Quella strana e “ultraveloce” delibera di € 1.872,00 in favore di un consigliere comunale di opposizione

25 Ottobre 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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deliberaNell’ordine del giorno del Consiglio di giovedì 20 u.s. era compreso un punto riguardante un’interrogazione presentata dai consiglieri Tonino Gianfreda e Vito Perrone, che aveva all’oggetto un’elencazione di quattro delibere di Giunta, all’apparenza incomprensibile e burocratico. Bastava, però, leggere le date di approvazione e di pubblicazione delle delibere per capirne le motivazioni. Appariva evidente che gli interroganti avessero voluto giustamente chiedere al sindaco spiegazioni circa l’”abisso” temporale tra le date di approvazione e quelle di effettiva pubblicazione ed efficacia (clamorosa, tra le quattro, la delibera approvata nel giugno 2015 e pubblicata solo nel luglio 2016… dopo oltre un anno!).

Encomiabile l’obiettivo dei due consiglieri di chiedere spiegazioni su queste incredibili “delibere-lumaca”.

Lo “zelo” dei due mi ha, però, riportato alla mente una delle tante delibere che presentano caratteristiche diametralmente opposte… “delibere-speedygonzales” (come il topo più veloce del mondo), che vengono approvate e pubblicate “alla velocità della luce” allo scopo di favorire qualche “raccomandato”. Una di queste, del marzo scorso, riguarda proprio uno dei due incauti consiglieri interroganti.

Si tratta della deliberazione di Giunta n. 32 del 3 marzo 2016, che approva la liquidazione all’ex sindaco e attuale consigliere Vito Perrone della somma di € 1.872,00 per “rimborso di spese legali”.

I consiglieri Tonino Gianfreda e Vito Perrone ... il "bianco" e il "nero"

I consiglieri Tonino Gianfreda e Vito Perrone … il “bianco” e il “nero”…

Il consigliere protocolla la richiesta il 2 marzo 2016 (guarda caso, nel corso della preparazione delle liste elettorali!). Il giorno dopo, 3 marzo, la Giunta approva la richiesta “alla velocità della luce”, nonostante  precedenti riserve. La delibera viene pubblicata e resa esecutiva cinque giorni dopo, l’8 marzo. Nello stesso giorno viene emanata la determina di liquidazione… ed il giulivo “consigliere di opposizione” può incassare subito i suoi meritati denari! … mai deliberazione di Giunta fu più veloce!

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Viste certe kafkiane evoluzioni della politica collepassese in quel periodo preelettorale, sorge spontanea la domanda: forse che quella “delibera-speedygonzales” rappresentava un “incoraggiante auspicio” per altro genere di “liquidazione” (politica) che era nell’aria?!?

La celerità e il “trattamento” speciale e agevolato di Menozzi verso il “collega” pongono obiettivamente qualche interrogativo. In considerazione, soprattutto, della contestuale discriminazione verso altri amministratori od ex, che, al pari del Perrone, vantavano e vantano crediti da parte del Comune.

Sono circa nove anni, ad esempio, che il Comune è debitore verso di me di oltre € 7.500,00 per indennità pregresse

I "beoti"

I “beoti”

del 2007. Un debito regolarmente certificato dagli Uffici e persino dall’Ancitel. Nel 2009, quando presentai la richiesta, l’allora sindaco Vito Perrone ritenne di non liquidare le spettanze per contingente “opportunità politica”… non identica “opportunità politica” ha avuto questo poco beato “beota” (così definito – per “reciprocità” – dall’ex amico Massimo Sabato in una seduta consiliare) nel farsi liquidare “alla velocità della luce” la sua richiesta (“inopportuna” politicamente, ma “opportuna” per le sue tasche!)…

A fine 2011, quando reiterai la richiesta al neosindaco Paolo Menozzi, iniziò una sequela “te zzicchinnonni”, difficoltà e sofismi inverosimili da cui emergeva con chiarezza la volontà discriminatrice e ritorsiva verso un consigliere poco incline a compromessi. Menozzi ha rifiutato di darmi quello che mi spetta e sono costretto alle vie legali, con aggravio di costi amministrativi per avvocati e interessi… mentre un altro consigliere di opposizione riesce ad ottenere in un “batter d’occhio” dallo stesso Menozzi le sue spettanze economiche… giuste e legittime, sia chiaro… come le mie, però! (A proposito, come mai la “monachella” ex assessora, anche lei in causa con il Comune per le indennità 2007, non è stata sinora istruita dal suo “anfitrione” sul “come si fa” ad ottenere da Menozzi le somme che le spettano?!?).

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… “oscurità” e misteri della “licantropica” politica collepassese!!!

Aspetterò invano che qualche “Godot” cerchi di fare luce su certe “oscure” e discriminatorie vicende amministrative. Tonino avrà mai l’ardire di presentare un’interrogazione su una ambigua vicenda che riguarda direttamente “mister 1.872 euro”, suo disastroso kingmaker?!? E il celebre “abusivo di Sant’Anna”, “prontu puru ccu ccite la mamma” per salvare se stesso, oserà mai, almeno in questo momento, offendere l’omonimo e ritrovato “gemello politico”, con cui oggi “fila d’amore e d’accordo”?!?

Pantaleo Gianfreda


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