Masseria Grande”, scrive su facebook: “Sono passati altri 6 mesi da quando sono ricominciati i lavori. A me sembra che ci prendano in giro. Questa storia pare non finisca mai. Abbiamo raccolto tante firme ma non abbiamo ottenuto nulla. Intanto continuiamo ad essere isolati, mentre le nostre tasse continuano ad alimentare solo il nulla. Invito tutti ad agire. Dobbiamo ritornare a lottare”. Giusto!
I gran “gabelloni” (da “gabellare”, cioè “far passare per, spacciare”) della Provincia e i sindaci di Collepasso e Casarano avevano “spacciato” frottole per verità e impegni seri. Invece, dopo aver “squarciato” per cinque mesi il territorio scavando un lungo e profondo “canyon” lungo la strada per Casarano, abbattuto e ricostruito lo storico portale e il muro della masseria… la Provincia ha nuovamente e inspiegabilmente bloccato i lavori. Cosa succede ancora?!?
Il 9 luglio u.s., presso la Provincia, nel corso di un’audizione in Commissione, l’ineffabile Dirigente Viabilità ing. Stefano Zampino annunciava pomposamente la sottoscrizione del “verbale di ripresa dei lavori con la ditta di Caserta” e garantiva che “dalla settimana prossima i lavori andranno a regime” (!!!), aggiungendo che “se qualcuno dovesse opporsi al rifacimento del muro, rischiamo di fare un’opera incompiuta”.
Per mesi il duo Gabellone-Zampino aveva fatto credere che i lavori non potevano proseguire a causa dell’opposizione della proprietà ad abbattere e ricostruire portale e muro di cinta della masseria. Ora questo “problema” è risolto da tempo. Si è sprecato denaro pubblico per “rifare” muro e portale, ma l’opera rimane “incompiuta” e ferma dopo le devastanti opere di scavo effettuate in questi mesi!

Le devastanti opere di scavo realizzate sulla strada Masseria Grande-Casarano

Le devastanti opere di scavo realizzate sulla strada Masseria Grande-Casarano

La "collinetta", sopraelevazione abusiva costruita nel 2012 e poi abbattuta

La “collinetta”, sopraelevazione abusiva costruita nel 2012 e poi abbattuta

Appare quantomeno “bizzarro” che, per il medesimo progetto, la Provincia abbia prima, all’inizio dei lavori nel 2012, autorizzato e realizzato nell’area collinare in cui giace la masseria un’ulteriore e artificiosa “collinetta” (poi demolita per abusivismo), in alcuni punti alta circa tre metri, e poi, dopo la ripresa dei lavori a luglio, abbia invece autorizzato e realizzato devastanti opere di scavo, in alcuni punti profonde tre metri, che hanno prodotto un incredibile “canyon” di oltre cento metri verso Casarano.
Bizzarri misteri e scandaloso sperpero di denaro pubblico!

Il "canyon" scavato sulla strada per Casarano

Il “canyon” scavato sulla strada per Casarano

E’ possibile che nessuna Autorità di Vigilanza o inquirente abbia mai cercato di fare piena luce su questo scandalo infinito e su sperperi e anomalie così palesi, nonostante varie segnalazioni, disagi enormi per cittadini e aziende, ripetuti incidenti, tra cui uno mortale? Lascio ai lettori ogni valutazione.
Per quanto mi riguarda, sebbene esasperato come tanti cittadini per l’ignavia e l’incredibile “faccia tosta” dei vari “gabelloni” provinciali e comunali, ho preparato e presentato in data odierna, insieme al cons. Vito Perrone, un’interrogazione al sindaco di Collepasso, che ho inviato per conoscenza a Prefetto, Procuratore Generale della Repubblica e, stavolta, anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Si muoverà qualcosa? Riusciremo a capire i motivi del nuovo fermo dei lavori? Qualche Autorità “superiore” riuscirà ad “accendere un faro” su questa scabrosa vicenda e garantire la conclusione dei lavori? Finirà mai questa lunga, patetica e scandalosa telenovela? Ai posteri l’ardua sentenza! (leggi testo dell’interrogazione).


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Pantaleo Gianfreda
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