Quotidiano: “Intrecci tra mafia e politica, condanne per quasi due secoli al clan Giannelli”

13 Ottobre 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Foto dal Quotidiano

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Condanne per quasi due secoli (per la precisione, 185 anni) sono state inflitte dal giudice per l’udienza preliminare Michele Toriello a 19 dei 21 imputati nel processo con rito abbreviato scaturito dall’operazione “Coltura” dei carabinieri, che a metà dicembre dell’anno scorso smantellò il presunto gruppo criminale che faceva capo a Marco Antonio Giannelli. In quella stessa operazione emersero presunti contatti tra il clan e l’allora vicesindaco di Parabita Giuseppe Provenzano, che sarà giudicato con rito ordinario.

Queste le condanne inflitte nell’aula bunker del carcere di Lecce: Marco Antonio Giannelli, 33enne di Parabita, 20 anni; Pasquale Aluisi, 53enne di Parabita, 8 anni; Fernando Cataldi, 26enne, di Collepasso, 7 anni; Cristiano Cera, 25enne di Ugento, 10 anni e 30mila euro di multa; Vincenzo Costa, 53enne di Matino, 14 anni; Claudio Donadei, 44enne di Parabita, 8 anni; Leonardo Donadei, 51enne di Parabita, 8 anni e 4 mesi; Antonio Fattizzo, 39enne di Parabita, 7 anni; Antonio Luigi Fattizzo, 21enne di Parabita, 6 anni e 4 mesi; Adriano Giannelli, 41enne di Parabita, 1 anno e 4mila euro di multa; Besar Kurtalija, 30enne residente a Parabita, 16 anni; Lorenzo Mazzotta, 46enne di Collepasso, 1 anno e 4 mesi; Donato Mercuri, 53enne di Parabita, 8 anni; Fernando Mercuri, 54enne di Parabita, 12 anni; Orazio Mercuri, 47enne di Parabita, 14 anni; Cosimo Paglialonga, 62enne di Collepasso, 8 anni; Giovanni Picciolo, 35enne di Parabita, 12 anni; Matteo Toma, 38enne di Parabita, 11 anni e 8 mesi; Mauro Ungaro, 34enne di Parabita, 12 anni e 2 mesi. Assolti Alessandro Prete, 36 anni, di Casarano, e Marco Seclì, 32 anni, di Casarano.

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Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, detenzione e traffico di droga, detenzione di armi, corruzione, estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Fonte: Alessandro Cellini, quotidianodipuglia.it, 12 ottobre 2016

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